Iva Zanicchi ad Agorà: “Gli immigrati portano l’Ebola!”. E la fiction Furore diventa realtà…
La candidata alle Europee 2014 per Forza Italia interviene su Rai 3 e esprime le sue idee sull’immigrazione.
“L’Ebola sta arrivando! (Gli immigrati) bisogna controllarli quando arrivano qui”
ha tuonato questa mattina Iva Zanicchi ad Agorà, ospite di Gerardo Greco in una puntata che intitolata “Il troppo strappa?”. Stretta tra Matteo Salvini della Lega e Maurizio Lupi del NCD, la Zanicchi riesce a far parlare ancora di sé con una serie di dichiarazioni che scatenano le reazioni dello studio, riuscendo a far agitare persino il solitamente imperturbabile Greco.
Tutto nasce dal commento a una dichiarazione di Salvini, segretario della Lega Nord, anti-immigrati clandestini che nei giorni scorsi aveva affermato che “arriveranno 800.000 clandestini e porteranno malattie gravi che erano state debellate”, come sintetizza Greco. Alla prima reazione contraria di Luca Casarini, ex no-global e ora nella lista Tsipras (“Basta dire bugie!”), risponde la Zanicchi (e potete seguire tutto il dibattito dal minuto 1.24.00)
“Ma non è vero che sono bugie! E’ un problema gravissimo e sono contenta che se ne parli. Me ne ricordo nel 2010-2011 era una piaga, una tragedia! Sembrava fossimo invasi dagli extracomunitari. Adesso il problema è ancor più grave, però si tende a parlarne meno”.
Prima di ‘colpire’ precisa:
“Io sono per l’accoglienza, perché io sono cattolica e ascolto anche il Papa. Abbiamo tutti il diritto di accogliere questi disgraziat… Quello che dobbiamo fare è accoglierli, ma dobbiamo trovare un sistema sanitario importante per assistere queste persone”.
Quindi sostiene la tesi di Salvini:
“Non è vero che non portano malattie, è inutile che lui (Casarini, ndr) si scaldi! Vada negli ospedali. Io ho parlato con medici e infermieri che mi dicono che la situazione è drammatica. Abbiamo di nuovo malattie che abbiamo debellato da tempo… Ricordate, ricordate questa parola: Ebola! Sta arrivando! Fate voi!”.
In studio si rumoreggia e Greco cerca di stemperare le affermazioni della Zanicchi, che però insiste:
“Sì, è vero! C’è il colera!… E allora vabbè… Voialtri comunisti siete buonisti e avanti così”.
“I miei pensieri sono molto semplici e molto popolari”
chiosa alle ‘reazioni’ di Casarini e di Soru la Zanicchi, che ha fatto dei proclami roboanti la sua ‘cifra politica’ e lo ‘stile’ delle sue campagne elettorali. E i tre ‘vaffa’ dell’europarlamentare a La Gabbia risalgono solo a una settimana fa.
Personalmente (e di certo erroneamente) il pensiero è corso alla prossima miniserie di Canale 5, Furore – Il vento della speranza, e alle polemiche scoppiate per il copione considerato ‘razzista’ per come caratterizza l’accoglienza della cittadina protagonista nei confronti degli immigrati meridionali. Come detto, la finalità narrativa della fiction è, ovviamente, quella di arrivare al superamento dei pregiudizi e al ‘lieto fine interrazziale’, ma è pur vero che certe espressioni, seppur non inventate, fanno effetto, anche se ‘per fiction’.
All’improvviso però tutto assume un sapore di campagna elettorale. Del resto in Italia si è ingenerato un tale stato permanente di propaganda politica che anche la programmazione di una data fiction in un dato periodo rischia di essere ‘mal’ interpretata. In tutto questo sarebbe comunque interessante fare un’audience analysis di Furore: probabilmente ne verrebbero fuori risultati davvero inattesi.