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Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: tutte le interviste

Una puntata piena di stelle hollywoodiane quella del 9 Febbraio, l’ultima prima della lunga pausa in vista di Sanremo.

pubblicato 9 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:29

22.39: La puntata si chiude qui, con il saluto affettuoso di Filippa Lagerback a Fazio: “Ti aspetterò guardando da casa”. Appuntamento al 23 Febbraio: Buon Sanremo!

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22.38: ci si saluta ricordando l’unica ospite svelata del prossimo Sanremo: sarà Laetitia Casta, nella prima serata, e viene ricordata con le sue immagini della partecipazione del 1999 proprio assieme a Fazio e Renato Dulbecco.

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Elio, Daniela Zuccoli Bongiorno e Massimo Gramellini

22.36: si torna all’elegia di Mike Bongiorno: “Allegria era la sua parola d’ordine”. Daniela Zuccoli risponde: “Mike era la televisione ma era consapevole della ritualità della cosa, dell’importanza di questo evento: lui scriveva MC, Master Of Ceremonies, per definirsi”

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22.32 Si torna in studio: alla domanda non c’è risposta. Gramellini parla delle canzoni della vergogna, come “Trottolino amoroso”, da fischiettare sotto la doccia. Elio dice che l’obiettivo degli Elii era proprio quello, ma non ci sono mai riusciti. Fazio ricorda che Gramellini fu inviato del Festival di Sanremo: la prima nel 1991, durante la guerra del Golfo. “Sanremo diventa il palinsesto di tutte le televisioni, vedi il presentatore inseguito da varie troupe, e lo inseguivi anche tu e non si capiva mai perché! Anche i giornalisti musicali si trovano in prima pagina, i colleghi della musica sono molto bravi e durante Sanremo hanno l’apoteosi”

22.29 Elio parla di rime: “E canto Please don’t let me be misunderstood / mentre parcheggio nel parcheggio l’alfasud”. Epica. Gramellini fa la domanda: “perché una volta alla fine del Festival cantavano tutti la canzone vincitrice e adesso non è più così?” La risposta dopo la pubblicità.

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22.27 Gramellini la butta sul ridere “Tutte citazioni colte, da Buzzati a Saba, stasera, mica un Ha detto Pupo!”. Secondo me Pupo si offende di non essere considerato un maitre à penser.

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22.24 Ricordi personali tra Fazio e la Zuccoli, del primo Sanremo (1999) condotto da Fabio Fazio.

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22.21 Daniela Zuccoli Bongiorno ricorda il marito Mike, che ha condotto 11 edizioni di Sanremo ed è stato ospite in altre. Viene mostrato il montaggio di un video con la storia di Mike Bongiorno: lo scorso anno è stata inaugurata la statua proprio a Sanremo. Questo ricordo sembra un po’ forzato, ad essere sinceri, e tirato dentro il discorso Sanremo per i capelli.

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22.18 Interviene Elio: “quelli sono stati gli anni d’oro del Festival, poi ci sono stati gli anni del Medioevo dove era tutto in playback e senza orchestra, eppure erano ancora lì tutti”. Fazio si prende il merito della direzione artistica: “non c’è più il prototipo della canzone per Sanremo, no? C’è qualcuno che pensa di scrivere una canzone “Per Sanremo”?” Elio ribatte: “lì sta a anche a chi le sceglie”.

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22.16: Daniela Zuccoli Bongiorno è d’accordo: “Tutta l’Italia si ritrova unita a guardare questa grande festa, e potrebbe essere una delle ragioni per pagare il canone”. Spot? Fazio cita Buzzati, un articolo del 1969, che riassume l’essenza stessa di Sanremo.

22.15 Gramellini parla di doppio spettacolo: c’è chi lo guarda perché ci crede, chi lo guarda per prenderlo in giro. Noi siamo decisamente nel secondo gruppo, direi.

