Announo, conferenza stampa: ci saranno Travaglio, Santoro e Vauro. Matteo Renzi ospite prima puntata
La conferenza stampa di presentazione di Announo, il nuovo talk show di La7
13.24 Finisce la conferenza.
13.18 Santoro ribadisce che Berlusconi a Servizio Pubblico “ha perso”. Poi critica Bersani che non si è voluto confrontare con realtà particolari.
13.17 Santoro dice che Grillo “vuole prendere i voti che erano di Berlusconi” e quindi “si comporta come faceva Berlusconi dicendo all’operaio che è comunista”.
13.15 Santoro ancora su Grillo: “Uno che faceva la pubblicità alla Yomo non può venirmi a fare l’esame del Dna. Io pubblicità non ne ho mai fatte. Noi agiamo liberamente”.
13.14 Santoro sulle accuse di Grillo: “Da 30 anni rompiamo le palle a tutti e ora vengono a dirci che facciamo operazioni preordinate”.
13.12 Santoro sull’operaio della Lucchini: “Non sapevo fosse stato candidato nel Pd, non considero disdicevole avere una tessera di partito in tasca, ma bisogna spiegarlo a quelli dei 5 stelle”.
13.09 Innocenzi anticipa che Travaglio terrà una finesta aperta sulla campagna elettorale, Dragoni sarà il controllore dei numeri. Santoro farà l’anteprima come al solito, ma non condurrà. Ma “mi piacerebbe fare i telecronisti all’americana con Vauro facendo riflessioni su quanto avviene nell’arena. Ma ci stiamo lavorando”.
13.08 Ormai è diventata un’intervista collettiva a Santoro.
13.05 Santoro: “Il governo toglie soldi alla Rai? Bisogna vedere cosa c’è sotto, magari si aspetta che ci sia un ritorno. È una mossa meno improvvisata di quello che sembra. A prima vista togliere in questo momento soldi alla Rai secondo me non aiuta la Rai a completare la sua trasformazione, ma introduce un elemento di drammatizzazione. La Rai non può continuare con tutte le sedi regionali, noi lo diciamo da sempre, ma purtroppo i sindacati…”.
13.03 Innocenzi: “I giovani in televisione sono relegati al reality. Lì c’è un filtro, una mediazione data dagli autori. Qui non lo avranno. Sembra il Grande Fratello? Solo perché i giovani li vediamo lì o ad Amici”.
13.03 Innocenzi: “Sarà un talk ed un esperimento. Avremo una contaminazione di generi. I giovanni si confronteranno su immigrazione, lavoro e temi in discussione per le Europee. Avremo reportage anche con Pablo Trincia”.
13.01 Monteverdi precisa che non c’è alcun conflitto di interessi per lei e che Santoro ha piena libertà.
12.59 Santoro: “Non ho mai parlato di fuoco amico a proposito del Fatto. Non immagino che da parte del Fatto ci sia un tentativo di abbatterci a fucilate. Assolutamente. Vedo solo una mancanza di lucidità nell’analisi del momento storico”.
12.57 Santoro: “Il programma è di Giulia? Non esageriamo, lo conduce lei!”.
12.56 Su Berlusconi: “Forse dovrebbe iniziare a pensare che è arrivato il momento di far progedire la storia”. Secondo Santoro tra un anno la tv cambierà del tutto.
12.55 Santoro: “La nostra televisione è totalmente superata sul piano tecnologico. Siamo rimasti bloccati per colpa del quadro politico”.
12.53 Santoro: “Trattative per tornare in Rai? Mi trovo benissimo dove sto, ma in generale se la Rai mi offrisse qualcosa la Rai è la Rai per me. La nostra società potrà produrre cose anche per altre emittenti, ma mi auguro di no. Mi auguro di produrle io in Rai”.
12.51 Santoro: “La politica ha un richiamo limitato in questo momento. Anche Grillo, anche i big. Quando è andato da Mentana non hanno fatto l’88%, hanno fatto un ascolto buono”.
12.49 Su Bruno Vespa, Santoro: “È noto che Vespa abbia un approccio più morbido. Cucina risotti, cose che noi non facciamo”.
