Home La7, Urbano Cairo: “Dobbiamo migliorare gli ascolti del martedì e del week-end”

La7, Urbano Cairo: “Dobbiamo migliorare gli ascolti del martedì e del week-end”

“Continueremo a fare tv commerciale migliorando l’audience di qualche serata” dice Cairo a Il Sole 24 Ore. Pensa a nuovi prodotti per l’autunno 2014, ma bocche cucite fino alla presentazione dei palinsesti a luglio.

pubblicato 9 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 09:50

Il pareggio di bilancio non sembra più un miraggio, gli ascolti sono cresciuti, anche se si possono ancora migliorare, e Urbano Cairo sembra deciso a non mollare e ad andare avanti senza soci. Il patròn di La7 torna a parlare dopo l’intervista rilasciata qualche giorno fa a La Stampa e stavolta lo fa con Il Sole 24 Ore, lasciandosi andare a qualche serio e preciso resoconto economico.

E partiamo proprio dalle cifre proposte dal quotidiano: nei primi 9 mesi del 2013 ha raccolto ricavi lordi per 201 milioni (rispetto ai 239 milioni del 2012), mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 17,7 mln e il risultato netto di 12,9 mln contro i 23,5 mln e i 13,3 mln del 2012.

L’obiettivo di Cairo fin dall’acquisto di La7 è stato quello di contenere i costi, incrementando l’efficienza: la missione di coniugare spese e qualità resta quindi decisiva per l’imprenditore, che però preferisce non sbilanciarsi sul pareggio di bilancio.

“In 5 mesi, da maggio a settembre, siamo riusciti a raggiungere il break even a livello di Ebitda. Anche ottobre, novembre e dicembre sono andati bene. E non era così scontato. Se ci arriveremo al pareggio di bilancio nel 2014? Difficile dirlo. Certo, oggi mi aspetto un incremento della raccolta pubblicitaria visti anche i buonissimi ascolti (…) Tra ottobre e dicembre abbiamo avuto una crescita tra il 5 e il 6%, ma è anche vero che i primi mesi dell’anno sono i più impegnativi per i palinsesti”.

Già, gli ascolti: dai dati forniti da La7, la rete ha incrementato gli ascolti dell’11% rispetto al 2012 nel totale giornata, del 22% nel prime time e del 42% dalle 9 alle 12.

E per il 2014 la parola d’ordine è quanto meno “consolidare”.

“Consolidare sarebbe già una buona cosa. Occorre tener presente che da gennaio ad aprile del 2013 la situazione politica ha tenuto banco. Anche ora la situazione è effervescente”

dice lucidamente Cairo, consapevole che gli ascolti dello scorso anno hanno potuto approfittare della tensione politica sia sul fronte informativo che su quello intrattenitivo, con un Crozza alle stelle.

Senza elezioni e con nuovi volti nella scuderia bisogna fare qualche aggiustamento:

“Il giovedì (Santoro, ndr) e il venerdì (Crozza, ndr) vanno forte. Il lunedì (Piazzapulita, ndr) è una buonissima serata. Il martedì (Linea Gialla, ndr) stiamo facendo meglio dell’anno scorso, ma dobbiamo crescere, così come il sabato e la domenica”.

Si pensa quindi già alla prossima stagione tv, 2014/2015, per raggiungere gli obiettivi desiderati. E per il momento non c’è spazio per servizi on-demand sul modello di Sky e di Mediaset: per adesso si procede solo sul fronte generalista. Ma la domanda de Il Sole 24 Ore non può che essere una: chi gliel’ha fatto fare di buttarsi sulla tv tradizionale?

“Mi dicevano la stessa cosa 10 anni fa con il lancio del settimanale DiPiù. Ora sono il primo editore per vendite in edicola. Tenga presente che alla base c’è anche la passione personale”.

Basterà?

La7