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22.12 Fazio dice la sua: Sanremo è un evento di cultura pop nazionale: sta migliorando perché le altre trasmissioni sono scarse? Può essere, dice Gramellini. Si mostra un video dei 64 anni del festival di Sanremo, la sua storia e i suoi momenti: da Modugno a Armstrong, Claudio Villa, AlBano, Mina, Mike Bongiorno, Pippo Baudo, ci sono tutti.

22.11 Interviene Gramellini per ricordare un aneddoto: gli Elii fecero uno scherzo tremendo a Bruno Vespa nel 1997.

22.09 Elio sul travestimento continuo sul palco dell’Ariston. “Quando ho intravisto la possibilità di scendere in campo, ho pensato che fosse tremendo che uno si dovesse annoiare a guardare uno spettacolo. Ho pensato a come fare per mantenere sempre sveglio il pubblico: voglio che ci divertiamo noi, per primo”

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22.06 Viene fatto vedere un video delle due esibizioni degli Elii al Festival: la prima nel 1996 e la seconda nel 2013. Elio dice “quanti ricordi. Ci piace il Festival, vogliamo andarci gratis e farci le foto con gli altri.. ma a me fondamentalmente piacciono le cose brutte, quindi ci vado per questo: perché è proprio brutto, un brutto bello. Gli voglio bene perché in Italia si fanno canzoni brutte da tanti anni (tranne la nostra, che non può essere messa sullo stesso piano)”. Elio è grandioso.

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22.03: si parla di Sanremo con Massimo Gramellini, Daniela Zuccoli Bongiorno ed Elio. Riportatelo al Dopofestivaaaaaal! Si parla di baseball: ma perché?

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luciana Littizzetto

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22.00 “Pensi di uscire dal tunnel della parolaccia o devo tremare anche quest’anno?” L’ultima domanda è di Massimo Gramellini, che sarà a Sanremo, ma è tratta da un’intervista dello scorso anno: rifaresti Sanremo? “Fare Sanremo è come fare due volte il morbillo, ma la performance è indimenticabile”.

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21.57 Fazio elogia la Littizzetto come donna intelligente e sensibile e le chiede alcune chiarezze geografiche: “Dove si trova Sanremo? Quanti abitanti fa? Prodotti tipici? Santo patrono? Dove si tiene il Festival?”. “A Bordighera”.

21.55 Le promesse della Littizzetto: “mi impegno a dire c*lo solamente una volta a serata, ma tu devi dirlo almeno una volta in cinque serate!”. “Chi hai fatto impagliare quest’anno, dopo Cutugno e Albano?” Ma le domande del finto pubblico quanto sono assurde?

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21.51: si torna in studio sempre con Luciana Littizzetto e si parla di Sanremo, che andrà dal 18 al 22 Febbraio. Si mostra un video che riassume alcune imprese della Littizzetto lo scorso anno, dai baci con Baudo alle battute con Martin Castrogiovanni, fino all’inciampo di Bar Rafeli che la fece esultare.

21.46stacco pubblicitario, poi si torna con Sanremo.

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21.43: la notizia squinzia: si va in Puglia, a Gallipoli. “Per la visita ginecologica presentarsi in gonna e calze autoreggenti”. Il direttore della ASl pugliese ha reagito malissimo, anche giustamente. La Littizzetto chiede: “avete mai pensato a come andare vestite dal ginecologo?”. So’ domande serie, le donne lo sanno.

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21.38: Pierferdinando Casini che torna col centrodestra? E’ come una ginnasta russa per le giravolte che fa. “Casini è capace di fare un salto mortale all’indietro e baciarsi il c*lo!”. La Littizzetto ce l’ha con la classe politica: “tanto pensano ad un’unica cosa: pensano al loro c*lo”. Fazio la taccia di demagogia e populismo, ma la Littizzetto rincara: “c’è solo da sperare che tra le alleanze per lo sbarramento al 37% se lo mettano nel…”. E’ regredita alla fase anale?

