Home Rai 1 L’oro di Scampia, conferenza stampa, Maddaloni: “Il film spero aiuti, ma questo Paese non cambia mai”

L’oro di Scampia, conferenza stampa, Maddaloni: “Il film spero aiuti, ma questo Paese non cambia mai”

Le dichiarazioni dei protagonisti del film tv di Rai1

pubblicato 7 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:34

13.26 Finisce la conferenza.
13.24 Di Gennaro: “Essendo napoletano sono emotivamente coinvolto in questa storia. A Napoli si conosce la storia dei Maddaloni, ma non abbastanza. Nella realtà io vorrei rimanere a Napoli, mentre nel film interpreto una persona che vuole andar via”.
13.23 Fiorello spiega che informandosi sul judo ha iscritto il figlio ad una scuola di judo. Poi l’ha lasciata. Però forse vuole rientrare.
13.23 Andreatta. “Questo non è un film di genere, ma racconta uno spaccato di questo Paese. Racconta gente normale, non perfetta”.
13.21 Per la cronaca, il documentario I Maddaloni andrà in onda domani alle 14.30 su Rai1.
13.15 Gianni Maddaloni spiega che oggi nella sua palestra ospita anche alcuni detenuti. Gli immigrati e i disabili non pagano: “La palestra è diventato un contenuto di persone chiamate fasce deboli”.
13.10 Fiorello: “Fare questo film per me è una medaglia d’oro”. Pino Maddaloni: “Complimenti a tutti quelli che hanno voluto questo film. È molto vicino alla realtà. Questo Paese non ha orgoglio, spero che questo film aiuti. Non è mai cambiato niente, vedo le cose peggiorare. L’oro olimpico, sì, sono orgoglioso, anche del film. Dietro questo successo c’è uno staff: mio padre, che è stato il mio tecnico, la mia famiglia, la mia federazione, il mio gruppo sportivo. Queste persone hanno creduto in me. Io torno lì, ma poco. Mio padre ancora crede che la politica, le istituzioni… ma non cambia niente. Dopo l’oro olimpico ha avuto una palestra più avanti, ma è un capannone dove d’estate fa caldo e d’inverno fa freddo. Ho asistito ad un solo incontro tra mio padre e un politico. Io gli ho fatto notare che i bambini a piedi scalzi hanno freddo d’inverno, lui mi ha risposto: “Anche nel mio ufficio fa freddo”.
13.09 Fiorello risponde ad un’altra domanda: “Faccio sport con frequenza, lo sport in realtà è il mio mestiere, perché per fare l’attore devi essere atletico”.
13.07 Perché sono stati usati nomi di fantasia? “Per una questione di opportunità, perché magari nei personaggi collaterali può esserci qualche reflusso. Abbiamo pensato che cambiare i nomi non avrebbe modificato il messaggio che volevamo mandare”.
13.02 Fiorello: “Questo personaggio mi ha lasciato il fatto che la realtà sta nelle periferie”. Anna Foglietta: “Dire qualcosa di profondo dopo questo è difficile. Comunque, interpretare Teresa è stata una sfida difficile. Anche io ero sovrappeso perché avevo appena partorito. Teresa è una donna stanca della vita, anche se l’affronta con passione. Pino mi ha detto che gli ho ricordato la mamma, che però non ho conosciuto. Mi ha commosso”.
13.00 Gianni Maddaloni dice che il film è vero al 90%, “c’è pochissima finzione”.

12.59 Fiorello dice che a Scampia sono stati accolti tutti bene: “Anche se non è stato semplice girare in una vela. C’era la Polizia ma non per proteggerci perché non dovevamo proteggerci da nessuno. Lo Stato a Scampia c’è, ma forse non basta”.
12.57 Fiorello spiega di essere ingrassato otto chili per esigenze di sceneggiatura.
12.55 Fiorello è stato laureato cintura nera di judo: “Il diploma lo metterò sul parabrezza della macchina, mi sentirò più sicuro in giro per Roma”.
12.53 Fiorello: “A Scampia c’è anche gente che vuole fare, ma se ne parla meno. Si parla di più della Scampa degradata e depressa. Un giorno una signora mi incontrò mentre stavo andando in set in ritardo e mi diesse: ‘Fioré, mi raccomando, raccontaci bene’. Noi però non nascondiamo la realtà raccontata da Gomorra. Questo film non antagonista di nessuno, nemmeno di Gomorra”.
12.51 Beppe Fiorello: “Già quando lavoravo su Modugno lavoravamo a questo progetto. Ho scoperto questa storia grazie ad una mia amica. Ricordavo solo l’immagine di Pino che sul podio piangeva dopo aver vinto l’oro olimpionico. Quelle lacrime erano per tutti i ragazzi che sognavano quell’obiettivo. L’oro di Scampia potrebbe essere anche Loro di Scampia”.
12.49 Montecorvo spiega che la prima sceneggiatura risale a quando Leone era direttore di Rai Cinema. Poi sul film dice che racconta storie di grande umanità.
12.45 Leone: “Orgogliosi e contenti di trasmettere questo film. Con il regista Pontecorvo ai tempi di Rai Cinema abbiamo lavorato tanto”. Il direttore si complimenta con Fiorello anche per il suo spettacolo teatrale. Poi annuncia che domani andrà in onda un documentario I Maddaloni per “preparare la prima serata”.
12.44 Nel film la colonna sonora è composta dalle canzoni di Pino Daniele.
12.42 Andreatta: “Abbiamo scelto di girare in questo territorio e raccontare i ragazzi del quartiere. Questo film insegna la possibilità di scegliere. La storia non racconta un uomo perfetto; come padre sbaglia ma impara a cambiare”.
12.40 Andreatta: “I protagonisti di questo racconto sono i ragazzi e un uomo che riesce a dare un importante esempio in una terra dura come Scampia. È un film che affronta un tema importante per il servizio pubblico. Il protagonista ha la forza di non scappare da quel mondo, ma di essere un esempio”.
12.37 Inizia la conferenza. Ci sono anche Gianni e Pino Maddaloni, oltre al direttore di Rai1 Giancarlo Leone. Presenti anche Tinni Andreatta, direttore Rai Fiction.

Tra pochi minuti avrà inizio a Viale Mazzini in Roma la conferenza stampa di presentazione di L’oro di Scampia, la fiction in onda su Rai1 lunedì 10 febbraio in prima serata. TvBlog seguirà in liveblogging l’incontro con i giornalisti a cui prenderà parte anche il cast artistico formato da Beppe Fiorello (interpreta Enzo Capuano), Anna Foglietta (Teresa), Gianluca Di Gennaro (Toni Capuano), Anna Bellezza (Leda), Ciro Petrone (Sasà).

Il film tv, co-prodotta da Picomedia, Rai Fiction e Ibla Film, racconta la storia di Gianni Maddaloni (cioè Enzo Capuano nella finzione), proprietario della palestra Star Judo Club di Scampia, una zona tristemente nota per la cronaca nera, il quale attraverso lo sport riesce a salvare dalla cattiva strada molti giovani del posto.

L’oro di Scampia è liberamente ispirato da La mia vita sportiva, libro di Giuseppe Maddaloni. La regia è firmata da Marco Pontecorvo.

Rai 1