Luca Argentero al GFF 2014: “Ragion di Stato, un Homeland ‘de noantri'”
L’attore al Festival chiude, di fatto, il programma della 44esima edizione.
Luca Argentero chiude la 44esima edizione e arriva in Cittadella nel pomeriggio di una domenica che sa di ‘smobilitazione’ ma che tiene gli occhi aperti e le orecchie spalancate per sentirlo. Parla di Ragion di Stato, miniserie Rai realizzata da Cattleya che lo vedrà protagonista nei panni di un agente segreto (“Ebbene sì, anche noi abbiamo i servizi segreti”), ma è comunque una storia d’amore. Ne ha fatta di strada l’ex concorrente del GF che in qualche modo canta il ‘De profundis’ dei reality show da cui tutto ebbe inizio nel 2003.
“Talent e reality sono molto diversi: i talent hanno preso il posto di quelli che un tempo erano un festival per esordienti, da Castrocaro al Cantagiro. I reality invece sono diversi: la gente si è stancata di vedere gente che passa il tempo seduto sul divano” dice Argentero che ricorda come 11 anni fa, quando partecipò al GF, la situazione era comunque diversa. “Negli anni ’80-’90 magari si iniziava con gli spot, poi sono arrivati i reality. Ma ora c’è il web”
dice Luca, che si aggancia così al progetto Megatu.be, cui partecipa come produttore con la sua Inside Production. Entusiasta dei primi risultati ci tiene però a sottolineare che per ora non c’è stato un gran battage promozionale, come ha specificato nella nostra video-intervista dedicata proprio al suo ruolo di produttore (con annessa salivazione azzerata).
Ha appena finito di girare il terzo film da regista di Edoardo Leo, che gioca anche nel ruolo di sceneggiatore e attore:
“Il titolo è provvisorio, quindi preferisco non dirlo per evitare che poi si sbagli. Tutto ruota intorno a sei amici che a quarant’anni cercano di cambiare vita: quando ne hai venti pensi al baretto ai Caraibi, a 40 ad aprire un agriturismo. Ed è quello che questi sei amici fanno. Quando però un boss locale chiede loro il pizzo, loro lo sequestrano, iniziando così una personale lotta contro la criminalità”.
Un’esperienza che Argentero definisce ‘bizzarra:
“Abbiamo girato a Matera e l’abbiamo messa a ferro e fuoco. Ma era la prima volta che mi capitava di girare un film in sequenza. Per far crescere il rapporto tra i sei personaggi, tutti gli attori erano in location. Per la prima volta hai idea di tutto quello che succede nel film, una cosa davvero bizzarra”.
I toni sono quelli della commedia, ormai rodati per l’attore, ‘sdoganato’ da Ozpetek in Saturno Contro (“ma fui consigliato a Ozpetek da Cristina Comencini con la quale avevo già lavorato”, come ricorda ai tanti presenti in sala stampa). Il 2 ottobre esce nelle sale con Fratelli Unici con Raul Bova. E poi Amici? Chissà…
Luca Argentero al GFF 2014, conferenza stampa live su TvBlog
18.46 Quanto è stato difficile toglierti l’etichetta di dosso: “Io tengo al giudizio di poche persone. Ho sempre scelto di fare cose che mi divertiva fare. Io vivo un grande lusso: a 36 anni faccio una cosa che mi piace fare e in Italia in questo tempi non è facile fare il mestiere dei tuoi sogni. Non mi faccio troppi problemi se mi offrono Amici o altro. Sono un po’ renziano da questo punto di vista, per la politica del fare. Mi va di fare”.
18.43 Ragion di Stato: “Ambientazione da spystory, una specie di Homeland di noiarti, di Marco Pontecorvo. Ma alla fine è una storia d’amore con la pistola…”.