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21.35 Le interviste al parrucchiere di Balotelli, che è di Cazzago: “chissà come si chiamano gli abitanti? Scrivetecelo su Twitter!”. La Littizzetto non ci sta all’esposizione mediatica dei medici e dei parrucchieri dei calciatori: “non ce n’è uno con un taglio di capelli normale”. Effettivamente…

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21.31: a proposito di pubblicità, la Littizzetto se la prende coi giornalisti del Tg: possibile che chiamiate la pubblicità prima di terminare il telegiornale? Poi si parla di Balotelli, che ha riconosciuto la figlia in questi giorni e ha dichiarato di voler dare una svolta alla propria vita rifacendosi la cresta. Il galletto vallespluga del centrocampo!

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21.28: Tocca a Luciana Littizzetto. “I tre tori sono andati via?”. Non sapeva chi scegliere dei tre: riconfermo di essere d’accordo. “Clooney ha solo due anni più di me? E’ al giusto punto di frollatura!”.

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: George Clooney, Matt Damon e Jean Dujardin

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21.22 arriva la Littizzetto: “sono dieci anni che aspetto questo momento! Mi sento una volpe nel pollaio”. Beh la capiamo tutte, noi donne: come biasimarla? Anche le ovaie che ballano la bachata ci stanno bene a descrivere il momento.

21.20 è il momento gag: Fazio vorrebbe scrivere nel proprio curriculum che ha lavorato con i tre premi Oscar, quindi gli sottopone una microsceneggiatura.

21.18Clooney, alla domanda se volesse lavorare in Italia, risponde che ha già girato nel nostro paese.

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21.17 Gli scherzi di Clooney sul set sono leggendari e Matt Damon riporta quello macabro fatto al padre del regista, che nel film interpreta il protagonista da anziano: alla fine del girato gli ha fatto scrivere un finto epitaffio, motivandolo con un “manca tanto all’uscita del film, magari muori”. Che signore.

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21.15 Matt Damon è perentorio: “non si può essere mai veri proprietari di un’opera d’arte, al massimo sei un custode”. Questa frase è emblematica.

21.14 Vengono mostrate le foro originali delle riserve e delle miniere dove venivano nascoste le opere d’arte salvate e trafugate.

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21.10 Gli attori che ispirano Dujardin sono Gene Kelly, Vittorio Gassman (soprattutto per le commedie francesi, per la sua capacità di occupare lo spazio) e Clark Gable (ma per i baffi di The Artist), ma soprattutto Lassie. Il cane? Sì anche Rin Tin Tin, ma per il cane che ha lavorato con lui nei film premio Oscar. Fazio gli dice una frase che Dujardin avrebbe proferito in passato, ovvero “Mi piace Lassie perché è felice di essere solo un cane”, ma l’attore non se la ricorda: abbozza subito con un “Mi piace, la userò in futuro, sicuramente”.

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21.07 Differenze tra americani e francesi come recitazione? Jean Dujardin risponde direttamente: non ci sono troppe cose diverse, anche se Clooney gli ha chiesto più spontaneità in alcune scene: ciò gli è servito per sentirsi davvero il personaggio del film.

21.06 come si sente Clooney? Si analizza mai quando gira una scena o è sempre sicuro? Risposta chiara: sì che è d’accordo con se stesso, soprattutto con un cast così grande come quello di Monuments Men.

21.05 Ci si informa sullo stato di salute di Matt Damon, che di recente si è rotto la clavicola andando in bicicletta a Los Angeles. Fazio gli suggerisce la controfigura. Clooney ricorda il suo passato ad ER: “ho fatto il medico in tv, se hai bisogno…”

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21.02 Matt Damon invece dice che Bill Murray gli ha rubato la carta da lettere intestata per fare degli scherzi. Si guarda una clip del film che riassume il gigantesco cast del film, tra cui c’è anche il grandissimo John Goodman.

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20.59 Si parla di Bill Murray, presente nel film. George Clooney spiega: “lui è perfetto, ma è matto, non risponde mai al telefono”. Murray è solito fare improvvisate a Clooney a Como: noi ve lo diciamo, è servizio pubblico anche questo.

