Milly Carlucci ha la Febbre web da Mondiali. E ha fatto un salto nella tv svizzera
Milly Carlucci è andata ospite a Il gioco del mondo su La1, tv svizzera. E sul suo blog invita a postare video Mondiali sui riti pre-partita
Che fa Milly Carlucci quando i riflettori su Ballando con le stelle sono spenti? Innanzitutto, su consiglio dell’autore Giancarlo De Andreis, ha promosso un giochino sul suo blog: I Mondiali di Calcio una festa per tutti. Gli internauti sono invitati a mandarle un video fatto col telefonino, in cui immortalare i propri riti propiziatori o goliardici prima di Italia-Inghilterra.
In attesa del ritorno del suo dancing show, previsto in autunno 2014 su RaiUno, la conduttrice ha fatto una capatina nella tv svizzera. E’ stata, infatti, ospite di un formar molto simpatico di LA1, Il gioco del mondo, che vede un personaggio famoso raccontarsi davanti a un gioco di tavolo. Dopo aver scelto la pedina che più lo rappresenta lancia un dado e, in base alla casella in cui si trova, risponde a una domanda a tema. Idea tanto naif, quanto vincente perché rende la stessa intervista imprevedibile.
La conduttrice, solitamente piuttosto parca nel parlare di sé, ha ripercorso la sua infanzia un po’ errabonda di figlia di un militare che si spostava per lavoro. Poi è passata a ricostruire gli albori di una carriera di grande successo. Scoperta da Renzo Arbore, rinunciò agli studi di architettura e al pattinaggio agonistico deludendo la sua famiglia, soprattutto quando disse di voler andare negli Stati Uniti a studiare spettacolo.
Il suo ostacolo più grande? “La mia timidezza morbosa. Ho dovuto imparare a non difendermi, ad andare verso gli altri. E’ un lavoro che ho dovuto fare con grandissima fatica”. Poi Carlucci ha ammesso che ha dovuto rinunciare ad alcune occasioni professionali per la famiglia e viceversa, trovando difficile conciliare le due dimensioni:
“Io ho avuto varie volte l’opportunità di lavorare all’estero, in Spagna con un film, in Germania con delle trasmissioni televisive. Però mi sono resa conto che la famiglia ne soffriva. D’altra parte il lavoro ha sofferto del fatto che io non abbia fatto tutte le cose che potevo fare. E comunque io a singhiozzi non c’ero. Soprattutto adesso che faccio il capoprogetto… sei un fantasma per casa tua. Adesso i figli non mi vogliono tra i piedi, ma prima era pesante, santi nonni”.
La sua fortuna è stata incontrare suo marito, l’uomo della sua vita, “una persona che è per me il vero e proprio compagno di vita, complice, amico. Ci vuole unità di intenti, di visione morale e religiosa. Capita e non capita”.
Oggi Milly Carlucci si sente una viaggiatrice:
“Sono valigie che mi porto avanti perché me le sono scelte. Non ho diritto di lamentarmi, questo mio viaggio alle volte è turbolento e doloroso, ci sono perdite di persone amate, momenti di malattie e difficoltà delle persone che ti sono vicine. E tu che sei in una rincorsa forsennata devi riuscire a gestire tutto, a non piangere perché non puoi piangere, a ricacciare indietro la preoccupazione perché devi offrire una facciata sorridente. Non è che, siccome faccio questo lavoro, mi è stato risparmiato quello che tutti gli altri vivono”.
Eccola ammettere, forse per la prima volta, che non è facile per lei essere sempre sorridente:
“E’ ancora difficile per me mettermi una maschera. Io una volta mi trovai in una situazione drammatica in ospedale con una persona a rischio di vita. Entrai di corsa per una emergenza, fui fermata da alcune signore che con la gioia volevano farsi una foto. Io non ebbi il coraggio di cacciarle via. Feci la foto, poi arrivarono altre e per la prima volta dissi ‘scusate, ho mamma in fin di vita, me ne devo andare’. E avevo una faccia stravolta”.