Rodolfo Valentino: il nudo integrale di Gabriel Garko è un caso montato ad arte. Per La Grande Bellezza, non ci furono problemi
Perché così tanta attenzione sulla scena di nudo di Gabriel Garko?
Ogni prodotto potenzialmente forte ha bisogno di essere pubblicizzato a dovere e su questo non ci piove. Per quanto riguarda un programma televisivo, le strade da percorrere potrebbero essere due: trasmettere promo a spron battuto fino a portare lo spettatore alla demenza o montare ad arte un caso legato al programma stesso e lasciare che i media facciano il loro sporco lavoro.
Per Rodolfo Valentino – La Leggenda, la seconda teoria sembra essere la più attinente. Pochi giorni fa, infatti, è stata resa nota la notizia che Mediaset abbia intenzione di censurare un nudo integrale dell’attore protagonista Gabriel Garko per un presunto problema di idoneità alla prima serata.
Da lì in poi si sarebbe scatenato un finimondo con il regista della fiction, Alessio Inturri, che avrebbe addirittura deciso di aprire un contenzioso legale, prontamente smentito da Mediaset.
Molti commentatori, in occasione della pubblicazione della notizia in questione, hanno messo in mezzo la già pluri-citatissima La Grande Bellezza.
Infatti, mai come in questo caso, la domanda non avrebbe potuto sorgere più spontanea: perché per il film di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar, i vertici Mediaset non si sono creati nessun problema?
Restando in tema di nudi maschili, infatti, ne La Grande Bellezza, c’è da segnalare una scena di nudo integrale frontale di Luca Marinelli, l’attore che ha interpretato il ruolo di Andrea, il figlio pazzo della borghese Viola.
I quesiti che si presentano nella mente, inoltre, sono tanti altri. Il primo: perché due pesi e due misure? Partendo dal fatto che i film e le fiction dovrebbero essere sempre trasmessi integralmente (Romanzo Criminale su Italia 1, ad esempio, fu uno scempio), Mediaset decide le censure in base al prestigio di un prodotto?
Sarebbe stato davvero il colmo, inoltre, se La Grande Bellezza, strombazzato in pompa magna come “un film MEDIASET prodotto da MEDUSA… e dalla Indigo Film”, avesse subito dei ritocchi.
Con Rodolfo Valentino, tutti questi ostacoli non ci sono ma è normale parlare di moralità ad intermittenza? Si censura solo se è possibile farlo: semplicemente, non ha senso.
E anche la scusa della prima serata e dei minori, a dirla tutta, non regge proprio: un minore potrebbe sintonizzarsi su Rodolfo Valentino esattamente come avrebbe potuto sintonizzarsi su La Grande Bellezza.
La fiction, infine, va in onda soltanto a pochi mesi di distanza dal film di Sorrentino quindi non si può nemmeno parlare di “altri tempi”.
Il dubbio che sia stata montata una polemica ad arte, di conseguenza, è fortissimo e soprattutto legittimo.
Ed è controproducente perché è la fiction stessa ad andarci di mezzo: “una fiction celebrativa su Rodolfo Valentino” è diventata di colpo “una fiction dove Gabriel Garko forse mostra l’uccello” (menomale che Rodolfo Valentino è morto da un bel pezzo).
Se era proprio questo l’obiettivo, direi che è stato raggiunto.
Buon per loro.