L’aria che tira stasera, Myrta Merlino: “Vogliamo aprire squarci sulla realtà”
La giornalista rivendica il successo del programma: “Ho ereditato quella fascia oraria all’1 percento e l’ho portata a una media che sfiora il 7”
Dal 2 giugno la televisione italiana si arricchirà di un nuovo talk show di prima serata. Si tratta de L’aria che tira, il programma che Myrta Merlino conduce ogni mattina su La7 e che è stato promosso in prime time per quattro puntate, il lunedì al posto di Piazzapulita. La conduttrice, che ha svelato di firmarsi ‘Tuo Ciro’ negli sms che invia a Urbano Cairo, in onore di Immobile, l’attaccante del Torino e della Nazionale italiana, a Panorama ha spiegato:
Sono cresciuta in Rai alla scuola di Giovanni Minoli che ripeteva: l’importante è la qualità. A La7 invece la bussola sono gli ascolti. Cairo ha segnato l’avvento della meritocrazia totale: se fai ascolti, lavori, altrimenti sei fuori.
E la Merlino è dentro, visto l’ottimo riscontro di pubblico per L’aria che tira, nato come approfondimento economico e che poi trasformatosi in tradizionale talk politico:
Ho ereditato quella fascia oraria all’1 percento e l’ho portata a una media che sfiora il 7. I numeri premiano il lavoro di una squadra snella e flessibile, guidata da Marco Ferrante, che snocciola l’attualità a suon di inchieste e denunce grazie a decine di antenne armate di telecamera in giro per l’Italia.
La 44enne Merlino, la quale come una Barbara d’Urso qualsiasi ha confessato di riuscire a reggere due ore e mezza di diretta al dì andando a dormire alle 23, bevendo litri di acqua e tè e mettendo cetrioli sugli occhi gonfi, ha infine detto la sua sullo stato di salute dei talk show:
Il talk di per sé non è in crisi. Piuttosto c’è una grande teatralità. Bruno Vespa rappresenta il teatro della terza Camera istituzionale. Michele Santoro offre un teatro alla Carmelo Bene. Giovanni Floris è il primo attore della compagnia postmoderna. Con la mia squadretta corsara vogliamo aprire squarci sulla realtà.