Perception, su Raitre la serie tv “schizofrenica” che vede il crime da un altro punto di vista
Su Raitre Perception, serie tv con protagonista Daniel Pierce, professore di neuroscienze che collabora con l’Fbi e che è affetto da schizofrenia, essendo così capace di avere una visione dei casi diversa dagli altri ma anche di subire delle allucinazioni e di creare situazioni divertenti
Unire al poliziesco la tematica della sanità mentale: è questa la sfida di Perception, la nuova serie tv in onda da questa sera alle 21:05 su Raitre, che propone oltre ai classici casi di puntata la storia di un personaggio alle prese con disturbi della psiche che, però, diventano utili nella soluzione dei casi.
Protagonista è Daniel Pierce (Eric McCormack, che torna in tv dopo Will & Grace), neuropsichiatra e professore di neuroscienze alla Chicago Lake Michigan University. Daniel è esperto nelle dinamiche che comandano la mente, tra disturbi mentali e condizioni che alternano la percezione della realtà, anche perchè lui stesso soffre di questi disturbi: Daniel, infatti, è affetto da schizofrenia. La realtà che lo circonda, quindi, non è sempre la stessa in cui si trovano gli altri, ma contiene allucinazioni che lo portano a rintanarsi in sè stesso ed a usare la musica come mezzo di controllo della propria mente.
Quando Katherine Moretti (Rachael Leigh Cook), agente speciale dell’Fbi ed ex studente di Daniel, gli chiede aiuto nella soluzione di un caso, il protagonista è costretto ad affrontare un mondo che ha evitato per molto tempo. La sua capacità di vedere ciò che lo circonda è però diverso dagli altri, riuscendo così a trovare indizi laddove gli altri non riuscirebbero.
Daniel inizia così a collaborare con l’Fbi, cercando però di stare alla larga dalle situazioni che potrebbero metterlo in difficoltà: il suo ambiente ideale resta l’università in cui insegna, aiutato da Max Lewicki (Arjay Smith), il suo assistente che lo avverte quando si trova davanti ad un’allucinazione o no, mentre nella vita privata preferisce chiacchierare con l’amica Natalie Vincent (Kelly Rowan). Ma la sua condizione mentale è sempre presente, tant’è che sia in alcuni casi di puntata che nella trama orizzontale, si ritrova alle prese con delle allucinazioni che anche il pubblico non crederà tali.
Perception è un crime che si basa innanzitutto sui casi di puntata, che coinvolgono diversi personaggi anche loro al centro di alcune patologie. Gli episodi seguono anche la difficoltà di Daniel nel cercare di trattenere il proprio disturbo ed il tentativo di Katherine di dimostrare di essere un bravo agente. La vera novità nella serie sta nel mondo con cui si raccontano i casi, come degli enigmi mostrati attraverso effetti speciali che portano il pubblico nella mente del protagonista e permettono di capire i suoi ragionamenti senza essere esclusi. Il tutto, raccontato con un po’ di comedy per sdrammatizzare i casi.
Ovviamente, la parte in cui si analizza la vita di Daniel è più interessante di quella poliziesca, sebbene la serie non riesca subito a trovare il giusto equilibro tra i due aspetti: Perception cerca così di essere un buon crime portano qualche elemento nuovo che, però, non faccia scappare il pubblico. Inoltre, lo show vuole essere un modo per presentare ai telespettatori gli aspetti meno noti di una condizione come la schizofrenia che spesso fa paura e di cui non si sa molto, attraverso un personaggio consapevole della sua situazione ma non per questo destinato a vivere rinchiuso in casa. Uno schema che ha funzionato, tant’è che la serie è ora in onda su Tnt, in America, con la terza stagione, che continua a raccontare le indagini dal punto di vista del protagonista, attraverso rappresentazioni ed effetti suggestivi.