Matteo Renzi: “formazione politica anche con le serie tv”. Da House of Cards a The Thick of It, a che telefilm si riferisce?
Matteo Renzi avrebbe consigliato al Pd di fare formazione politica anche con le serie tv: da House of Cards a The Thick of It, passando per The Newsroom e Veep, sono molti i telefilm che potrebbero dare qualche spunto
Forte del 40% ottenuto alle elezioni europee, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si sente legittimato a dare una carica di energia al suo Pd, anche attraverso proposte che, per qualcuno, potrebbero sembrare insolite: il premier, alla Direzione nazionale del Pd, ha infatti consigliato di occuparsi della formazione politica anche attraverso la visione delle serie tv americane:
“Proporrei di arrivare all’appuntamento estivo sul partito, riprendendo un’idea di Veltroni e poi di Bersani su cui non abbiamo fatto niente che è quello della formazione politica. Dobbiamo individuare un numero fisso di persone da formare con strumenti tradizionali di formazione politica ma anche con le serie tv americane, so che qualcuno si mette mani nei capelli ma imparare anche un racconto è importante”. (Via HuffingtonPost)
Vi immaginate una Direzione del Pd a luci spente, con maxi schermo ad illuminare la sala ed i presenti tutti zitti a prendere appunti sulle mosse strategiche e spietate di Frank Underwood (Kevin Spacey), protagonista di House of Cards? Strano, ma a quanto pare Renzi vorrebbe proprio che il suo partito prendesse spunto -magari non letteralmente- su idee e forme di comunicazione da serie tv che parlano di politica, a volte romanzandola altre facendone una satira intelligente e capace di svelare il dietro le quinte dei palazzi.
Pare che Renzi ed il suo staff siano fan di House of Cards, serie tv che ha ricevuto anche l’endorsement di Barack Obama, che ha dichiarato di essere un assiduo telespettatori di serie tv. Tra gli show a cui si sarebbe potuto riferire il Presidente del Consiglio ci potrebbe anche esserci The Thick of It, serie tv inglese andata in onda sulla Bbc dal 2005 al 2012, che raccontava le vicende di un ministro e degli spin-doctor al lavoro sul suo ufficio. Lo show ha un fan particolare: Filippo Sensi, capo ufficio stampa del Pd, che su Twitter si firma “Nomfup”, citazione proprio della serie tv, come ha spiegato lui a Panorama:
“L’acronimo viene da una fiction britannica, dedicata al mondo degli spin doctor, the Thick of it, per la quale coltivo una forma di devozione personale. Prende in giro il vezzo della politica inglese di costruire acronimi su tutto: e Nomfup sta per not my fucking problem, non credo in effetti ci sia bisogno di tradurre”.
Il Pd che vuole Renzi, insomma, guarda anche alla politica raccontata in televisione, oltre i talk show e gli approfondimenti: chissà cosa potrebbero imparare al Pd dagli intrighi di Scandal, o se potrebbero scoprire nuovi modi di porsi ai media con The West Wing. A proposito di comunicazione, The Newsroom ha svelato i retroscena del giornalismo ed i suoi tentativi di presidiare il mondo della politica tra bugie da svelare e scoop da cercare, mentre Homeland è tornato a parlare di terrorismo con una storia capace di coniugare drama ed azione. Infine, Veep, scritto dallo stesso creatore di The Thick of It, che ci porta a conoscere una vicepresidente degli Stati Uniti (interpretato da Julia Louis-Dreyfus) che non accetta di dover svolgere gli incarichi che il Presidente degli Stati Uniti non può svolgere, e si dà da fare per dimostrare -spesso finendo in situazioni esilaranti- di valere.
Non sono serie da prendere alla lettera, ma sicuramente, come abbiamo scritto qualche tempo fa, la politica nelle serie tv è raccontata con un’attenzione che permette al pubblico di conoscere retroscena e di sentirsi più legato all’amministrazione pubblica. E se in Italia una fiction che racconta gli scandali di un Presidente della Repubblica o dei complotti che i capi di partito organizzano per salire al potere sembra essere fantascienza, meglio, allora, affidarsi all’estero: saranno lontani da noi, ma non per questo non vale la pena dargli un’occhiata.