Home Giornata Mondiale contro l’AIDS, la tv se ne dimentica: solo Cielo celebra (prima) il 1° dicembre 2013

Giornata Mondiale contro l’AIDS, la tv se ne dimentica: solo Cielo celebra (prima) il 1° dicembre 2013

Difficile parlare di rapporti sicuri, di malattia e di letti sulle reti generaliste, anche se l’Aids continua a contagiare giovani e adulti. Solo Cielo ne parla in prima serata sabato 30 novembre, mentre in Rai solo lo Speciale Tg1 ricorda “Il virus dimenticato”.

pubblicato 30 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:16

Il 1° dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro l’Aids e nei vari Paesi sono in programma una serie di manifestazioni ed eventi per sensibilizzare i Governi sulla necessità di non tutelare i malati, per smontare nell’opinione pubblica i dannosi luoghi comuni che da oltre 30 anni circondano la malattia e la sieropositività e per ricordare ai ragazzi (di tutte le età) l’importanza della prevenzione.

In prima linea in Italia c’è la Lila – Lega per la Lotta all’Aids – e l’immagine in alto è tratta dalla campagna 2013: non è difficile riconoscere la ‘testimonial’ per chi ha almeno 30 anni, e non è un caso. Il virus ha, negli anni, ‘cambiato’ il suo target, spostandosi sempre di più verso i 30-50enni eterosessuali: e nonostante in Italia il contagio continui a mietere vittime, la Giornata Mondiale contro l’Aids 2013 non trova spazio in tv.

Solo Cielo (DTT 26, Sky 126, TivùSat 19) ha organizzato una prima serata a tema, quella di sabato 30 novembre, trasmettendo alle 21.00 il film francese Notti Selvagge, prima e unica opera di Cyril Collard, ex rocker e regista morto di AIDS a 36 anni. Un film completamente costruito da lui, che ha scritto il romanzo da cui è tratto, ha ne curato sceneggiatura, regia e colonna sonora, che lo ha anche interpretato, portando al cinema, senza moralismi, la vita di Jean, un cineoperatore trentenne parigino che scopre di essere sieropositivo e che non lo dice alla sua compagna. Alle 23.00 il doc Safe sex is better che fa il punto sull’aumento dei casi di malattie sessualmente trasmesse, tra cui anche l’AIDS, a testimonianza di una crescente ignoranza sul tema della prevenzione e del sesso sicuro.

Domenica 1° dicembre, invece, c’è una traccia di programmazione su MTV con il doc My Sex Life and Everyone Else’s, in onda alle 23.00, che racconta, in generale, la vita sessuale dei giovani del il mondo, dalla perdita della verginità, alla contraccezione per arrivare alle malattie trasmissibili.

Tra le pieghe della programmazione Rai, invece, spunta Speciale Tg1 che alle 23.30 dedica il suo appuntamento settimanale al reportage Il virus dimenticato, incentrato sulle testimonianze di chi convive con il virus e dei ricercatori che continuano a combatterlo.

Sarà che le ultime settimane sono state ‘piene’ di Giornate da ‘celebrare’ (da quella per l’Infanzia a quella contro la Violenza sulle Donne), ma il ‘venir meno’ delle reti italiane proprio su una delle ‘ricorrenze’ socialmente più importanti degli ultimi decenni dice molto su come in tanti anni la nostra tv non sia cambiata.

La retorica su donne e bambini vince sull’informazione: meglio trasmettere le immagini strappalacrime dei bambini denutriti o in guerra o costruire l’ennesima trasmissione sui ‘femminicidi’ (anche perché di spazio alle associazioni che sui territori accolgono e aiutano le donne in difficoltà ce n’è stato davvero poco rispetto a quello dedicato alle indagini e alle testimonianze sui ‘gialli’) che parlare di sesso e di rapporti sicuri, di prevenzione e di comportamenti a rischio. E soprattutto di come l’Aids si sia diffuso per ignoranza e per quella stessa ‘arroganza’ e presunzione culturale che fa sì che non se ne parli mai.

E così oltre ai tre programmi su segnalati nulla più: non è pervenuto altro dai palinsesti delle altre emittenti, soprattutto da Rai, Mediaset e La7, tra sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre.

Mi auguro di aver tralasciato qualcosa e sono pronta ad accogliere tutte le segnalazioni utili: vorrei davvero che questa volta la lista degli appuntamenti speciali fosse lunga, molto lunga.

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