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20.56 Fazio passa a chiedere a Dujardin del suo ruolo, perché la Francia è molto presente nel film soprattutto per le sue ricchezze museali e di opere d’arte. La domanda è spontanea: “dare la vita per un’opera d’arte ha senso?”. Risponde Dujardin: “questo film apre una breccia sul fatto che ritroveremo opere d’arte nascoste, spero possa aiutare”. Interviene Clooney: “non è solo se la vita valga un’opera d’arte o no: Hitler cercava di rubare la nostra storia e ciò che eravamo riusciti ad ottenere, dai ponti di Firenze ai dipinti. Vale la pena dare la vita se stai salvando la Storia.”

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20.53 Matt Damon parla del suo personaggio e della particolarità dei protagonisti del film: ricorda che per l’arte sono morte molte persone, proprio per salvarla e conservarla. Vengono mostrate alcune scene del film, quella del reclutamento.

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20.52: tra il pubblico è presente anche Hattlinger, il più giovane degli originari Monuments Men. Standing ovation da parte dei tre attori e di Fazio.

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20.49 Si torna in studio: come è arrivata a Clooney questa storia così particolare? “Il mio collaboratore ha trovato questo libro in aeroporto, lo ha comprato e lo ha letto, ne è rimasto ispirato.”

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In studio è presente anche lo scrittore, Rob Ezer.

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20.43 Dujardin mostra la faccia sexy insegnatagli da Clooney. I tre attori sembrano divertirsi come bambini: stacco pubblicitario.

20.42: però George Clooney è stato nominato per due volte uomo più sexy, mentre Matt Damon solo una. Fazio scherza: “come lo sopporti”. Matt: “Beh George è più vecchio, posso recuperare negli anni”.

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20.39 Convenevoli e domande, prima di tutto a Dujardin: come si lavora con gli attori americani? “Bene, ma George di persona è infrequentabile”. Jean Dujardin fa il piacione e non poco.

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20.36: eccoli gli attori: prima Matt Damon, poi Jean Dujardin e infine George Clooney, presentati da Fazio tutti con la stessa frase “il migliore attore di Hollywood”. Io sono del Team Di Caprio, scusate. Intanto l’auricolare di Clooney non va.

20.35: il film è tratto da un libro di Rob Ezler.

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Flavio Caroli

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20.33 L’altra opera è di Jan Van Eyck, un trittico di pale che esprime al massimo la potenza della luce nella scuola fiamminga: “Polittico dell’Agnello Mistico”.

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20.30 si torna in studio con la trama di Monuments Men. Stanno per arrivare i tre ospiti, ma prima Flavio Caroli racconta le due opere fondamentali salvate nel film: la prima è una scultura di Michelangelo, l’unica per una committenza straniera (si trova a Bruges)e molto particolare, perché a grandezza naturale e perché il bambino non è in braccio alla Madonna.

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: anteprima con Luca Mercalli

20.25: Filippa Lagerback è emozionata e inciampa nel tacco: anticipa l’arrivo del trio di premi Oscar e ricorda che si parlerà di Sanremo. Termina l’anteprima con il primo stacco pubblicitario.

20.24 con una battutaccia su Luciana Littizzetto “questo è il suo orto a Torino, ma io so che ci coltiva solo zucchine e cetrioli” si chiude l’intervento di Mercalli. Ma perché conformarsi a certi becerismi, Mercalli?

20.21: Tra fasi della terra e come coltivare, l’orto fondamentalmente insegna a riciclare: dalla pianta al compost per fertilizzare, l’orto è un riciclo continuo, ma anche un’istigazione alla pazienza e alla fatalità delle coltivazioni che possono non andare bene.

