Processo al Mondiale, Varriale: “Mese non facile per questioni logistiche, ma ascolti ottimi”

Dopo il direttore di Rai Sport Mauro Mazza e la conduttrice di Diario Mondiale Paola Ferrari, anche Enrico Varriale fa il bilancio della copertura Rai del torneo calcistico disputatosi in Brasile e chiusosi domenica scorsa con il successo della Germania sull’Argentina. E, naturalmente, il bilancio del giornalista napoletano, alla conduzione di Processo al Mondiale (ogni notte su Rai1), non può che essere positivo.

Varriale al quotidiano Libero ha parlato di “un mese intenso, non facile per questioni logistiche, ma proprio per questo molto appagante”. Le questioni logistiche sono legate alla permanenza a Saxa Rubra per i tagli al budget:

In origine le nostre dirette erano previste dal Brasile, avevamo uno studio allestito sulla terrazza del Consolato. Il progetto è cambiato a causa dei famosi tagli alla Rai e ci siamo ri-organizzati a Roma. Ce la siamo cavata bene anche da qui.

Capitolo ascolti. Varriale li ha definiti “ottimi” e li ha paragonati, in maniera piuttosto incauta, a quelli registrati da Sky, che aveva l’esclusiva del Mondiale:

Abbiamo avuto una media del 15% di share con picchi del 25%. La concorrenza ha celebrato share del 10%, quindi direi che anche noi possiamo quantomeno definirci soddisfatti.

Pur ammettendo che l’eliminazione prematura della nazionale azzurra ha penalizzato l’evento televisivo, Varriale ha rivendicato che “l’alta qualità degli ospiti ha mantenuto viva l’attenzione”. Citati Malagò, Ancelotti, Tavecchio, che nel corso delle settimane sono intervenuti in trasmissione. Come ha fatto anche l’arbitro italiano Rizzoli, al termine della finalissima da lui diretta.

Per Varriale ora è tempo di vacanze, ma tra un mese e mezzo circa torna in campo la Serie A. E “dovremmo tornare alla domenica con Stadio Sprint su Rai2 e con l’altro grande successo della scorsa stagione, Il Processo su Rai Sport 1″.