Grillo a Sanremo 2014: “La Rai è la causa del disastro di questo Paese”. Fazio: “E’ facile distruggere”
Il leader del Movimento Cinque Stelle ha fatto il suo comizio davanti all’Ariston ma dichiara di voler essere solo spettatore dello show.
Aggiornamento 20.34
Intervistato da Mollica alla fine del Tg1 Fabio Fazio commenta l’intervento di Grillo davanti all’Ariston:
“Io sono qui per fare il mio lavoro, in questo caso costruire uno spettacolo come Sanremo. Ci sono centinaia di persone che lavorano, artisti, cantanti i dipendenti Rai e poi c’è il pubblico… Mi rendo conto che costruire sia più facile che distruggere e mi auguro che tutti rispettino l’esigenza di divertimento che il Festival rappresenta”.
Ci ha pensato anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, a far sentire la propria voce con una nota comparsa anche su FB:
Un violento comizio contro la Rai e contro il Servizio Pubblico.
Ancora una volta Beppe Grillo sceglie la via dell’insulto, approfittando dei riflettori offerti dal Festival di Sanremo.
E ancora una volta si rifiuta di rispondere alle domande.
Questa continua aggressione contro migliaia di lavoratrici e lavoratori ha passato il segno.
Le forze democratiche intervengano per dire basta.
Si offrono microfoni e riflettori a questi linguaggi squadristi.
Mentre si fa calare il silenzio sulle forze libere e coraggiose che vogliono riformare e rilanciare la Rai Servizio Pubblico.Esecutivo Usigrai
Grillo ha centrato, ancora un volta, il suo obiettivo.
Alla fine Grillo è apparso a Corso Matteotti, ma più che un comizio è stato un cammino verso l’Ariston completamente assediato dai giornalisti. Alla fine il suo streaming Web si è dovuto arrendere alla copertura di Sky Tg24 che ha coperto praticamente live le prime dichiarazioni di Grillo, che attacca a muso duro la Rai. Non proprio una novità nel suo repertorio.
Prima di infilarsi in un portone (o un ingresso secondario del teatro, non è chiaro dalle immagini) Grillo ha però garantito che stasera non interromperà lo show:
“Io stasera sono uno spettatore, non interferisco con lo spettacolo, non vengo a rubare tempo ai cantanti”.
E ha aggiunto:
“Ci sono già esponenti del Pd(ex)-L che hanno si guarda già al reato prima che avvenga. Io sto semplicemente entrando a vedere con un biglietto il festival di Sanremo. Poi cos’è il servizio pubblico, se siete convinti che la parola pubblico abbia un senso…”
A cronisti che hanno letteralmente circondato Grillo (che non ha mancato di fare le sue gag sui giornalisti ‘walking dead’ e ben soddisfatto dei bailamme intorno a lui (con i soliti nervosismi ed eccessi di questi casi), il Leader del Movimento 5 Stelle ha riservato una serie di bordate alla Rai.
“Oggi la Rai è la maggiore responsabile del disastro economoco e politico di questo paese. E’ una SPA che si spartisce i soldi dei pensionati, che danno miliardi di soldi a cinqe società esterne, di figli di, come i figli di Mieli, di Bixio… ora c’è il figlio di Leone (Giancarlo, ndr)“
E snocciola cifre:
“La Rai spende 1.700 miliardi per 13.000 dipendenti mentre 1 miliardo e 400 viene dirottato ad appalti esterni. Oggi siamo venuti a far vedere questo al pubblico.”
Loda poi l’operato di Roberto Fico, Presidente della Vigilanza Rai:
“Per fortuna oggi abbiamo Fico alla Vigilanza: ha uno stipendio da deputato e ha rinunciato alla diaria e alla macchina blu da Presidente della Vigilanza. Il budget per l’ufficio di Fico è di 30.000 euro: sai cosa ha speso finora fico? 138 euro. Io voglio quelle persone lì alle istituzioni”.
Ha poi provocato i tanti giornalisti presenti (sapendo di essere in diretta):
“Provate a mandare in onda queste cose. Quest’anno la Rai perde 400 milioni, l’anno scorso erano 200.000 e il direttore sta dicendo che quest’anno guadagna.
Io sono qui non per fare un favore alla Rai. Ma voglio dire alla gente che questa non è più la Rai dei nostri padri di un tempo. Io sono venuto a criticare un sistema che dà un miliardo e 400.000 in appalto, pur avendo 13.000 dipendenti, che dal 2010 ha perso 7 milioni e lo dice anche la Corte dei Conti”.
