Rai sbaglia i numeri del superenalotto: la ‘vincitrice’ vuole 50 mila euro di risarcimento
In palio c’erano 34 milioni di euro
Un risarcimento di 50 mila euro. A tanto ammonta la cifra che Caterina Gentile chiede alla Rai per risarcire “il forte stress psicologico che la cosa mi ha procurato”. Veniamo ai fatti.
Il 15 novembre 2008 il telegiornale di Rai2 di prima serata annuncia i numeri estratti al Superenalotto. A rievocare quegli attimi a Il Resto del Carlino è la stessa operaia di Salvaterra, all’epoca in cassa integrazione, con un mutuo da pagare e due figli da crescere:
In video apparvero come estratti il 15 – 17 – 24 – 31 – 80 ed 86. Con la giocata di 1 euro avevo centrato anche il numero jolly, che ora non ricordo quale fosse.
34 milioni di euro, questa la cifra astronomica che aveva appena vinto la signora Caterina. O meglio, che credeva di aver vinto. Perché pochi attimi dopo arrivò la rettifica. Erano stati letti i numeri della estrazione di 2 giorni prima (quelli corretti erano invece 5, 7, 13, 40, 52, 84 con Jolly 37 e Superstar 21):
Al mio fianco avevo una amica di Sassuolo. Avevo avuto appena il tempi per dirle che avrei sistemato anche le sue necessità. Era una cifra enorme, sproporzionata. Mi sarei subito liberata del mutuo della casa. Ne avrei tenuti per aiutare la mia amica, tutti i miei famigliari e me ne sarebbero rimasti ancora tanti. Non li volevo neanche tutti. Ne avrei dati in beneficienza.
Invece la sestina vincente era un’altra. Caterina non la prese bene e si rivolse ad un legale, l’avvocato Pompeo Azzolini, chiedendo 50 mila euro di risarcimento, “anche per il forte stress psicologico che la cosa mi ha procurato”.
Gli anni trascorrono, le convocazioni vengono disertate dal legale della Rai. Fino a quando nel 2011 la tv pubblica
avanza la prima proposta di composizione della lite in via extragiudiziaria, offrendo 5mila euro, arrivati poi a 18mila più le spese legali, per un totale di 20 mila.
Il 12 marzo scorso il nuovo capitolo della curiosa vicenda. Il giudice rinviando al 24 di aprile l’udienza e invita Caterina a produrre copia della registrazione o portare testimoni. Ma la signora spiega:
Nel frattempo, purtroppo, la mia amica di Sassuolo, che era in casa mia quella sera ed aveva assistito a tutto, è morta. Ricordo che “Striscia la notizia” si occupò dello stesso caso, intervistando una signora, mi pare di Torino. Faccio un appello, forse hanno ancora nei loro archivi la registrazione di quel servizio. O forse ce l’ha quella signora, o anche la Rai stessa, ma non so proprio come fare ad averne copia. Mi sento presa in giro e credo di averlo detto anche al giudice.
Il video che trovate in apertura di post fa riferimento ad un errore simile commesso nel 2009 dal Tg1.
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