Sogno e son desto, Massimo Ranieri su Rai 1: “L’Auditel? Nun me ne po’ frega’ de meno”
Tre sabato sera per raccontare in tv la sua vita e la sua carriera: dopo quasi tre milioni di spettatori in teatro non teme la sfida degli ascolti con Maria De Filippi.
Debutta questo sabato, 11 gennaio, il nuovo show tv prodotto da Bibi Ballandi per Rai 1 con Massimo Ranieri protagonista: parliamo di Sogno e son desto, titolo mutuato da uno degli ultimi spettacoli dell’istrione napoletano che ora porta in tv con l’aggiunta di ospiti d’onore e di amici coi quali duettare nel prime time del sabato sera.
Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, Ranieri spiega che il suo show è fatto
“di tante canzoni, mie e di altri, ma non è una cosa vuota. Il filo conduttore è il coraggio, la dignità, il sogno: (…) questa società le ha portate via. E poi racconterà come siamo cambiati, come sono cambiato anche io”.
E per spiegare meglio il senso delle parole di Ranieri, basta ricordare il sottotitolo dello show teatrale firmato dal ‘cantattore’ napoletano e da Gualtiero Pierce, ovvero “Chi nun tene coraggio nun se cocca cu’ ‘e femmine belle“, il che forse può aiutare a far capire il concetto di ‘coraggio’ e ‘sogno’ in un’Italia del Dopoguerra, ricca di dignità, in cui Giovanni Calone è cresciuto.
Da sabato, dunque, si scontrerà con la Corazzata De Filippi, che torna su Canale 5 con C’è Posta per Te: preoccupato per gli ascolti?
“Nun me ne po’ frega’ de meno. So di proporre qualcosa di sincero e testato in 150 repliche suscitando vere emozioni e risate umane. Perché il pubblico sul divano dovrebbe essere diverso da quello in platea?”
ha risposto Ranieri, preferendo il romanesco al suo ‘dialetto’ natìo e facendo finta che non ci sia differenza tra le audiences motivate del teatro e quelle sedentarie della tv.
Dicevamo, gli ospiti: come anticipato già tempo fa da TvBlog, nella prima puntata ci saranno Francesco De Gregori, con cui Ranieri duetterà tra l’altro su “La leva calcistica del ’68” e Andrea Bocelli. Nelle prossime settimane, invece, si attendono Franco Battiato, Lucia Bosè e forse Charles Aznavour, magari per un duetto su “L’istrione”, scritta dallo chansonnier francese, ma diventato uno dei cavalli di battaglia dello scugnizzo di Santa Lucia. Quel che (pare) non ci saranno in tv sono le flessioni e i piegamenti che Ranieri (a 61 anni) eseguiva con generosità sui palcoscenici teatrali mentre cantava:
“C’è un tempo per tutto e questo è passato. Oggi il 90% dei cantati pop canta in playback, io invece ho sempre considerato il mio lavoro all’americana (…) mettendoci tutto, persino la ginnastica, il tip tap, ogni forma d’arte conosciuta”,
dice Ranieri che avrebbe potuto sbarcare negli States da protagonista e che si rammarica ancora di aver rifiutato un film con Vincente Minnelli 35 anni fa (“perché all’epoca non ne compresi la grandezza“), di aver detto no a “Un’opera da tre soldi” firmata Luciano Berio, di non aver studiato sui banchi. Ma di certo la sua scuola è stata prima la strada e poi il palcoscenico.
Ora torna su Rai 1 dopo aver realizzato per Mamma Rai una ‘collection’ di commedie di Eduardo De Filippi e lo fa seguendo il suo primo amore, la musica: ha ancora desideri da realizzare, come collaborare con Zucchero e chissà, un giorno girare il mondo con gli amici Al Bano e Gianni Morandi in una sorta di ‘trio pop’ che il cantante di Cellino San Marco vorrebbe realizzare, ma che Morandi rifiuta da anni, come spiega Ranieri:
“Rispetto e in parte comprendo la sua decisione. Mi spiace, potrebbe essere una buona occasione, ma non è giusto forzarlo”.
Per adesso ‘sogna ed è desto’ per il pubblico di Rai 1, da sabato 11 gennaio in prima serata per tre settimane.