12.46 Innocenzi: “Noi vorremo avere un ospite a puntata, ma non escludiamo che siano due in alcuni casi”.
12.45 Santoro, interrogato dalla giornalista de l’Unità: “I giornali devono avere un pubblico, se non lo hanno è meglio che smettano. In questo senso sono grillino”.
12.44 Santoro: “C’è un problema di posizionamento editoriale e di linguaggio”.
12.42 Santoro: “Non abbiamo litigato con Travaglio, siamo molto amici. Lo considero il confine utile entro cui riorganizzare la nostra offerta. Per me è un richiamo ai fondamentali. A inizio stagione prossima cercheremo di capire come continuare la nostra collaborazione. Mi auguro non ci sia una separazione. Io voglio più libertà, più chiarezza, nelle posizioni nei confronti di Grillo”.
12.39 Innocenzi spiega il format: “I giovani non faranno domande al politico, ma si confronteranno tra di loro. Ci sarà un confronto piuttosto acceso. Il politico interagirà coi giovani, magari ci saranno anche delle domande. i giovani saranno protagonisti, il politico dovrà ascoltare i giovani in una prima fase. Ci sarà una domanda fondamentale e un unico tema. Quello della prima puntata non lo diciamo oggi”.
12.37 Santoro: “Siamo tornati agli inizi di Samarcanda quando non c’erano punti di riferimento in tv, bisogna inventare un nuovo modo di tv”.
12.36 Santoro precisa: “Noi non siamo soddisfatti di come vanno le cose, delle tendenze”.
12.34 Monteverdi annuncia che “ZeroStudio chiude con un utile maggiore del Fatto” e spiega che Servizio Pubblico costa molto perché è autoprodotto.
12.31 Cinzia Monteverdi, presidente di Zerostudio’s e ad del Fatto, ammette che il quotidiano ha avuto un calo di vendite in edicola, ma anche il quinto bilancio è in utile.
12.31 Santoro insiste: “Essere trattati come pennivendoli non lo permettiamo né a Grillo, né a Casaleggio, né alle loro bande organizzate sul web. Ma non c’entra la politica, lì ho già sbagliato”.
12.28 Santoro: “Mi auguro che Grillo dismetta i toni illiberali, non può parlare come un comico. Deve smettere di avere questa ambiguità. Non condivido questo modo di fare. Se lui continua a fare campagne di proscrizione – ho letto i commenti su Vauro, sono allucinanti, sono minacce fisiche… Il Movimento deve disocciarsi da questi toni, anzi li provoca. Se continua a fare così credo sia legittima difesa andare a battersi per la libertà di informazione nelle piazze dove andranno loro”.
12.26 Santoro: “per me è più facile che Berlusconi vada ad Announo”.
12.26 Santoro: “Io non ho avuto alcun contatto, però siccome so leggere i comportamenti di Berlusconi, sta ragionando di andare a Servizio Pubblico. Noi siamo disponibili. Per Berlusconi e per noi misurarsi in un momento in cui non fa ascolti, misurarsi con il dato dell’anno scorso è un bel problema”.
12.22 Ancora su Berlusconi: “È stato uno spettacolo avvincente. Sì, c’erano le icone dell’antiberlusconismo, ma qualcosa hanno fatto le icone. Non era ipotizzabile fare uno share di quel tipo. Il giorno dopo si è discusso se quella perfomance sarebbe servita a Berlusconi a vincere le elezioni; è stata per me un’umiliazione culturale”.
12.21 Santoro dice di essersi intristito per il fatto che nessuno ha celebrato il successo della puntata con Berlusconi dello scorso anno: “Abbiamo dato una prova straordinaria di televisione”.
12.19 Santoro: “Questo mi sembra un tentativo temerario di cambiare le cose”. Su Berlusconi: “Lo conosco da tanti anni, siamo gemelli diversi ormai. Lui compare all’improvviso, il suo problema è il risultato straordinario dell’anno scorso a Servizio Pubblico. Sarà più facile che vada da Giulia, perché così non deve misurarsi con un precedente. Lui vorrebbe andare anche al segnale orario”.