20.19 Negli ultimi anni c’è stata invece una nuova e ampia diffusione degli orti cittadini: da Michelle Obama alla città di Udine che ha fatto un grande progetto di orti urbani, l’orto torna ad essere qualcosa anche per i giovani. Luca Mercalli dice che gli orti didattici sono in rapida espansione: che si debba tornare tutti alla terra? (eccola, la domanda).

20.18: con uno stralcio tatto da L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi si ricorda la sacralità della gestualità contadina; storicamente, si è tornati all’orto durante l’epoca della guerra mondiale, anche se ha determinato la sua visione negativa.

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20.15: Un quadro del macchiaiolo Odoardo Borrani, che raffigura un orto, introduce il piacere della coltivazione assieme ad una poesia di Hermann Hesse. Mercalli ricorda anche l’orto del re francese Luigi XV a Versailles: nell’800 l’orto perde la quotidianità a causa del passaggio della civiltà da contadina a urbana dovuto alla rivoluzione industriale.
(E rimandare un po’ di gente a zappare sembra essere la frase inespressa)

20.14: si parla di orti domestici, orti cittadini. Orto vuol dire “territorio recintato” e viene da un antico nome persiano, angolo recintato dove l’uomo collaborava con la natura ma doveva difendersi dagli attacchi selvatici.

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20.12: si inizia con l’anteprima, nella quale Fabio Fazio ricorda la presenza dei tre premi Oscar. Si parla di stupore verso le piccole cose: la parola a Luca Mercalli.

19.58: è tutto pronto per la diretta della puntata di Che Tempo che Fa, ultima prima della pausa sanremese (il programma riprenderà il 23 Febbraio, dopo il Festival): Fabio Fazio con Luciana Littizzetto e Massimo Gramellini ci condurrà attraverso una serata molto cinematografica, incentrata sulla presenza dei divi del film Monuments Men: George Clooney, Matt Damon e Jean Dujardin.

A tra poco!

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Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio spara la cartuccia potente prima della lunga pausa preparatoria a Sanremo 2014: stasera 9 Febbraio, a partire dalle 20.10 su Rai Tre, dopo l’anteprima affidata a Luca Mercalli che parlerà del ritorno in auge degli orti domestici come principio base di un’alimentazione più sicura e controllata, il programma torna a parlare di Seconda Guerra Mondiale come nella puntata “bastarda” di due settimane fa, ma in modo completamente diverso; torna anche al cinema, come la settimana scorsa con David Lynch, rimescolando le carte delle ultime due puntate.

Introdotti dallo storico dell’arte Flavio Caroli, che riassumerà la storia di come i militari statunitensi decisero di salvare una serie di opere d’arte dalla furia distruttiva messa in atto dal regime nazista, successivamente raccontata nel film, interverranno infatti i tre premi Oscar George Clooney (in vesti di regista), Matt Damon e Jean Dujardin che racconteranno in esclusiva da Fabio Fazio proprio le riprese del film Monuments Men, in programma in anteprima il 10 Febbraio a Roma.

In attesa di Sanremo 2014, poi, ci sarà una speciale incursione di Elio assieme a Massimo Gramellini e Daniela Zuccoli Bongiorno, vedova di Mike, per anticipare e ripercorrere aneddoti sul Festival che comincerà tra una decina di giorni.

Naturalmente non mancheranno gli interventi di Luciana Littizzetto, che dirà come sempre la sua sui fatti della settimana (e di commenti possono essercene davvero parecchi, dalla situazione politica italiana fino all’inizio delle Olimpiadi di Sochi 2014 con lo strascico di polemiche che hanno portato); in studio sarà presente Filippa Lagerback, nel suo solito ruolo introduttivo ed elegante.

Noi di TvBlog saremo prontissimi con il nostro consueto liveblogging a partire dalle 20.10, per una puntata che si prospetta davvero intensa: l’appuntamento è sempre qui per gustarci insieme un po’ di sano glamour hollywoodiano.Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luca Mercalli
Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luca Mercalli

Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luca Mercalli
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Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luca Mercalli
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Che Tempo Che Fa, puntata 9 Febbraio: Luca Mercalli
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