Jane the virgin, la serie tv che potrebbe essere l’erede di Ugly Betty
The Cw ha diffuso il primo trailer di Jane the virgin, serie tv tratta da una soap in cui la protagonista, vergine, per sbaglio subisce un’inseminazione artificiale: un format che potrebbe avere lo stesso successo di Ugly Betty, serie tv tratta da un’altra soap e diventata molto popolare
Non si può dire se sarà il fenomeno della prossima stagione televisiva, ma Jane the virgin potrebbe sicuramente aprire un dibattito tra favorevoli e contrari ma, sopratutto, diventare un format facilmente esportabile all’estero. Remake di una soap venezuelana, la nuova serie tv andrà in onda su The Cw, canale che si rivolge ad un pubblico giovane e femminile.
E Jane the virgin, adattato per l’America da Jennie Snyder Urman, ha le carte in regola per coinvolgere proprio quella fascia di pubblico. La storia è molto semplice: Jane (Gina Rodriguez) è una ragazza che ha sempre seguito i consigli della nonna Alba (Ivonne Coll), che fin quando era piccola si è raccomandata di considerare la propria verginità come un dono prezioso.
Jane, così, decide di aspettare fino al matrimonio prima di avere un rapporto sessuale, trovando nel fidanzato Michael (Brett Dier) un sostenitore, per quanto fatichi a dover frenare i propri istinti. La vita di Jane scorre così tra i consigli delle colleghe a “lasciarsi andare” ed il suo sogno di vivere una storia romantica come quelle delle telenovele che segue a casa, con la nonna e la madre Xiomara (Andrea Navedo).
La sua vita, però, cambia quando si reca in ospedale per una visita ginecologica di controllo: la dottoressa che la deve visitare, infatti, confonde Jane con un’altra paziente che dovrebbe essere sottoposta ad un’inseminazione artificale. La ragazza, così, rimane incinta senza aver fatto mai sesso. Per lei, ora, tocca una difficile decisione: tenere il bambino, che scoprirà avere come padre Rafael (Justin Baldoni), proprietario dell’hotel nel quale lavora, o interrompere la gravidanza.
La versione originale di Jane the virgin, dal titolo Juana la Virgen, è una soap venezuelana durata 153 episodi ed andata in onda su Rctv nel 2002, con tanto di un altro remake già realizzato -dal titolo Virgen de la Calle – ed in onda, in queste settimane, su UniMás. Con Jane the virgin, però, il format diventa serie tv, cercando così un percorso diverso ed offrendo la possibilità alla storia di farsi conoscere ad un pubblico più ampio.
Sebbene la popolarità della serie originale non sia uguale, il percorso dello show sembra lo stesso di Ugly Betty, anch’esso proveniente da una soap e diventato un fenomeno di costume in tutto il mondo, con numerosi remake realizzati e sempre con protagonista un’impiegata bruttina (negli Stati Uniti era America Ferrera) che scopre il proprio talento in un mondo in cui vale solo l’apparenza.
Considerate le origini simili, anche Jane the virgin potrebbe diventare un format facilmente esportabile, tant’è che la Electus di Ben Silverman -che ha prodotto proprio Ugly Betty- ne ha acquisito i diritti internazionali. “Il successo di Ugly Betty ha dimostrato che le soap possono coinvolgere il pubblico in tutto il mondo”, ha detto Silverman. “Ho subito saputo, quando Rctv ed Aquarius TV ci hanno portato Jane the virgin, che avevamo un potenziale enorme successo tra le mani”.
Che sia un successo o no, Jane the virgin è già riuscito a far parlare di sè, suscitando qualche polemica e curiosità intorno ad una trama che provoca e scherza su uno dei misteri verso cui i fedeli sono devoti. Una base che potrebbe facilmente trovare diverse versioni in giro per il mondo: in Italia, una “vergine per fiction” potrebbe creare una serie di discussioni di vario genere e, quindi, potrebbe diventare un soggetto tanto rischioso quanto chiacchierato.