Lol ed il bacio gay di Gesù su Raidue: le polemiche delle associazioni cattoliche
Polemiche per una gag di Lol :-), in onda su Raidue, in cui Gesù bacia un apostolo, con riferimento ai matrimoni gay: presentato un esposto alla Procura della Repubblica per impedire alla Rai di mandare in onda altre scene del genere
Per Povia era Luca ad essere gay, per Lol 🙂 è Gesù. Lo trasmissione di Raidue in onda subito dopo il telegiornale delle 20:30 ha scatenato le polemiche dell’associazione Pro Vita, a causa di uno sketch andato in onda nella puntata dello scorso 30 maggio.
La gag in questione (il programma, canadese, è una raccolta di brevi episodi che ironizzano su diversi aspetti della vita di tutti i giorni) è ambientata durante l’Ultima Cena. La scena è girata in modo che lentamente, mentre la camera allarga la visione dello spettatore, si inizia a capire dove sia ambientato la gag. La colonna sonora dell’aria di Mendelssohn fa il resto: più che Ultima Cena, sembra un bachetto nuziale.
La scena trova il suo apice quando Gesù, sorprendendo il pubblico, bacia uno degli apostoli, presumibilmente Simon Pietro: il riferimento ai matrimoni omosessuali ed alle continue critiche che arrivano a questo proposito dal mondo cattolico è evidente. La gag, che provoca e si chiede come potrebbe reagire la Chiesa se scoprisse che Gesù era gay, non è piaciuta per niente all’associazione che, con Giuristi per la Vita, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per evitare che la Rai mandi in onda altre scene da loro considerate sacrileghe ed offensive.
“I nostri media continuano la loro propaganda omosessualista per promuovere i matrimoni e le adozioni gay, usando anche insulti blasfemi contro il sentimento religioso della maggioranza di popolo Italiano”, si legge sul sito dell’associazione Pro Vita. “L’immagine di Gesù viene così oltraggiata e piegata all’ideologia LGBT a tal punto che per Rai 2 Gesù è gay.”
Una semplificazione forse un po’ eccessiva, dal momento che non è Raidue ad aver prodotto la gag, ma che ha solo la “colpa” di averla mandata in onda, senza considerare le possibili conseguenze di fronte al pubblico cattolico. Ma l’associazione non molla ed insiste:
“È importante battersi e denunciare questa strategia che tende a capovolgere tutti i parametri antropologici sui quali si è sviluppata la società umana dal suo inizio. Come ha recentemente denunciato S.E. Il Cardinale Bagnasco, sussiste una ‘Dittatura gender. Si vuole trasformare la scuola in ‘campi di rieducazione’. I genitori non si facciano intimidire’.”
Da qui, la decisione dell’esposto, anche se la gag, andata in onda quasi un mese fa, probabilmente è passata inosservata e, onde evitare altre polemiche, Raidue eviterà di rimandarla in onda.
Ad ogni modo, la vicenda riapre la questione della presenza di contenuti a favore dei matrimoni omosessuali nella televisione italiana: laddove, all’estero, show e serie tv costruiscono storie su questo tema cercando a volte di far ridere ed altre di far riflettere, da noi resta ancora un tabù che può offendere. Ma per una gag forse non proprio riuscita e neanche tanto divertente, si conferma ancora una volta la difficoltà della nostra tv di riuscire a mettere d’accordo le diverse parti del nostro Paese senza imbattersi in episodi come questo, che la costringono a doversi fermare e stare più attenta, per evitare scandali che sono tali ormai in pochi Paesi.