Mondiali 2014, Mazza: “Dati d’ascolto di RaiSport1 clamorosi, chi non ha Sky guarda noi”
Con budget ridotto, pochi inviati sul posto e solo 25 partite in diretta, come se l’è cavata Rai Sport per i Mondiali 2014?
Mauro Mazza non ha dubbi e a proposito della copertura dei Mondiali di calcio che si stanno disputando in Brasile afferma che quella di RaiSport è “una scommessa vinta, anzi una scommessa che stiamo vincendo e che dimostra che il rinnovamento dell’immagine dello sport passa attraverso queste regole”. Le regole sono quelle imposte, di fatto, dai tagli Rai e dalla spending review, che a pochi giorni dall’inizio della competizione ha ridimensionato la delegazione della tv pubblica in Brasile (meno inviati sul posto, tre soli telecronisti, Beppe Dossena unica seconda voce, senza dimenticare che sono stati acquistati i diritti tv solo per 25 partite in diretta). Il direttore di RaiSport al Corriere dello Sport ha esultato per i risultati ottenuti dalla rete:
È il nostro fiore all’occhiello, i dati d’ascolto hanno del clamoroso, ma confermano che abbiamo, che stiamo lavorando bene. Rispetto ai mondiali del Sudafrica, in cui l’Italia ebbe risultati analoghi, i numeri del Brasile sono cinque volte superiori. Cosa vuol dire? Che la gente che non ha Sky ci guarda e che sa che sul canale 57 del digitale terrestre può trovare i Mondiali h24 – come si dice – fatti bene.
Mazza non ha scelto la via della diplomazia, considerato che ha aggiunto, entusiasta:
Siamo una certezza, un punto di riferimento ed è quello che volevamo ottenere. Siamo una presenza viva, certa ed è quello che l’azienda mi aveva chiesto un anno fa, di dare freschezza al prodotto, di rinnovare l’immagine dello sport.
L’ex direttore di Rai1 ha proseguito evidenziando che “programmi come Pomeriggio, Serate e Notti Mondiali hanno confermato la bontà del prodotto” ed elogiando la strategia che RaiSport per forza di cose ha dovuto adottare:
La filosofia è giusta, la formula anche, come la modalità del racconto e anche i volti. Stiamo, sto cercando di ottimizzare le risorse, non si butta via nessuno – passatemi i termini duri. Chi prima commentava oggi fa opinione, mette a frutto l’esperienza.
Nessun riferimento, neanche minimo, ad eventuali errori commessi, alla strana matrioska di studi che fino a qualche notte fa ha affollato Rai1, alla imbarazzante querelle Mazzocchi-De Paoli o a Maxinho do Brazil, che non ha convinto tutti. Solo complimenti:
Abbiamo dato la risposta più giusta alla situazione di emergenza della Rai, ma direi di tutto il Paese, se ci guardiamo intorno. Abbiamo risposto con risparmio, qualità e competenza. Abbiamo fatto di RaiSport il canale che più è spirito del tempo che viviamo.