Michele Serra distrugge i detrattori del (suo) Sanremo di Fazio: “Sono inviati di giornali a rischio chiusura”
Michele Serra usa Vanity Fair per vendicarsi dei giornalisti andati contro il Festival di Sanremo di Fazio, di cui è stato autore
Che brutta lezione piccata di giornalismo, quella di Michele Serra. L’editorialista di Repubblica ha sfruttato la sua nuova rubrica radicalchic di Vanity Fair per demolire chi ha osato criticare il Festival di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Festival di cui non a caso è stato autore (di questa edizione, come della precedente), quindi la sua tirata di orecchie ha un bel conflitto di interesse alle spalle.
Ebbene, il giornalista amico della Bignardi e della scuderia di Beppe Caschetto, a un mese e passa dalla kermesse, dedica un pezzo su Vanity “a chi critica Fazio & C.”. come se fosse un’onta da punire. E lo fa con un livore da non credersi:
“Giornalisti di quotidiani che perdono ogni anno il 10 per cento dei loro lettori lo accusavano, gongolanti, di aver perduto share, mentre il direttore di Raiuno Leone cercava di quantificare la perdita di pubblicità.
Tutti in quella sala, nessuno escluso, stavamo perdendo qualcosa, ma nessun mezzo gaudio scaturiva dal mal comune. Piuttosto un’acredine diffusa, un malanimo acido, e più acido quanto più il suo latore era sull’orlo dell’insuccesso.
Inviati di giornali a rischio di chiusura attaccavano Fazio e Littizzetto a testa bassa, come se non sapessero che Fazio e Littizzetto perderanno il posto, quando e se lo perderanno, dopo che loro lo avranno già perso.
Tristi momenti. Decrescita infelice. Sanremo adieu, e a mai più rivederci”.
Insomma, Serra si è offeso. Lesa maestà. E, soprattutto, persino una firma illustre di Repubblica ci insegna che chi critica lo fa solo perché è frustrato.
Vorrei chiedere a Serra, per cui sembra esistere solo “la carta stampata”, perché Fazio è stato criticato anche dal web (che non dovrebbe dar segni di chiusura).