Italia ’90, su Rai Storia ‘l’occasione mancata’ dei Mondiali tricolore
Oggi il Brasile manifesta contro gli sprechi del Mondiale 2014, 25 anni fa da noi si guardava agli scandali e alle polemiche per Italia ’90.
“L’occasione mancata”: si intitola così il doc sui Mondiali di Italia ’90 realizzato da Alessandro Chiappetta che Rai Storia (DTT, 54) trasmette questa sera, sabato 14 giugno, alle 21.30, poche ore prima di Inghilterra-Italia, debutto degli Azzurri di Prandelli al Mondiale 2014 in Brasile. Un Mondiale, quello in corso, agitato da proteste e manifestazioni della popolazione contro gli investimenti ‘monstre’ stanziati dal Governo per realizzare strutture che troveranno scarso impiego dopo il Campionato di Calcio – si pensi all’Arena Amazonia, di Manaus, che stasera ospita gli Azzurri e destinata a un territorio che non ha neanche un club calcistico -, contro gli sprechi e le sperequazioni sociali ed economiche di un Paese grande quanto un continente.
Oggi come ieri, si potrebbe dire, visto che le polemiche su sprechi e investimenti gettati al vento non hanno certo risparmiato la vigilia e il post Italia ’90, al centro del documentario in onda stasera: per molti un’anticamera per Tangentopoli, tra progetti mastodontici e promesse di sviluppo non mantenute, tra strutture mal riuscite e preventivi lievitati; per altri il simbolo di un’epoca ormai al termine, la conclusione di un decennio – gli anni ’80 – vissuto al di sopra delle nostre possibilità.
Ma è anche il Mondiale delle Notti Magiche di Nannini e Bennato, della mascotte Ciao – una delle meno riuscite, a mio avviso, del genere ‘mascotte’ – degli occhi sbarrati di Totò Schillaci, della Germania che scendeva in campo per la prima volta senza un muro a dividerla. Il viaggio di Chiappetta attraversa i sei anni trascorsi dall’assegnazione del Campionato al calcio d’inizio e quel mese di ‘euforia’ tricolore che si arenerà per la Nazionale di Azeglio Vicini al San Paolo di Napoli contro l’Argentina di Maradona che ci sconfisse ai rigori.
Vale la pena rivivere quel Mondiale, soprattutto quel che accadde fuori dai campi di calcio, o meglio, quel che avvenne per ‘stendere’ il manto verde sullo Stivale. Lo raccontano Mario Sconcerti, Marino Bartoletti, Furio Zara, Antonio Corbo, Iacopo Volpi, Bruno Pizzul, gli storici Alfio Caruso e Paolo Colombo ma anche il Presidente della FIGC Giancarlo Abete e Sandro Petrucci, all’epoca Segretario Generale della FIGC.
Appuntamento alle 21.30 su Rai Storia, in attesa di tornare all’attualità con debutto degli Azzurri in un altro Mondiale, 24 anni più tardi.