Junior MasterChef: la conferenza stampa in diretta su TvBlog
Junior MasterChef: segui tutti gli aggiornamenti dalla conferenza stampa in diretta su TvBlog!
12.53 La conferenza stampa è terminata.
12.50 Ma possibile che i piccoli concorrenti fossero così bravi a riconoscere e dosare anche gli ingredienti senza aiuti esterni? Borghese:
Sì perché noi potevamo dare dei tips, ma loro erano bravissimi di scegliere. In tanti hanno provato, sperimentato, e ce l’hanno fatta oppure hanno avuto delusioni. Noi eravamo lì per giudicarli e farli crescere, e l’abbiamo fatto!
12.44 Se i tre giudici fossero piatti, quali sarebbero? E, già che ci siamo, come hanno iniziato a cucinare?
Lidia Bastianich: Per me il cibo è diventato una connessione col ricordo da dove sono venuta. Questo mi ha dato la forza di trasportare la mia cultura gastronimica nella mia nuova terra, l’America. Io ho cinque nipotini e quando avevano due o tre mesi, portavo loro le foglie di rosmarino perché ne sentissero l’odore e imparassero a riconoscerlo. Quando sono andata in America, ho capito che la cucina italiana fosse già importante laggiù. Comunque Alessandro Borghese sarebbe una pasta all’uovo, magari con dei calamari piccanti!
Alessandro Borghese: Io ho imparato a cucinare con mio papà che mi diceva: “Il ragù deve pensare, lascialo sul fuoco!”. Dopo tre anni sulle navi sono andato all’estero facendo gavetta tra Londra, New York e San Francisco. Junior MasterChef è l’esperienza più emozionante della mia carriera. Lidia secondo me se fosse un piatto sarebbe una bella torta della nonna!
Bruno Barbieri: Io ho cominciato, come tutti quelli della mia età allora, con mia nonna. Stavo a casa del prete perché lei faceva la perpetua. Una volta il prete era un po’ il sindaco del paese quindi gli arrivavano spesso cose buone da cucinare. Lei aveva capito che io avessi un po’ di talento, quindi mi lasciava spazio in cucina. Avevo scelto di fare questo lavoro perché mi piaceva viaggiare. A cinque anni, quando andai a trovare mio padre in Spagna, presi l’aereo per la prima volta e mi dissi che mi sarebbe piaciuto fare un lavoro che mi permettesse di viaggiare. Infatti poi ho compiuto 18 anni a New York, tanto per dire, sono diventato maggiorenne lì! Comunque Lidia per me è un meraviglioso hambruger perché gli hamburger si mangiano bene solo lì. Borghese lo vedo invece più come una sogliola e vi assicuro che con la sogliola si possono fare grandi cose in cucina!
12.42 Nil Hartmann:
I genitori non partecipano attivamente, ma se ne stanno in studio tra il pubblico. A meno che i bambini avessero deciso di non volerli, è successo anche questo!
12.40 Sì ma…che si vince? Un viaggio a Disneyland Paris per tutta la famiglia e una borsa di studio da 15mila euro!
12.36 Ma quindi i bambini mangiano male in genere?
Borghese: I programmi di cucina come MasterChef e Junior MasterChef sono a mio avviso educativi. Tra i tanti programmi di politica e di calcio, ben venga che si parli di cucina!
Lidia Bastianich: Io credo che il problema dei bambini per quanto riguarda l’alimentazione, in America è evidente: i ragazzi mangiano solo cibi già pronti! Anche in Italia a volte è così, ma non ho paura che la tradizione italiana sia in pericolo perché agli italiani piace mangiare bene. Il fatto che i bambini continuino ad avere amore per la cucina italiana dipende dai suoi famigliari, più che altro. Questa esperienza è comunque molto positiva!
12.33 Una domanda che chiunque avrebbe dovuto fare: “Ma da dove sono usciti questi ragazzini così bravi in cucina? Dove li avete trovati?”. Borghese risponde che nessuno dei concorrenti arriva da famiglie che lavorano nella ristorazione:
Sono stati selezionati semplicemente sul gusto, sull’estetica dei piatti che ci proponevano. Non sono mica figli di chef! Per tanti bambini che mangiano in modo poco sano, ce ne sono altrettanti che fanno la pasta con la nonna. Questi bambini hanno questa base e invece di essere appassionati delle figurine dei calciatori, sono appassionati delle figurine degli chef! Ma…ci sono le figurine degli chef?
