Home Notizie Il più grande pasticcere, la Balivo riparte da un format francese per chef professionisti (VIDEO)

Il più grande pasticcere, la Balivo riparte da un format francese per chef professionisti (VIDEO)

Caterina Balivo torna in autunno 2014 in prima serata con Il più grande pasticcere (e RaiUno le fa concorrenza con I dolci di Antonella).

pubblicato 20 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:18

Oggi cerchiamo di conoscere meglio il format con cui Caterina Balivo tornerà in prima serata su RaiDue, dal prossimo autunno. Il titolo italiano, Il più grande pasticcere, è mutuato dal format francese Qui sera le prochain grand pâtissier?, andato in onda per ben due edizioni (in estate).

La prima risale al luglio 2013 e ha riportato una media, tra le quattro puntate, di 2.939.000 spettatori e il 14.5% (ovvero l’auspicio più grande per una rete come RaiDue, in garanzia).

La seconda è, invece, scesa a 2.200.000 spettatori e al 10.2%: la sua messa in onda è stata anticipata da maggio ed è terminata il 24 giugno 2014, con due puntate in più per un totale di sei. E’ stata, comunque, già confermata la terza edizione.

Della serie tutto il mondo è paese, in Francia Qui sera le prochain grand pâtissier? nasce come clone di France 2 di Le Meilleur pâtissier, diffuso da M6.

Ma cerchiamo di capire meglio di che si tratta. La differenza sostanziale, rispetto a Bake off di Benedetta Parodi su Real Time, è che qui i concorrenti sono dei pasticceri professionisti a caccia di notorietà, con anni di esperienza alle spalle e già creazioni originali all’attivo. La gara, insomma, si fa più tecnica e i concorrenti devono dimostrare la loro professionalità, ma anche la loro creatività e capacità di adattamento. Il premio finale è, infatti, un giro per i più importanti centri di eccellenza pasticcera del mondo e la pubblicazione di un libro di ricette.

La differenza della versione italiana la farà, sicuramente, l’adattamento con i nostri cavalli di battaglia dolciari, visto che la Francia ha una tradizione pasticcera tanto particolare, quanto nazionalista. In Italia esiste, invece, la specificità delle ricette regionali: per questo sarà ancora più importante per Il gran pasticcere (e la Balivo) andare in giro per l’Italia, salvo avere comunque una location fissa in cui girare i blocchi dei verdetti.

RaiDue avrà deciso di applicare il modello produttivo di Boss in Incognito a Il più grande pasticcere, che dovrebbe avere la stessa durata ridotta di 90 minuti. Riuscirà la sintonia editoriale con l’officina di Detto fatto (e il calore della Balivo) a farne un successo anche italiano? Intanto lo stesso Detto fatto, l’anno prossimo, dovrà vedersela con la concorrenza in casa de I dolci di Antonella (a proposito di diabete).