Misfits, su Rai 4 la quinta ed ultima stagione della serie tv che unisce fantascienza, teen drama e comedy
Su Rai 4 la quinta ed ultima stagione di Misftis, la serie tv inglese con protagonisti cinque ragazzi che devono svolgere servizi socialmente utili ed affrontare nemici usando i loro poteri speciali
Misfits, nel corso delle stagioni, ha subìto numerose modifiche per quanto riguarda il cast: la quinta ed ultima stagione della serie tv, in onda da questa sera a mezzanotte su Rai 4, è la prima a non avere nessuno del cast originale della serie inglese, diventata -anche grazie ai suoi interpreti- un cult tra i più giovani.
Al posto del cast storico, di cui ricordiano Nathan (Robert Sheehan), Simon (Iwan Rheon) e Kelly (Lauren Socha), i nuovi addetti ai servizi sociali sono Rudy (Joseph Gilgun), il più “anziano” tra i nuovi personaggi, Jess (Karla Crome), Finn (Nathan McMullen), Alex (Matt Stokoe) ed Abbey (Natasha O’Keeffe).
-Attenzione: spoiler-
La quinta stagione riparte da dove si era chiusa la quarta, con Alex sottoposto ad un intervento per salvarlo dopo l’aggressione di uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse. Il ragazzo riceve un polmone di una persona dotata di poteri speciali, motivo per cui acquisisce la capacità di sottrarre i poteri degli altri attraverso rapporti sessuali. Un potere che gli tornerà utile già nel primo episodio, con una scena che conferma quanto Misftis, oltre ad essere uno sci-fi, fa anche del black humor con scene spinte ma utili alla trama.
Rudy, intanto, è ancora alle prese con i suoi “doppi” e farà una scoperta su suo padre, mentre Finn dovrà reagire alle avances di Greg (Shaun Dooley), sorvegliante dei servizi sociali. Abbey, invece, scoprirà le sue origini, che hanno a che fare con una ragazza. Tra i nuovi personaggi, Sam (Michael Winder), ragazzo capace di volare salvato da Finn ed Alex.
Misfits si conclude così con una storia e personaggi diversi da come era iniziato: il cast originale, composto da bravissimi attori, ha preferito dedicarsi ad altro, lasciando così Howard Overman, creatore della serie, alle prese con la necessità di trovare protagonisti capaci di prendere il loro posto e storie forti ma anche nuove, sempre con il tema comune dei superpoteri e della difficoltà della generazione moderna di farsi accettare. Overman è riuscito a dare alla serie un’impronta drama e comedy allo stesso tempo, grazie anche ad un lavoro di regia che, come ha spiegato in un’intervista di Alessia Assanelli pubblicata su “Serial Writers”, ha permesso alla serie di usare diversi toni:
“Diciamo che era un po’ più difficile spostare questo equilibrio dalla sceneggiatura alla regia, perchè questo passaggio costante da momenti di grande tensione a momenti svagati doveva essere molto diverso dal meccanismo classico della sit-com. I protagonisti dovevano avere delle reazioni molto comiche, però senza rendersene conto: la comicità della situazione sarebbe derivata proprio dal fatto che i personaggi erano sistemati in un contesto per loro serio e drammatico. Era fondamentale che le battute e le situazioni comiche fossero recitate come se l’attore non si stesse nemmeno rivolgendo alla camera”.
Così, Misftis ha coniugato diversi generi, portando in tv un prodotto innovativo capace di raccontare i giovani meglio di altri show.