12.31 Bruno Barbieri precisa che un po’ di quella “cattiveria” che ha reso di successo MasterChef, ci sarà comunque:
Attenzione, quando c’era l’errore, c’era l’errore. Quindi non è un programma per bambini, è un programma anche duro da questo punto di vista!
12.29 Alessandro Borghese:
I ragazzi in gara sono preapratissimi, sono appassionati veri perché cresciuti durante il boom gastronomico: la domenica i genitori preparano la pasta all’uovo, per dire. Sono bravissimi anche nell’impiattamento, vogliono sapere cosa ne pensiamo noi dei loro piatti e cercano di prepararli al meglio sotto ogni aspetto. Questi ragazzi devono conoscere la cultura della cucina italiana per tramandarla, noi abbiamo fatto da apripista!
12.27 Qual è la differenza tra MasterChef e Junior MasterChef secondo Barbieri?
Quelli di MasterChef a volte vogliono essere già personaggi televisivi: aspettano le telecamere, tanto per dire. Questa malizia non appartiene proprio ai ragazzi che vedrete in gara a Junior MasterChef!
12.25 Bruno Barbieri:
Mi sono rivisto molto in Junior MasterChef. Questi ragazzini avevano una preparazione straordinaria quindi ciò significa che a casa loro i genitori erano in grado di cucinare molto bene. Io arrivavo dall’altra produzione, la terza edizione di MasterChef, che è stata dura. Gli autori hanno fatto un grande lavoro di costruzione del telaio, poi noi ci abbiamo messo del nostro, naturalmente. È stato molto duro il momento in cui ho dovuto fare la prima eliminazione a Junior MasterChef, avevo proprio un nodo in gola davanti a quella ragazzina!
12.22 Lidia Bastianich prende la parola:
Stupita dall’abilità di questi ragazzi in cucina! Nei miei show in America i bambini vengono e cuciniamo insieme, ma questi di Junior MasterChef erano veramente bravi! C’era competizione durante la gara, sì, ma alla fine andavano tutti a giocare insieme. Questi ragazzi sono in grado di cucinare e di farlo bene. È stato bello vedere anche il legame con i genitori. Chiedevo: “Ma chi te l’ha insegnato questo?” e loro: “Ah, il mio papà lo fa sempre!”. Il successo di uno chef è vedere qualcuno contento dopo aver mangiato i nostri piatti!
12.20 Ora interviene Nils Hartmann:
Abbiamo scelto subito di non andare in uno studio nuovo ma di rimanere in quello di MasterChef. Gli autori sono stati molto bravi, come i nostri chef giudici, a dare un’atmosfera di giocosità. Ma la gara rimane una gara. L’eliminazione non è mai stata singola ma sempre doppia con tanto di attestato al merito. Con gli autori abbiamo creato degli elementi di gioco, dicevo, ma è stata una gara vera!
12.17 Vediamo il promo di Junior MasterChef in cui un bimbo dice: “Io a diciotto anni voglio diventare Bruno Barbieri!”.
12.15 Andrea Scrosati è il primo a prendere la parola:
La televisione è il racconto di una storia che porta gli spettatori all’interno di un mondo.Sarà perché ho figli della stessa età dei concorrenti, ma per me guardare questo show è un’emozione forte. Noi adulti avremmo molto da imparare dai bambini!
Il primetime di SkyUno ci regalerà da giovedì 13 marzo un nuovo appuntamento col talento in cucina. A poco più di una settimana dal termine della terza edizione di MasterChef arriva infatti Junior MasterChef, il talent per giovanissimi genietti dei fornelli che verranno giudicati di puntata in puntata da Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Lidia Bastianich, mamma di Joe. Se volete sapere tutto su questo format, non perdete d’occhio questo post! Siamo a Milano e sta per iniziare la conferenza stampa di presentazione di Junior MasterChef. Noi la seguiremo qui in diretta, a fra poco!