Rai: “Il canone più basso, gli ascolti più alti”: in onda il promo sul “servizio pubblico leader in Europa” (VIDEO)
Mentre Viale Mazzini è scossa dal taglio di 150 mln di euro voluti dal Governo e i lavoratori protestano contro l’affossamento della tv di Stato, la Rai si celebra con un promo.
“Alcuni italiani ritengono che il canone sia un tassa ingiusta, ma piuttosto che darci facili risposte poniamoci le giuste domande! Quanto paghiamo? Quanto evadiamo? In quanti la guardano? Il Canone più basso, l’evasione più alta, gli ascolti migliori”
Questo il promo in onda da un paio di giorni sulle reti della tv di Stato, con il quale la Rai si presenta come il “servizio pubblico leader in Europa”. Uno spot col quale si cerca probabilmente di far breccia nel ‘portafogli’ degli italiani, decisamente restii a rispettare la legge che prevede il pagamento di una tassa per il possesso di un apparecchio “atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni“, come previsto dal Regio Decreto-Legge n.246/1938.
Quell'”Alcuni italiani” con cui si apre lo spot nasconde piuttosto un tasso di evasione del 40% in media stando a una indagine datata 2010, con punte davvero alte in alcune zone d’Italia. Una situazione che per Viale Mazzini ‘mal si concilia’ con i 150 milioni di euro richiesti dal Governo come ‘contributo al risanamento del Paese’, contributo per il quale è prevista, tra le polemiche dei lavoratori, la (s)vendita di RaiWay.
Vendite e tagli (calata la scure anche su alcuni eventi tv e sulla delegazione in partenza per i Mondiali in Brasile 2014) potrebbero non bastare, o quanto meno sarebbero dei palliativi. L’obiettivo è quello di inserire il canone Rai nella bolletta delle forniture elettriche, idea che torna a intervalli regolari e che anche il sottosegretario dell Governo Renzi, Graziano Delrio, non ha escluso (ma di cui magari è bene riparlare dopo le Elezioni).
Nel frattempo la Rai si ‘porta avanti’ con una campagna mirata a ricordare ai possessori di tv che la tassa italiana è la più bassa ‘del mondo’, a fronte di un’offerta che copre circa la metà (considerato il bouquet DTT free, in un mercato in cui oltre a Mediaset ci sono La7, il pacchetto Discovery, oltre alla proposta pay di Premium e Sky) del panorama tv e con un tasso di evasione maggiore rispetto ai competitor europei chiamati in causa dallo spot, ma senza riferimento alle reti, solo ai Paesi.
Al di là del ‘fact checking’ (fare paragoni può essere molto pericoloso), la campagna della Rai sembra avere una doppia valenza: sì celebrare i propri sforzi, ma anche contestualizzare il canone (senza, però, l’impronta d’obbligatorietà imprescindibile del ‘Canone si Deve’ della campagna riscossione) per rendere magari più accettabile il prelievo in bolletta. Prima o poi ci si arriverà, anche perché è difficile pensare che la Rai dia al Governo senza avere qualche cosa in cambio, come una decisa iniziativa anti-evasione. Intanto il tema Rai è sempre più caldo: lo dimostra anche il botta e risposta tra Renzi e Floris di ieri a Ballarò.