12.19 Santoro spiega che anche Report, pur non essendo un talk, segue la tendenza in calo dei talk: “è un problema di attenzione e di distacco del pubblico”.
12.17 Santoro: “Nella scelta di Renzi c’è un rapporto con Giulia, per le sue battaglie, e per la novità del programma. Renzi è molto rapido a capire che c’è qualcosa che si muove. Lui vuole stare dalla parte del dinamismo. Vedo ormai replicanti in trasmissioni che parlano a pappardella… per l’anno prossimo noi ribalteremo tutti i canoni. Opereremo un cambiamento molto profondo riguardo gli ospiti. Smantelleremo l’involucro, con coraggio”.
12.15 Santoro: “Ieri Berlusconi ha fatto oscillare di mezzo punto rispetto alla media di quest’anno In Mezz’ora”.
12.15 Santoro: “Abbiamo un eccesso di offerta televisiva sulla politica, ma un difetto di offerta da parte della politica. I politici interessanti in tv sono pochissimi, Renzi è uno di questi”.
12.13 Domande dei giornalisti.
12.12 “Internet avrà un ruolo fondamentale”, assicura la Innocenzi. Il pubblico durante la diretta con gli hashtag potrà esprimere il consenso in base a quanto viene detto dai singoli ragazzi.
12.10 Ci saranno Santoro, Travaglio, Vauro e Dragoni in una “maniera innovativa”, dice la Innocenzi. Ospite Matteo Renzi nella prima puntata.
12.04 Innocenzi presenta alcuni dei giovani che prenderanno parte del programma. Poi pare una clip su di loro.
12.02 Le puntate saranno 4, in ognuna di esse i politici si confronteranno con i giovani su un tema in particolare.
12.01 Santoro ironizza sulle accuse usate anche da Casaleggio contro la Innocenzi che non ha passato l’esame di Stato da giornalista.
12.01 Sulla Innocenzi: “lei ha tutto il talento necessario per vincere questa sfida”.
12.00 Su Grillo: “O impara a rispettare tutti noi o lo ripagheremo con la stessa moneta, ma non con la stessa tecnica. Non con quella manipolatoria, per cui si rilancia sul blog che Santoro perde ascolti perché sta a Miami”.
11.58 Santoro ancora contro Grillo: “Sono preoccupato che Grillo facendo il suo mestiere insultando gli altri. Lui non ha la qualità morale per insultare il mondo. Lui è un comico, un grande comico, un protagonista politico. Ma non può arrogarsi il diritto di dire chi sono i buoni e chi i cattivi. Loro usano anche il gossip, c’è la combinazione Dagospia-Casaleggio. Io me ne sbatto di queste robe qui. Il gioco sta diventando scoperto, potrei farlo anche io ad un certo punto. Non voglio turbare ora Grillo che sta facendo campagna elettorale, ma poi potrei andare anche io nelle sue piazze”.
11.55 Santoro: “Siamo un programma che sta sopra gli altri di parecchie distanze. La tv si è ridimensionata, ma nel dibattito sul web si parla di tv. Nella rete si sta formando una rivolta nei confronti di tutto ciò che ha un’immagine istituzionale, di mediazione. I talk quest’anno hanno la parvenza istituzionale”.
11.52 Santoro: “I talk sono stati sempre l’elemento più libero della televisione, per una questione strutturale. Non avremmo il fenomento Grillo senza talk. Dovrebbe ammette la sconfitta culturale dopo aver decretato la morte della tv ora tratta per andare da Vespa”.
11.51 Santoro insiste: “Ballarò fa il doppio della media di Rai3. Quando noi andiamo in onda La7 è la terza rete della serata”.
11.50 Santoro: “Siamo ancora sul ring, ma il Fatto celebra il nostro funerale. Se chiedessi a Padellaro quante copie vende oggi rispetto all’inizio…. ma se pensassi che il Fatto è finito sarei un deficiente”.
