Paolo Bonolis a TvBlog: Dalla Festa del CONI ad Avanti un altro a settembre, in attesa di un nuovo progetto
Stasera l’appuntamento su Rai1 è con “Lo spettacolo dello Sport”, ovvero la grande festa per il centenario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
A pochissime ore dall’inizio di questa serata in diretta sulla prima rete del servizio pubblico, TvBlog ha avvicinato il conduttore di quest’evento Paolo Bonolis. Con Bonolis abbiamo parlato di questa serata speciale su Rai1, ma abbiamo fatto anche un bilancio della sua stagione televisiva, parlando del suo Avanti un altro. Parleremo anche del suo futuro e di molto altro.
Stasera grande festa su Rai1 per i 100 anni del CONI. Ci dici in anteprima qualcosa di succoso che vedrà il pubblico della prima rete?
Non sarà una serata facile, perché dovremo raccontare in un ora e quaranta cento anni di emozioni sportive. Cercheremo di fare il possibile per rendere omaggio a tutti quei momenti sportivi che hanno contraddistinto tutti questi anni, cercando di rendere il racconto quanto più gradevole possibile. Ci saranno Andrea Bocelli, Gianni Morandi. Ci saranno i due atleti del centenario: Alberto Tomba e Sara Simeoni, scelti dagli atleti olimpici che li hanno potuti votare, insieme alle testate sportive italiane. Racconteremo tutti questi anni in maniera anche un po’ teatrale, grazie all’intervento di Cristiana Capotondi, Giorgio Pasotti, Claudio Santamaria, dello stesso Morandi e del sottoscritto. Insomma proveremo a dare un idea di quello che è stato lo sport italiano, di quello che è e di quello che potrebbe continuare ad essere. Ci sarà ovviamente il Presidente del CONI Giovanni Malagò. Quello di stasera non è un varietà, quindi non è che faremo “Ciao Darwin” o “Ballando con le stelle”, ci sarà un atteggiamento un po’ differente rispetto a quei contesti. Poi di certo il sottoscritto non è che sarà sempre serio e ossequioso. Speriamo di riuscire anche a divertirci, perché lo sport oltre ad essere ansia, partecipazione e sacrificio, deve essere anche in qualche modo divertimento.
Una serata che serve da apripista ad un tuo prossimo approdo sull’ammiraglia Rai, oppure è solamente un mordi e fuggi ?
Non mi sono posto questa domanda. Al momento sto lavorando in Mediaset, la cui straordinaria cortesia mi ha permesso di fare questo programma su Rai1. Ora ho un contratto con loro, quindi lavoro con Mediaset.
Quando ti scade il contratto con Mediaset ?
Credo fra un paio di anni.
Se dovessi tornare in Rai, ci torneresti per fare che cosa ?
Per fare quello che la Rai mi permetterà di fare, qualora avessi un idea da proporgli. Mi sono sempre spostato per fare le cose che avevo in testa di realizzare , muovendomi nell’azienda che mi permetteva di farle. Ma non è che l’altra azienda si rifiutasse per principio, si rifiutava perché magari non le trovava idonee, o non aveva lo spazio per poterle realizzare.
Per esempio Il senso della vita potrebbe essere da servizio pubblico ?
Il senso della vita ha funzionato per quattro anni. Ha sicuramente un taglio che è andato talmente bene sulla televisione commerciale, che avrebbe anche sicuramente la sua accoglienza sulla televisione di Stato. Al momento però questi discorsi non fanno parte dei nostri ragionamenti.
Pensi che Il senso della vita tornerà prima o poi ?
Quello sarebbe il mio desiderio. Per l’azienda Mediaset è una spesa troppo onerosa come seconda serata.
Potrebbe andare in Rai quindi ?
Se la Rai fosse interessata a realizzare Il senso della Vita certo.
Chiediamo dunque al direttore di Rai1 Leone se può interessargli la cosa
Certo perché no, tuffiamoci nella bocca del Leone. (ride, ndr).
Tornando a parlare di sport. Faccio una domanda al tifoso dell’Inter, come vedi Thohir ?
Non lo conosco personalmente. So che in questo periodo ha dovuto coprire un buco importante. Per ora il suo investimento maggiore è stato tappare i buchi da dove usciva l’acqua dalla vasca, adesso si tratta di incominciare a riempirla. Di certo una vasca non si riempie in un secondo, quindi diamogli tempo.
Parliamo ora di Avanti un altro. Facciamo un bilancio di questa stagione del preserale di Canale 5 ?
E’ stata una stagione assolutamente perfetta. Nel senso che Avanti un altro ha ottenuto degli ascolti che sono imbarazzanti per un preserale in onda su una rete commerciale, dove l’irruenza pubblicitaria, per altro giustificata dal fatto di essere un canale commerciale, ti mette nella condizione di non competere con chicchessia. Nel senso che in uno spazio limitato di 52 minuti, se tu hai più di 20 minuti di pubblicità, mentre dall’altra parte ce ne sono solamente 8, comincia a diventare difficile. Eppure abbiamo ottenuto obbiettivamente gli stessi risultati, se non addirittura, nel target commerciale, nettamente più alti di loro. E’ una trasmissione molto giovane, ritmata, che piace molto. La scommessa del preserale era molto complicata, perché dall’altra parte c’era un prodotto ben fatto, ben costruito, ben condotto, ben ingegnato e credo che l’abbiamo vinta.