Si ferma poi davanti all’Ariston dove fa il suo comizio circondato da una quantità di telecamere e cellulari incalcolabili. Ripete con un microfono quanto detto ai giornalisti nel percorso che l’ha portato dalla sede appena inaugurata del M5S in Piazza Colonna fino al teatro.
“Un servizio pubblico dovrebbe dare senso critico alla gente. Ma questo è un paese alla rovescia, in cui si canta Bella Ciao dando 7 milioni alle banche, in cui la legge elettorale la fanno in tre…”.
Qualcuno poi gli fa notare che parla con il microfono di RTL: “E’ di De Benedetti, è confitto di interessi”.
Grillo snocciola anche i soldi di Fazio, di Gubitosi e invita i cittadini a rivoltare il mondo. Rai, sprechi, politica, governo Letta, parlamento, decreti legge, Lorenzin, Stamina, legge elettorale, Dambruoso vs Lupi: Grillo prova a dire di tutto prima di entrare all’Ariston, senza soluzione di continuità.
“O vi rovesciate o non capirete nulla. Io sono uno squadrista per questi giornaletti che stanno qua davanti, sono uno stupratore… Le star non siamo più noi, sono i giornalisti di Ballarò di Agorà, che hanno il manager, che hanno gli agenti… Dobbiamo cambiare il sistema. Mediaset me ne frego: è i uno che è stato cacciato dal Senato ed è stato accolto dai Corazzieri. Questo mondo va alla rovescia”
E i giornalisti fanno notare che lo stanno trasmettendo in diretta.
“E allora devono andare a casa tutti e prima devono fare il ‘politometro’, ovvero come spendono i soldi loro non noi. E anche in managertometro. E allora Gubitosi, il direttore della Rai che ha raddoppiato il buco della Rai dove andrà dopo la Rai? All’Eni? E’ questo il Paese che volete? E’ allora bisogna essere curiosi! Tutti questi sono ‘walking dead’ che mettono i microfoni in gola. I Tg di Rai 1, 2 e 3 basta. E poi nei talk show mentre parli inquadrano Gasparri o un ginocchio… così hai già perso”.
E alle 20.03 entra nel Teatro. Altrimenti va a finire che lo lasciano fuori. Inizia una diretta, sai com’è.
Intanto l’inviato di Sky Tg24 racconta che mentre Grillo parlava sui balconcini del teatro erano affacciati molti dei destinatari delle invettive di Grillo, dagli autori di Fazio ai vertici Rai, che se lo seguivano dalla ‘galleria’. Ed adesso compare su Rai 1 al Tg1.
Grillo a Sanremo 2014: diretta video dalle 19.00
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Aggiornamento 19.16
Lo streaming de “La Cosa” continua a trasmettere il repertorio di Grillo al Festival, quand’era un comico. Intanto Gabriele Parpiglia twitta da Sanremo che i biglietti acquistati da Grillo alla fine sono tre, uno in più di quanto detto dal sindaco e diversi in meno da quelli ‘lanciati’ in sala stampa (il che non esclude che ci siano altri del M5S seduti accanto a lui).
Ufficiale Grillo ha acquistato 3 biglietti e verrà con il figlio Rocco e con Pietro che gestisce il blog.Guarderà il festival da seduto.
— Gabriele Parpiglia (@GParpiglia) 18 Febbraio 2014
Intanto ancora nessun discorso live da Sanremo.
Oggi sarò a Sanremo. Prima fuori e poi dentro.
La diretta streaming sarà diffusa a partire dalle 19.
Beppe Grillo non rinuncia certo alla ribalta sanremese e al bailamme creato col tweet di qualche giorno fa e indice addirittura un ‘comizio’ di piazza a Sanremo a partire dalle 19.00 che sarà ovviamente disponibile in streaming web.
Una discreto ‘fuori programma’ per la vigilia del Festival, in grado di animare la città dei Fiori nonostante non ne abbia poi così tanto bisogno a poche ore dall’avvio della kermesse.
Cosa dirà Grillo al popolo sanremese e agli italiani tutti che si ritroveranno a seguire sul web? E cosa farà all’Ariston? Riuscirà a salire sul palco? A questo punto si accettano scommesse…
La lunga serata di #BeppeaSanremo2014 inizia quindi alle 19.00 in diretta web, streaming permettendo.
Sanremo 2014: Grillo ha comprato 10 biglietti all’Ariston, Leone: “Nessuno salirà sul palco”
Sarebbero dieci i biglietti acquistati da Grillo per l’Ariston per stasera, serata inaugurale di Sanremo 2014: dieci biglietti in un’unica fila come si apprende da una domanda posta a Giancarlo Leone nel corso della conferenza stampa del mattino.