11.49 La stoccata di Santoro: “Fazio e Saviano, che avete celebrato quando son passati su La7, si collocano al 19esimo posto”. Ed ancora:” I due programmi più visti di La7 quest’anno credo siano di Servizio Pubblico. Sono sicuro che gli altri farebbero meglio di noi. Ma prima bisogna provarci”.
11.46 Santoro: “Si dicono un sacco di sciocchezze. Tra le quali che ci troviamo di fronte alla crisi dei talk. Noi 10 anni fa avevamo una tv che sfiorava il 90% degli ascoltatori solo con Rai e Mediaset. Oggi abbiamo una quota Rai-Mediaset sotto il 60% dell’ascolto. La tv generalista ha subito un terremoto; la tv generalista è in crisi. L’anno scorso i talk erano assolutamente in controtendenza, realizzavano risultati straordinari. Servizio Pubblico è nei primi due posti per gli ascolti in tutta la storia di La7: non solo la puntata con Berlusconi, ma anche un’altra senza di lui. Nella top 5 abbiamo 3 posizioni, nella top 10 ne abbiamo 5”.
11.45 Santoro assicura: “Non c’è alcun tipo di problema con Cairo in questo momento. Se La7 non volesse Servizio Pubblico l’anno prossimo io avrei altre cose per impegnare il mio tempo. La7 resta il vertice dell’indipendenza televisiva italiana”.
11.44 Santoro: “Ci ha spiegato che tipo di progetto voleva mettere in atto: una prima fase di risanamento, una seconda di rilancio del progetto editoriale. Ho ceduto alle sue richieste: aumento di spot (5 minuti in più) e diminuzione piccola di budget”.
11.41 Santoro: “A inizio stagione ho avuto una lunga discussione con Cairo, con il quale peraltro riscontro una sinergia e simpatia assoluta; ero scettico nell’avere un secondo anno, il prossimo, di impegno con La7. Ritenevo che con quest’anno il nostro ciclo potessere essere chiuso. Cairo ha molto insistito”.
11.38 Inizia la conferenza, con Santoro che prende la parola. Quindi parla il responsabile di La7 che annuncia che l’affiancamento a Servizio Pubblico di nuove proposte e contenuti è un primo esempio e verrà ripetuto nelle prossime stagioni.
Intorno alle ore 11.30 inizierà a Roma la conferenza stampa di presentazione di Announo, il nuovo talk di La7 in onda giovedì sera con la conduzione di Giulia Innocenzi. TvBlog la seguirà in liveblogging.
Il programma, naturale evoluzione dell’Annozero di Michele Santoro (dovrebbe essere presente in conferenza), che supervisiona il progetto, debutterà giovedì 8 maggio alle 21.10.
Il format, secondo quanto si è appreso, prevede in ogni puntata uno o due politici in studio che si confrontano con 24 giovani.
Alcuni di essi sono stati presentati nei giorni scorsi sul web, con delle clip che ricordano tanto quelle mandate in onda nella puntata di kick-off del Grande Fratello.
Tra i giovani ci saranno la 30enne che vive con i genitori Isabella Cossalter, la fashion blogger invalida albanese Refiela Shoraj, l’ ex concorrente del Grande Fratello 12 Filippo Pongiluppi, l’esponente di CasaPound Mirko De Martini, il ricercatore universitario che lavora a Londra Eugenio Lilli, la studentessa 18enne romana Cecilia Sala (più volte ospitata da Corrado Formigli a Piazzapulita in questa stagione), il 29enne romano Cristian Di Sante, la 29enne veneziana Marta Canino, il 18enne di Bassano Del Grappa Larry Stragliotto e il 22enne rapper milanese, padre di una bimba di due mesi, Andrea “Axos” Molteni. Ma ci sono anche Simone Del Grosso, Malia Zheng, Cesare Vernarelli, Silvia Sardone, Giuseppe ‘Stima’ Baldo
Al programma collaborano Luca Bertazzoni, Andrea Casadio, Giulia Cerino e Pablo Trincia (de Le Iene). A curare Announo sono Marisol Roesler Franz, Francesca di Stefano e Viviana Morreale. La regia è di Alessandro Renna.