Gli anni spezzati – Il giudice, su Raiuno la storia di Mario Sossi
Su Raiuno Gli anni spezzati-Il giudice, il film-tv che racconta la storia di Mario Sossi, giudice che fu rapito nel 1974 dalle Brigate Rosse dopo aver ottenuto il massimo della pena in un processo su un gruppo dell’ultra sinistra genovese, suscitando diverse opinioni
“Gli anni spezzati” continua a raccontare gli anni Settanta in Italia: questa sera e domani, alle 21:10 su Raiuno, va in onda “Il giudice”, secondo film-tv della miniserie prodotta da Rai Fiction ed Albatross diretta da Graziano Diana e che ha già attirato numerose critiche dopo la trasmissione del primo film-tv, “Il Commissario”.
Protagonista è il giudice Mario Sossi (Alessandro Preziosi), che ha condotto le indagini relative al gruppo “XXII Ottobre”, formazione dell’ultra sinistra genovese accusata di aver ucciso un uomo. Sossi chiede ed ottiene per i componenti del gruppo la pena massima, suscitando le ire della sinistra extraparlamentare, che accusa il giudice di aver lavorato contro la classe operaia, mentre secondo i giornali Sossi è colpevole di non aver rispettato il diritto di difesa degli imputati durante il processo.
Contro Sossi si scatenano in tanti, a colpi di dichiarazioni e lettere, ma saranno le Brigate Rosse a far alzare la tensione. Il 18 aprile 1974 Sossi viene rapito mentre tornava a casa a Genova da Alberto Franceschini (Giovanni Calcagno), che si occupa del rapimento con altre persone, come Mara Cagol (Linda Messerklinger).
Il sequestro si conclude con il rilascio di Sossi il 23 maggio 1974, ma anche con l’omicidio del Procuratore della Repubblica di Genova Francesco Coco (Ennio Fantastichini), che si era opposto alla richiesta del gruppo di liberare le persone accusate da Sossi, e che fu ucciso l’8 giugno 1976.
Nel cast, Stefania Rocca nei panni di Grazia Sossi, moglie del protagonista; Alessio Vassallo sarà Roberto Nigro ed Anna Safroncik sarà il procuratore Claudia Maestrali. “Gli anni spezzati-Il giudice” porta ancora il pubblico dentro una vicenda realmente accaduta e di cui poco si sa. Lo scopo, come con “Il Commissario”, è quello di raccontare un periodo difficile della storia italiana, ma le critiche che il primo film-tv ha ricevuto (accusato di essere troppo banale e di non aver reso al meglio i fatti accaduti) renderanno il compito di questo secondo film-tv più arduo ma non per questo impossibile, ovvero raccontare una storia realmente accaduta informando e senza risultare banale.