Mondiali Brasile 2014, inizio da dimenticare per ITV: sassi contro lo studio e problemi tecnici
Nel 2010 l’emittente inglese fece di peggio mancando clamorosamente un gol di Gerrard per un problema tecnico
Le proteste che hanno anticipato la cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio in Brasile hanno coinvolto anche la ITV, canale inglese. Come ricostruito dal sito del Daily Mail, alcuni manifestanti hanno lanciato sassi nello studio allestito da ITV sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro scheggiando la vetrata che peraltro permette di vedere l’incantevole panorama.
In studio al momento del lancio dei sassi era presente anche Fabio Cannavaro, il capitano dell’ultima Nazionale azzurra campione del mondo nel 2006, oggi nella veste di opinionista. Insieme a lui c’erano il conduttore Adrian Chiles, l’ex centrocampista francese Patrick Vieira e l’ex Arsenal Lee Dixon.
La situazione ad un certo punto è pure peggiorata con la reiterata interruzione del collegamento e con le conseguenti proteste dei telespettatori su Twitter per la sospensione della trasmissione online del primo tempo di Brasile – Croazia a causa di problemi tecnici. Per i quali l’emittente si è subito scusata.
Qualcosa di simile (anzi, più grave) accade ai Mondiali 2010; lo raccontò all’epoca anche TvBlog: l’Itv mancò clamorosamente il gol di Gerrard contro l’Usa (come il video in apertura di post mostra). Altro che RaiDown di qualche giorno fa per l’amichevole dell’Italia contro il Fluminense…
Best defence on show this evening, right outside the TV studios. pic.twitter.com/RtgyI5hhNL
— Gary Lineker (@GaryLineker) 12 Giugno 2014
Gary Lineker, ex nazionale inglese, su Twitter ha postato la foto che mostra i poliziotti intenti a proteggere gli studi televisivi in tenuta anti sommossa:
La migliore difesa in mostra questa sera, è proprio questa qui all’esterno dei nostri studi.
Chilles ha raccontato di aver provato a convincere i manifestanti anti Fifa (tra gli striscioni mostrati c’era un eloquente Fifa go home) che ITV Sport non ha nessuna responsabilità nei confronti dell’organizzazione del Mondiale né, ovviamente, dello stato economico e sociale del Brasile.