18.38 Megatu.be: “E’ una piattaforma web che raccoglie un po’ il meglio di quello che c’è oggi in giro. La tv è uno strumento obsoleto, la tendenza ormai è di vedere quello che vogliamo, quando vogliamo per quanto tempo vogliamo. La nostra attenzione è soprattutto rivolta ai creatori, a quelli che realizzano video e che vogliono condividerlo come una forma social, aspetto che su Youtube non è molto sviluppato. L’obiettivo è monetizzare la produzione web: finora ci sono stati dei tentativi, alcuni riusciti altri meno, ma la nostra idea è quella di dare un ritorno a chi produce. Una finestra di distribuzione sul web. Abbiamo portato anche del cinema sul web, non in prima visione. Io penso che una cosa come questa non ci sia: la nostra idea è quella di fare uno streaming legale, restituendo al produttore un guadagno, come strumento di lotta vero alla pirateria. Abbiamo online film di Kassavetes, ma legalmente: ci sono autori che non sanno che magari le loro opere sono online, ma senza neanche dei fee in cambio.
18.36 Talent e reality sono cose diverse: il talent io lo vedo come una forma contemporanea di festival, come un tempo poteva essere Castrocaro. Il reality invece penso che abbia perso la sua forza negli anni: come si vede, ormai, non è più certo un ufficio di collocamento. Ai miei tempi, 11 anni fa, c’era solo il grande fratello. Penso che ormai la gente si sia stufata di vedere qualcuno che sta sopra un divano”.
18.34 Argentero è appena tornato dal set di Edoardo Leo: “Quattro personaggi un po’ bizzarri che a quarant’anni decidono di darsi un piano B e di aprire un agriturismo. Ma quando gli chiedono il pizzo, i quattro sequestrano il malvivente e iniziano una personale guerra contro la malavita”. Un titolo non lo dà: “E’ ancora provvisorio, non vorrei che poi lo deste sbagliato”.
18.33 Alle Iene sono arrivato in una fase di transizione, il carico era su Enrico. Io tendo a fare quel che mi piace: la mia è stata un’incursione. Il programma mi piaceva e mi piace ancora”.
18.30 Argentero ormai è impegnato anche nella produzione cinematografica, oltre che televisiva e web. Sa di cosa parla quando dice che i distributori gli chiedono “Sì, ma quanti soldi hai per la distribuzione”. “Un produttore amico mi ha detto che tempo fa con un progetto giusto finanziava cinque sbagliati, ora il rapporto è inverso. E così si punta su storie fotocopia, su personaggi noti. Non si rischia”.
18.25 Domanda sulla distribuzione dei film nei cinema: “Come fare a rispondere alla situazione della distribuzione in Italia senza perdere il lavoro. Non ci sono tantissime sale, è difficile portare gente al cinema. Di fatto è un circuito che si autoalimenta. A questo si aggiungono degli strumenti legislativi ed economici. Si pensi al sistema di finanziamento italiano: si potrebbe fare qualcosa da questo punto di vista, anche per i contributi al cinema indipendente. Parte della colpa la do al pubblico: se il pubblico chiede, l’industria dà” dice Argentero, ricollegandosi a quanto detto dalla Muti e qualche giorno fa da Rickman.
18.24 “Laureato in Economia non so se avrei fatto il commercialista. Di certo non avrei fatto un mestiere in giacca e cravatta”.
18.23 “A chi chiede come fare l’attore dico di non fare come ho fatto io: studiate e preparatevi. E’ stato comunque un lusso imparare facendolo questo lavoro, sui set, con i registi, accomulando ore di volo. Ho finito ieri di girare un film e quando finisci hai sempre la sensazione di voler ricominciare subito a girare con tutte le cose che ha appena finito di imparare. La valigia dell’attore è proprio questo”.
18.21 Molto bello tornare qui dopo 10 anni: venni qui come intervistatore per Sky CineNews. Da quel programmino è passata anche Sarah Felberbaum ed è stata un po’ una cosa premonitrice. Mi fa piacere quindi tornare qui.
La 44esima edizione del GFF è formalmente archiviata con la proclamazione dei film vincitori, ma pubblico e accreditati non accennano a lasciare la Cittadella. Dopo la coppia Muti/Conticini, infatti, è atteso Luca Argentero, intenzionato a presentare al pubblico il suo progetto Multichannel su YouTube.
Le urla del pubblico sono quelle del primo giorno: dal photocall arrivano i gridolini delle fans, in sala conferenze i maschietti si contano sulle dita di una mano. La stampa accreditata rimasta a coprire le ultime ore del Festival 2014 è prevalentemente rosa. Tutti pazzi per Argentero.
E seguiamo live per voi la conferenza stampa che sta per iniziare (è un brutto lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo…).