Facile immaginare a questo punto che un’eventuale manifestazione da parte di Grillo potrebbe avvenire anche con l’esposizione di uno striscione o con qualche altro espediente per attirare l’attenzione del pubblico e delle telecamere. Giancarlo Leone, però, ribadisce quanto dichiarato già ieri, appellandosi al senso di responsabilità e di rispetto che un uomo di spettacolo e di politica come Grillo sa di dovere agli artisti e al pubblico a casa.
Ma oggi Leone appare ancora più deciso a garantire che nulla disturbi la diretta:
“Tutto quel che succede fuori dal teatro Ariston non è di nostra pertinenza. A noi interessa quel che succede nell’Ariston, dalle 20.45 a mezzanotte e mezza. Grillo conosce le regole dello spettacolo e immaginiamo che non ci saranno problemi per il rispetto che va portato agli artisti e al pubblico che guarda”.
Se però l’appello al rispetto non bastasse, questa volta il direttore di Rai chiarisce alla stampa che
“non prevediamo che nessuno salga sul palco durante il Festival e faremo di tutto per non interrompere lo spettacolo. Noi non possiamo consentire nessuna irregolarità nello svolgimento dello show”.
La linea, quindi, sarebbe quella di non lasciare la ribalta ad eventuali manifestazioni.
Nel caso in cui Grillo, però, riuscisse a conquistare l’attenzione e a interrompere il Festival potrebbe configurarsi un’accusa per interruzione di pubblico servizio. Leone non vuole entrare direttamente nella questione, ma si capisce fin troppo bene che l’Ufficio Legale Rai è già sul chi va là:
“Ci sarebbero gli estremi per il reato di pubblico servizio? Non ho un pensiero in proposito. Su questo ci sono pareri diversi. Io penso semplicemente che uno spettacolo non vada interrotto. Sarebbe un abuso. Ma secondo me, come dico da ieri, questo non avverrà. Mi aspetto il rispetto che un uomo di spettacolo e di politica deve a uno show. Per noi la cosa importante è garantire il regolare svolgimento del festival. Se si configuri un reato penale al momento non è rilevante”.
Il messaggio del direttore di Rai 1 è fin troppo chiaro: faremo di tutto per impedire l’interruzone del Festival e stiamo offrendo ogni occasione per dimostrare rispetto per i ‘colleghi’ artisti e i telespettatori ‘elettori’. Cosa succederà lo vedremo solo stasera.
Sanremo 2014, Beppe Grillo ha comprato due biglietti per l’Ariston
“Vedo tutti preoccupatissimi per Beppe Grillo, specialmente le Forze dell’Ordine, per questa improvvisata che dovrebbe fare, ma da quello che sappiamo anche dall’Ariston non dovrebbe essere tanto un’improvvisata perché ha già comprato due biglietti”.
Così il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato conferma a Password di RTL 102.5 che Grillo ha effettivamente comprato i biglietti per assistere alla prima serata del Festival di Sanremo serenamente ‘assiso’ nelle poltroncine dell’Ariston.
Se sia in platea o in galleria (dove peraltro per tradizione si accomoda la stampa) non è dato saperlo. Quel che sembra davvero certo è che il Sindaco sappia il fatto suo e rimandi a fonti interne al teatro.
Grillo è il benvenuto in città, noi siamo del tutto contenti. Io ho detto che se non avesse trovato i biglietti glieli avrei ceduti io molto volentieri.
ha aggiunto il Sindaco, espressione dell’alleanza tra PdL e Lega, che però confessa di aver votato M5S alle ultime politiche e di avere una certa simpatia per Grillo.
Lo stesso leader del M5S avrebbe scherzato con i suoi a proposito della sua ‘discesa’ all’Ariston e dei biglietti acquistati: stando all’AdnKronos avrebbe ironizzato ipotizzando di mettersi davanti al teatro a far bagarinaggio e improvvisando un comizio.
Intanto a Sanremo Leone e Fazio continuano ad ostentare tranquillità: finché Grillo sarà fuori dall’Ariston, la competenza è delle forze dell’ordine e se mai dovesse entrare in teatro in virtù dei posti acquistati il direttore di Rai 1 si dice “tranquillo, visto che Grillo è un uomo di spettacolo e sa che non si interrompe uno show”. Beh, non si può dire che nella sua carriera di comico prima e di politico poi sia mai stato troppo ligio alle regole.
Noi però ce lo rivediamo nel video di apertura sul palco dell’Ariston nell’A.D. di Sanremo 1984 a presentare con Pippo Baudo i Queen. Un’altra vita.