Riccardo Scamarcio non ha aggredito la giornalista de La vita in diretta: “Passano dai tronisti ai bimbi morti”
Riccardo Scamarcio non ha aggredito l’inviata de La vita in diretta, ora sul banco degli imputati per calunnia.
Riccardo Scamarcio è nero, ma parzialmente sollevato. E’ stato, infatti, prosciolto dall’accusa di aver colpito un’inviata de La vita in diretta e ora vuole a sua volta giustizia.
Dalle pagine del quotidiano La Repubblica vediamo ricostruito un caso piuttosto clamoroso. Tutto è nato la sera del 27 ottobre 2007, quando la Rai ha tentato di intervistarlo in una discoteca parigina. Ne nacque una piccola baruffa “e alla fine la giornalista del programma di RaiUno lo ha accusato falsamente di lesioni sapendolo innocente”, come recita il campo d’imputazione a firma del sostituto procuratore, Stefano Fava.
Peccato che ora l’inviata, di cui non è chiara l’identità, sieda a sua volta sul banco degli imputati per calunnia, con sentenza fissata il 4 dicembre. Scamarcio vuole andare fino in fondo:
“Questa storia mi ha fatto star molto male. Sono stato accusato ingiustamente. Lei poi ha mai visto La vita in diretta? Dopo il fattaccio hanno cercato di intervistarmi, ma io non ci andai. Ci si difende nelle aule del tribunale. Non sui giornali o nei salotti televisivi. Poi a me non piace quel genere di trasmissione. Prima ospitano il tronista, poi la mamma del bambino morto. No no, non mi piace”.
A testimoniare in difesa dell’attore è stata la sua collega e amica Laura Chiatti, presente alla serata:
“Riccardo alzò il braccio perché non voleva essere ripreso e nient’altro”.
Scamarcio ha poi detto in sua difesa in aula:
“Quello fu un modo per screditarmi. Scamarcio che picchia una donna. Considerate il danno che ho ricevuto all’inizio su questa vicenda visto che come attore sono molto popolare tra il pubblico femminile”.
Bisogna puntualizzare che queste vicende risalgono a una vecchia gestione de La vita in diretta, di cui dunque non è responsabile quella attuale. Ma abbiamo visto, anche all’ultimo Festival di Sanremo, che è buona abitudine degli inviati Rai infangare in generale la reputazione degli artisti, se non si fermano a parlare con loro. A quando una moratoria?