Home Deejay Tv Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham: “La televisione è il nuovo cinema”

Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham: “La televisione è il nuovo cinema”

Sophie Turner e Liam Cunningham, interpreti di Sansa e Davos in Game of Thrones, a Deejay Chiama Italia hanno parlato della serie tv, del suo successo e di come gli show in tv abbiano raggiunto lo stesso livello dei film

pubblicato 10 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:48

Un po’ di Westeros a Milano: in occasione del lancio di Sky Atlantic, che trasmette la quarta stagione di “Game of Thrones”, Sophie Turner (Sansa) e Liam Cunningham (Davos) sono stati ospiti questa mattina di “Deejay Chiama Italia”, per svelare qualche curiosità sulla serie tv da poco rinnovata per una quinta ed una sesta stagione.

I due attori affrontano il lavoro sul set in maniera diversa: se la Turner, diciottenne, sta praticamente frequentando le superiori tra una scena e l’altra, per Cunningham c’è la soddisfazione di lavorare ad una serie così popolare dopo aver iniziato a recitare tardi rispetto alla collega. “Sto passando le superiori sul set, ma ci sta. Porto i miei libri, ma non faccio molto”, ha detto l’attrice, mentre l’interprete di Davos ha spiegato di aver “iniziato a recitare quando ero molto più vecchio di Sophie, avevo 29 anni”, e che prima di darsi alla recitazione lavorava come elettricista.

I due concordano sulla difficoltà di recitare in costume, con abiti ed armature che, sommate alle alte temperature di alcune location, complicano il lavoro sul set. Il più svantaggiato è Cunningham, anche se ammette che c’è chi è messo peggio di lui:

“Rory McCann, il Mastino, indossa sempre l’armatura, è sicuramente più scomodo di me, ma spesso la troupe sta di fianco a me con dei secchi d’acqua che mi buttano addosso”.

Sophie, invece, ha difficoltà a muoversi con i corsetti che il suo personaggio indossa:

“E’ difficile soprattutto quando giriamo in Croazia, il corsetto limita molto i movimenti e gli abiti sono fatti in carta di sete, limita i movimenti.”

A proposito delle location, “Game of Thrones” si gira in numerosi luoghi, come la Crozia, Malta, Marocco, l’Islanda (soprattutto quando è inverno) e l’Irlanda, facendo così contento Cunningham, che vive proprio lì:

“Giriamo anche nell’Irlanda del Nord, io vivo a Dublino, in tre ore sono a Westeros.”

Il personaggio della Turner, che ha rivelato di essere stata fan di Justin Bieber (“Mi piaceva moltissimo Justin Bieber, ora mi piace la sua musica”), sul set è stato voluto da due personaggi, Joffrey (Jack Gleeson) ed, anche se costretto, Tyrion (Peter Dinklage). “Mi sento molto privilegiata ad essere così desiderata”, ha detto, “nella vita vera sono tutti e due adorabili”, ha aggiunto, riferendosi alla poca simpatia del pubblico verso Joffrey.

L’attrice ha poi aggiornato i fan sul cane che interpretava Lady, il metalupo di Sansa, ucciso nella prima stagione e che ha adottato dopo le riprese:

“Ho adottato il mio metalupo, era stato ucciso nella prima stagione. Così l’ho preso e l’ho portato a casa, si chiama Zunni. E’ gigantesco, più alto di me.”

I due sono consapevoli di lavorare in una serie il cui successo è dovuto a vari fattori. Secondo Cunningham la scrittura dei personaggi è il motivo principale:

“Credo che ci siano tanti personaggi, è inusuale, ed ogni personaggio è scritto benissimo, sono molto differenti. E’ molto facile per il pubblico identificarsi, poi quando ti identifichi li uccidono. Vi do un esempio: avete visto il video delle reazioni del Red Wedding?”

Per la Turner, invece, non c’entra molto il sesso, che è necessario per permettere ad alcuni personaggi di agire:

“Credo che il sesso non sia gratuito in Game of Thrones, le donne usano il sesso per manipolare gli uomini.”

Infine, entrambi sono convinti che le serie tv permettano alla televisione di raggiungere la qualità del cinema: la stessa Turner, entrata nello studio del programma, è rimasta affascinata da un bicchiere di “Breaking Bad”, così come da altri oggetti dedicati alla serie tv:

“Adoro Breaking Bad, la televisione è il nuovo cinema”.

Cunningham, dal canto suo, è convinto che la tv possa solo ottenere vantaggi da produzioni di qualità:

“La televisione sta attraversando un periodo magnifico, le sceneggiature sono di assoluto livello.”

Meglio, quindi, continuare a lavorare su produzioni di livello come questa, e cercare nuove storie che possano rendere la serialità tv ancora più spettacolare.


Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham a Deejay Chiama Italia

Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham a Deejay Chiama Italia
Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham a Deejay Chiama Italia
Game of Thrones, Sophie Turner e Liam Cunningham a Deejay Chiama Italia
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