Poi c’è stata la staffetta con Gerry Scotti. Come ti è sembrato Gerry al timone del tuo programma ? Oggettivamente gli ascolti sono un po’ calati
Mediaset mi ha chiesto di poter proseguire con la caratteristica di Avanti un altro. Non ho avuto niente a che dire, ci mancherebbe altro. Ho venduto per un numero superiore di puntate questa trasmissione all’azienda Mediaset, che ha trovato un pacchetto già chiuso, già compatto e non ha dovuto confezionare nuove spese per costruire studi, imbastire redazioni etc. Già c’era questo programma che funzionava e che devo dire è stato condotto tremendamente bene da Gerry. Questo è un format abbastanza desueto ed entrare straniero, in terra straniera, in un meccanismo così ben oliato e con un precedente realizzato da chi, per altro se l’era cucito sulla propria pelle, non era così facile. Gerry ha lavorato benissimo ed ha ottenuto ottimi risultati a dispetto di quello che faceva il format che andava in onda in questo periodo lo scorso anno. Money Drop nel finale della scorsa stagione non andava benissimo, mentre questo, quando è andato proprio male, perché c’erano feste, ponti, quindi quando il nostro pubblico, essendo un pubblico mobile e giovane, delle volte aveva di meglio da fare che guardare la televisione, non è mai sceso sotto il 15%. Il risultato di Gerry è stato eccellente per la rete e per la stagione. Complimenti a Gerry che ha saputo cambiare se stesso in funzione del meccanismo del programma.
A settembre tornerai al timone di Avanti un altro ?
Si a settembre tornerò alla conduzione di Avanti un altro. Non so ancora la data esatta, presumo che saremo in onda dalla metà di settembre.
Conti e Frizzi faranno di nuovo la staffetta il prossimo anno nell’Eredità, la farete anche tu e Scotti ad Avanti un altro ?
Probabile, ma bisogna sentire Gerry.
Quindi ad oggi non è ancora certa ?
No. Non posso parlare per conto d’altri.
Farai solo il preserale nella prossima stagione oppure hai qualche altra freccia al tuo arco ?
Credo che farò anche un’altra cosa, ma per il momento è inutile parlarne, perché fino a quando Mediaset non mi da l’assenso e non fa partire la possibilità di realizzarla, resta un pensiero, che potrebbe svanire come una bolla di sapone.
Sarebbe una prima serata ?
Si, sarebbe un prime time.
Ci puoi anticipare qualcosa su questo progetto ?
Sarà una cosa molto leggera, molto piacevole e abbastanza insolita. Se riusciremo a farla, vedremo se funzionerà.
Tu e Maria De Filippi siete oggettivamente le due punte di diamante di Mediaset, farete mai qualcosa in tv insieme ?
Abbiamo fatto quel passaggio Sanremese. Poi è capitato che lei è venuta da me al Senso della vita ed io poi sono andato da lei, quindi ci siamo frequentati, televisivamente parlando .
Intendo dire proprio un programma insieme
Mah, mi sembra inutile. Nel senso che si riesce per il momento a mantenere una discreta qualità lavorando separatamente, perché sovrapporci?
Conti farà Sanremo, gli vuoi dare un consiglio su cosa non deve fare ?
Non deve non divertirsi e non deve presumere che la gente non si voglia divertire. Certe volte l’altezzosità di quel palcoscenico, porta i direttori artistici ed i conduttori a smarrirsi in una volontà troppo alta di racconto. Cosa questa che poi va a stridere con un prodotto che, giocoforza, per quanto sia straordinariamente bello è un evento assolutamente nazional popolare. Mantenere la logica pop per me, in quel contesto, è importantissimo.
Magari fra qualche anno ti ci vedi ancora da quelle parti ?
Tutto può essere.
Chiudo chiedendoti: La sfida professionale di Paolo Bonolis per i prossimi anni
Quella di non perdermi nell’ortodossia della televisione. Quella di non doverla fare per forza. Di continuare a sentirmi quello che mi sento oggi, cioè una persona con la gioia di fare la televisione con misura, senza esagerare, perché gli anni si cominciano a far sentire. L’esistenza, come quella di tutti quanti, è fatta a collo di bottiglia e non vorrei passare gli ultimi anni della mia vita, preoccupandomi solo di dover apparire in televisione. Preferisco rendermi disponibile per questo straordinario sasso unico, che è il nostro pianeta e per la mia famiglia.
Grazie a Paolo Bonolis per la consueta generosità ed in bocca al lupo per tutto!