Carlo Conti a TvBlog: “Si può fare ha lo stesso sapore di varietà di Tale e quale show” (VIDEO)
Il video dell’intervista al conduttore del nuovo show del venerdì sera (dal 2 maggio) di Rai1
No, non abbiamo chiesto a Carlo Conti un commento a caldo su Sanremo 2015 che lo vedrà alla conduzione, come annunciato in conferenza stampa di presentazione di Si può fare, dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone. Anzi, lo abbiamo fatto a microfoni spenti, ma la risposta (ripetuta nel finale della video intervista che vi proponiamo) è stata molto diplomatica: “ci devo pensare e ci sto lavorando”. Così noi di TvBlog abbiamo scelto di concentrarci su Si può fare, in partenza in prima serata da venerdì 2 maggio, C Factor (sul cui tema ha fatto chiarezza il direttore di rete ai nostri microfoni) e L’Eredità.
Ci sono elementi in comune tra Si può fare e Tale e quale show? Ad esempio l’impianto che prevede i vip in gara e la giuria è la medesima…
È lo stesso pretesto per fare del varietà. Dodici protagonisti – non a caso anche quelli di Tale e quali li chiamo così e non concorrenti, come nei talent – del mondo dello spettacolo e dello sport si mettono in gioco. In Tale e quale fanno sempre delle imitazioni, qui invece fanno qualsiasi cosa; possono cantare, fare una prova fisica o tante altre cose. Il gioco è vedere cosa e come si può imparare a fare in una settimana. Il sapore del tipo di varietà è lo stesso.
Tale e quale show debuttò peraltro in questo periodo, tra aprile e maggio…
Esatto, è un momento nel quale, quando una stagione televisiva va bene, mi dedico soprattutto in veste di autore a studiare, creare, sperimentare qualcosa di nuovo. Si può fare è un programma che posso fare io, ma anche un altro.
Anche perché i suoi impegni iniziano ad essere tanti…
Meglio avere tanti programmi… 50 Canzonissime, I migliori anni, che quest’anno abbiamo fatto riposare, Tale e quale. Meglio avere titoli vincenti che perdenti.
A proposito di titoli nuovi, C Factor…
Per ora lo abbiamo accantonato…
Lei sarà giurato, autore o conduttore di questo programma?
Dovrei essere giurato, però visti gli impegni… Soltanto a maggio dovrò fare anche la Partita del Cuore – ne approfitto per invitare tutti i fiorentini ad affollare lo stadio e far vedere la nostra voglia di solidarietà – e a giugno Con il Cuore da Assisi e i Music Awards.
Sulla scelta di farsi sostituire da Fabrizio Frizzi a L’Eredità ha pesato almeno un po’ l’analoga decisione di Paolo Bonolis per Avanti un altro?
No, anche se abbiamo approfittato del cambio nelle altre reti. Forse sarebbe stato meno traumatizzante se lo avessimo fatto noi per primi, però va bene. Fabrizio ha continuità e perfezione in quello che fa; ne eravamo certi e lo sta dimostrando.