House of Cards 2, successo per il primo weekend di rilascio degli episodi. Ma la terza stagione cerca maggiori agevolazioni dal Maryland
La terza stagione di House of Cards potrebbe essere girata non in Maryland, dal momento che lo Stato non potrebbe dare alla casa di produzione gli incentivi utili per girare nuovi episodi della serie tv
La seconda stagione di “House of Cards” è disponibile su Netflix da una settimana, e lo show ha confermato il suo successo con numeri superiori rispetto alla prima stagione. Il servizio on demand ha infatti rivelato che nel primo fine settimana di diffusione dei tredici episodi della seconda stagione, il 2% degli utenti americani di Netflix ha visto tutte le puntate, ovvero 668 mila persone. In Europa, dove Netflix è disponibile in alcuni Paesi, la percentuale è stata dell’1%.
Chi non ha fatto la maratona ha invece seguito una media di tre episodi nel weekend in America, mentre la media in Europa è di cinque episodi. Insomma, la serie tv è riuscita a trovare un pubblico pronto a seguire le avventure di Frank Underwood (Kevin Spacey), tant’è che il servizio di streaming on demand ha già rinnovato la serie tv per una terza stagione.
Qui, però, arrivano i problemi: “House of Cards” si gira in Maryland, che da qualche anno fornisce incentivi economici per le produzioni televisive che decidono di girare nello Stato. Nel corso degli anni, il Governo del Maryland ha riservato alle agevolazioni per lo spettacolo ben 40 milioni di dollari, gran parte dei quali proprio per “House of Cards”. Nello specifico, la prima stagione ha ricevuto agevolazioni per 11 milioni di dollari, la seconda dovrebbe aver ricevuto agevolazioni per quindici milioni.
Una spesa importante per lo Stato, che grazie alla presenza della troupe ha creato circa sei mila posti di lavori ed un introito economico nelle casse statali di 250 milioni di dollari. Nonostante questo, le agevolazioni destinate alla terza stagione sarebbero in calo, con un tetto massimo per gli incentivi di quest’anno di 7,5 milioni di dollari. Un aumento del tetto potrebbe essere probabile: si stanno discutendo due aumenti, uno fino ad 11 milioni di dollari, l’altro fino a 18 milioni, ma non è chiaro se siano sufficienti per finanziare la terza stagione dello show.
Come risultato, la Media Rights Capital, che produce “House of Cards”, ha avvertito lo Stato che, nel caso le agevolazioni non fossero aumentate, la terza stagione sarà girata da un’altra parte. Charlie Goldstein, vicepresidente della casa di produzione, ha scritto una lettera a Martin O’Malley, governatore del Maryland, per chiedere un aumento degli incentivi e per informarlo della possibilità di traslocare:
“Voglio che siate consapevoli del fatto che siamo costretti a cercare nuovi Stati in cui girare se le proposte [di alzare il tetto] non dovessero passare o non dovessero coprire le agevolazioni per cui siamo qualificati. Sono sicuro che capiate che non potremmo essere dei buoni investitori o una compagnia di successi se non avessimo delle valide opzioni”.
La casa di produzione non precisa quale cifra ritiene giusta per permettere ad “House of Cards” di restare in Maryland, ma è consapevole di poter far leva sul successo della serie per ottenere qualche incentivo in più. Per lasciare il tempo necessario al Governo di decidere cosa fare, la produzione della terza stagione è slitata dalla primavera all’estate.
[Via TheWashingtonPost]