Pietro Valsecchi annuncia una fiction su Yara Gambirasio: “Una miniserie che la Taodue Film da tempo stava preparando”
La Taodue ha annunciato la realizzazione di una fiction sul caso di Yara Gambirasio, che racconterà le indagini e sarà diretta da Alexis Sweet. La casa di produzione ha già trattato casi di cronaca nelle sue serie tv
La Taodue di Pietro Valsecchi si occupa ancora una volta di cronaca ed annuncia, per la prossima stagione, una miniserie che già adesso fa discutere, trattando un caso tornato sulle prime pagine dei giornali in questi giorni, ovvero l’omicidio di Yara Gambirasio. Il produttore ha infatti annunciato la realizzazione di una fiction (in onda su Canale 5) che racconterà le indagini intorno all’assassinio della giovane ragazza.
Il regista della miniserie sarà Alexis Sweet, mentre il cast non è stato ancora formato. Valsecchi, all’Ansa, ha precisato di avere in mente da tempo una fiction su questo caso che ha scosso l’opinione pubblica ed al centro di numerosi talk show, ma con l’arresto del presunto assassino, Massimo Giuseppe Bossetti, si sono ottenuti tutti gli elementi per lavorare alla miniserie:
“Il prossimo inverno aprirà il set di una miniserie che la Taodue Film da tempo stava preparando. L’individuazione del colpevole era l’ultimo fondamentale tassello che mancava ad una vicenda sulla quale stavamo da tempo raccogliendo documentazione e materiali per raccontare in una miniserie televisiva in due puntate un caso che ha appassionato l’opinione pubblica e che rappresenta una grande affermazione delle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine”.
Poco importa, dunque, se Bossetti non è stato ancora condannato, così come non è certo che la famiglia della giovane sia d’accordo nella realizzazione di una fiction che sembra voler puntare su un fatto di cronaca che attira la curiosità del pubblico. Da qui, la decisione di produrre la miniserie per la prossima stagione.
Pochi i dettagli sulla storia: al centro ci sarà un capitano dei carabinieri, che indagherà sul caso usando le più moderne tecnologie a disposizione, grazie alle quali c’è stata la svolta nelle indagini. Il protagonista non è stato scelto, ma Valsecchi afferma che sarà “un ruolo molto importante sul quale stiamo cercando un attore di grande prestigio”.
Un ruolo importante, ma anche rischioso, dal momento che una fiction su un caso di cronaca ancora attuale come questo ha già scatenato le prime polemiche. Ma la Taodue ha già lavorato su produzioni che mostrassero al pubblico alcuni casi di cronaca del nostro Paese: “Uno Bianca” si occupò del caso relativo alla famosa banda, “Il sequestro Soffiantini” raccontò il rapimento dell’imprenditore, “Nassiryia-Per non dimenticare” ricordò l’attentato nella città dell’Iraq in cui morirono diciotto persone, tra cui dodici carabinieri e quattro soldati. E se con “Il capo dei capi” la casa di produzione ottenne buoni ascolti per aver portato in tv la storia di Totò Riina, con “Il delitto di via Poma” si tornò a trattare un caso di cronaca, quello di Simonetta Cesaroni. In quel caso, il film-tv andò in onda durante il processo d’appello, e fu realizzato ventun anni dopo l’omicidio.
Nel caso del delitto di Brembate, si preferisce andare in onda subito, lavorando ad una storia che non potrà seguire gli eventi successivi all’arresto di Bossetti, ma che racconterà le indagini che hanno portato alla svolta di qualche giorno fa. Chissà, però, se si parlerà anche del caos mediatico intorno al caso.