Netflix si espande in Europa, ma non arriva in Italia
Netflix ha deciso di espandersi in altri Paesi europei, come l’Austria, la Germania, la Francia, la Svizzera, il Lussemburgo ed il Belgio, mentre non si sa nulla dell’arrivo in Italia
Netflix si espande in Europa, ma per l’Italia è ancora presto: il colosso statunitense ha infatti annunciato nelle scorse ore di voler allargare la propria presenza sul Vecchio Continente dopo essere sbarcato in Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia ed Olanda. Il servizio streaming online, entro la fine dell’anno, sarà disponibile anche in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Lussemburgo e Belgio. L’annuncio, di cui parla anche DownloadBlog, è arrivato attraverso sull’account ufficiale di Twitter della piattaforma:
It's official! We'll launch in Germany, Austria, Switzerland, France, Belgium and Luxembourg later this year. #Netflix
— Netflix US (@netflix) 21 Maggio 2014
“E’ ufficiale! Lanceremo il servizio in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio e Lussemburgo nel corso dell’anno”
Netflix, quindi, forte degli oltre quarantotto milioni di utenti in tutto il mondo, non si accontenta e rilancia cercando il pubblico europeo, incontrando però qualche difficoltà. In Germania, ad esempio, nonostante la popolazione sia quarta al mondo per utilizzo di banda larga, c’è scarsa diffusione della pay tv, così come i tedeschi non sono mai sembrati curiosi di esplolare il mondo dei servizi a pagamento.
In Francia, invece, oltre a difendere in maniera molto forte la produzione locale, costringendo i vari provider già presenti nel Paese ad investire in progetti realizzati in Francia, la legge vieta ai servizi on demand di diffondere film prima di tre anni dall’uscita al cinema.
Inoltre, alcune produzioni di Netflix sono già arrivate in Europa attraverso i canali televisivi a pagamento: House of Cards, ad esempio, in Germania (così come in Italia) è trasmesso su Sky Atlantic, mentre in Francia va in onda su Canal Plus; Orange is the new black, invece, è inedita in entrambi gli Stati (in Italia arriverà a settembre su Mya di Mediaset Premium). Il rischio, dunque, è che Netflix in Europa non possa avere l’esclusiva delle proprie serie tv, ma debba condividerle con i network televisivi.
Sarà una sfida per il colosso americano, che però insiste nel volersi espandere anche sul nostro continente, lasciando però da parte l’Italia. Se qualche mese fa si era vociferato di un arrivo di Netflix entro l’anno, non sono arrivate conferme di un debutto del servizio da noi. Le difficoltà di far arrivare Netflix in Italia sono dovute a diversi motivi: prima di tutto, la scarsa presenza della banda larga, con gran parte del territorio che non potrebbe vedere le produzioni offerte dalla piattaforma in streaming senza avere qualche problema di connessione. Inoltre, la concorrenza di Infinity e Sky Online, che hanno anticipato un servizio simile a quello di Netflix proponendo abbonamenti mensili a seconda dell’uso dell’utente, potrebbe indebolire ulteriormente il lancio della piattaforma.
Infine, c’è da considerare la vasta presenza nel nostro Paese dei canali televisivi in chiaro ed a pagamento. Un motivo che, secondo Andrea Zappia, amministratore deleagto Sky Italia (che ha da poco firmato un accordo con Telecom per portare i propri contenuti sulla banda larga), non è da sottovalutare:
“Credo che difficilmente un operatore come Netflix entrerà in Italia perchè la loro posizione è forte dove non esiste un’offerta gratuita così significativa. In America l’abbonamento basic per la tv non è lontano dai settanta dollari. Allora l’arrivo di un’offerta a 9,99 dollari cambia il panorama. Ma di fronte a novanta canali gratuiti faccio fatica a distinguermi. In Italia abbiamo avuto uno sviluppo anomalo ottenendo un eccesso di offerta gratuita. L’Italia ha molti più canali in chiaro di qualunque altro Paese dell’Unione Europea e se questo è un bene per il consumatore rende insostenibile lo sviluppo per l’offerta per chi ha tanti canali.”
L’Italia quindi, al momento resta da parte nel tentativo di Netflix di diventare importante anche in Europa.
[Via DeadlineHollywood]