Furore – Il vento della speranza, terza puntata del 28 maggio 2014: riassunto
La piccola Rosa sopravvive, ma diventa cieca. Occorre un’operazione costosa, che pagherà Schivo.
Furore – terza puntata
La piccola Rosa (Aurora Giovinazzo) per fortuna sopravvive all’incidente, ma quando si riprende scopre di essere diventata cieca. Un duro colpo per tutta la famiglia Licata, che deve anche far fronte a delle spese per farla visitare da un luminare di Torino. Per fortuna ci pensa Irma (Giuliana De Sio) a fare una colletta tra le donne del budello e a pagare le 50 mila lire.
La notizia peggiore arriva però poi, quando il professore comunica ai familiari che occorre operare quanto prima la ragazzina, anche se le possibilità di riuscita sono solo del 50%. C’è un però: l’intervento va fatto nella sua clinica di Torino e costa un milione di lire. Un cifra spropositata per i Licata.
Se Saro (Massimiliano Morra) a quel punto, istigato da Irma, si convince che con la Cassa mutua e un lavoro regolare non avrebbe avuto problemi a far operare la sorella, Vito (Francesco Testi) lo invita a stare calmo. Raccomandazione che serve poco, perché la mattina seguente Saruzzo è in cantiere a istigare allo sciopero gli altri operai, e li convince.
Schivo (Stefano Dionisi) non può permettere che il suo cantiere vada in malora, e per questo promette a Vito non solo di pagare l’intero intervento della sorella, ma anche di farlo capocantiere al posto del defunto zio se convincerà gli operai a tornare al lavoro. Vito accetta e riesce nell’intento, tranne col fratello, che si licenzia e decide di voler fare il poliziotto.
Saro intanto è ormai innamorato perso di Irma e si dichiara, arrivando anche a baciarla. Lei però lo respinge e gli fa anche credere di avere un altro. Noi però scopriamo che la donna è malata, ha una malattia cardiaca.
Gisella (Martina Pinto) e Federico (Leonardo Pazzagli) intanto, appreso che Rosa è sopravvissuta, si spaventano: e se dovesse riconoscerli, una volta operata? Se lui vorrebbe far fuori la ragazzina, lei vorrebbe costituirsi. Nel mentre, per sbaglio, il registratore di Sofia (Elena Russo) registra una loro telefonata che li inchioda.
Quanto a Concetta (Cosima Coppola) e Pietro (Antonio Grosso), la loro prima notte di nozze è una tragedia: lui scopre che lei non è vergine e l’ammazza di botte. La ragazza riesce a scappare e chiedere aiuto a Schivo. A quel punto l’uomo convoca Pietro e lo mette al corrente di come stanno le cose: se vuole mantenere il suo lavoro, la sua auto e la casa, deve portare avanti il matrimonio farsa.
Sofia scopre tutto e frugando nella borsa del marito trova anche le carte per l’annullamento del suo matrimoni, oltre al passaporto di Concetta trattenuto da Schivo e a un atto di nascita di un bambino, che lei crede essere nato dalla relazione del marito con la ragazza. E ne informa anche Vito, chiedendogli aiuto per trovare quel bambino. Vito però non accetta.
Concetta ormai si trova tra due fuochi: da una parte Schivo e dall’altra Pietro, che ha scoperto il suo vero nome e che ha un figlio. La ragazza, stanca della sua vita, trova rifugio tra le braccia di Vito, al quale chiede aiuto.