Proposal Planner – La proposta perfetta, su Real Time si insegna (anche) come chiedere ‘Vuoi sposarmi?’
Prima del matrimonio ci vuole una proposta di matrimonio. E se pensavate che bastassero uno sguardo innamorato e un bell’anello vi sbagliavate (forse).
“Vuoi sposarmi?”: anche la domanda che più di altri emoziona e terrorizza gli esseri umani è diventata oggetto di un format UK che sbarca questa sera, domenica 18 maggio, alle 21.10 in prima tv su Real Time. Il canale Discovery non si è lasciato scappare neanche The Proposer, programma tv in onda su Lifetime in Gran Bretagna e diventato per l’Italia Proposal Planner: La proposta perfetta.
Evidentemente per essere sicuri di un sì, il proponente – che non necessariamente dev’essere un maschietto – decide OltreManica di metter su un vero e proprio evento persino per la proposta di matrimonio. Da qui l’intervento di Daisy Amodio e Tiffany Wright, che proprio sulle proposte hanno fondato un’azienda che si dedica anche alla ‘messa in scena’ del momento più delicato del futuro di una coppia.
Considerato la media del romanticismo degli uomini italiani, una società del genere da noi potrebbe solo fallire, o al massimo confidare nell’intraprendenza delle ragazze, anche se proposte troppo aggressive potrebbero avere effetti controproducenti (in generale).
La cosa che mi lascia perplessa è che ormai non c’è momento della vita di una coppia che non sia oggetto dell’organizzazione di eventi. Se prima ci si ‘limitava’ alla festa di fidanzamento (in alcune zone declinata nella ‘promessa di matrimonio’), alle nozze e al battesimo della prole, oggi si parte dalla proposta e si arriva al divorzio, anche se in Italia al momento di programmi tv sull’organizzazione dei divorce party si parla ancora poco, ma ci si arriverà prestissimo.
Ciò detto, prepariamoci a 6 puntate da un’ora nelle quali aspiranti (e convinti) mariti /moglie chiedono ai partner di convolare a nozze nei luoghi e nei posti meno ‘intimi’ del mondo: sulla ruota panoramica di Londra (il London Eye), su una pista di pattinaggio, travestendosi da pirata, con un flash mob a Covent Garden, imitando celebri film. Insomma, con tre storie a puntata avrete voglia di sorridere (magari anche di commuovervi) davanti a certe proposte.
L’esperienza, però, insegna che di fronte a situazioni così ‘iper-organizzate’ è talmente difficile dire ‘No’ da essere quasi costretti a dire un ‘Sì’ di cui ci si pente al volo. Beh, chiedere a April di Grey’s Anatomy…