Striscia la Notizia: “Programmi succedanei al nostro sono moralisti”. Citofonare Le Iene?
Antonio Ricci rigetta l’accusa di moralismo per il suo tg satirico e sembra tirare in ballo Le Iene
Il caso Staffelli continua a far discutere. Dopo la denuncia della giornalista precaria Giovanna Ferrero, la risposta dell’inviato di Striscia la notizia e la contro-replica della diretta interessata, adesso interviene anche l’ufficio stampa del tg satirico di Antonio Ricci. E di mezzo rischiano di finirci Le Iene.
Ricostruiamo il tutto. Dagospia il 3 agosto scorso ospita le lettera di tale Natalino Russo Seminara, che, come si scopre da una semplice ricerca su Google, ama esporre il suo punto di vista sull’attualità in tanti forum-siti-blog online, da anni. Nella missiva inviata a Dago, ad un certo punto, in merito alla lite via Twitter tra Gasparri e Staffelli, si legge:
Nel caso specifico, forse, Gasparri come politico di lungo corso, ha più colpe e più scheletri nell’armadio del povero Staffelli, e del ricchissimo Greggio e degli altri Striscianti, però è meno sfruculiabile perché non fa la morale agli altri, come fanno i suddetti.
Questo passaggio non è sfuggito al buon Ricci, che tramite il capo dell’ufficio stampa di Striscia, Gigi Zazzeri, ha replicato:
Caro D’Agostino,
credo che Natalino Russo Seminara abbia preso un abbaglio. Nella sua lettera (da te pubblicata lunedì 4) a proposito dello scambio di accuse fra Gasparri e il nostro inviato Staffelli, scrive: “Nel caso specifico, forse, Gasparri come politico di lungo corso, ha più colpe e più scheletri nell’armadio del povero Staffelli, e del ricchissimo Greggio e degli altri Striscianti, però è meno sfruculiabile perché non fa la morale agli altri, come fanno i suddetti”.Non si capisce di cosa parlino Russo Seminara e Gasparri. Quale sarebbe la colpa di Staffelli? Forse quella di offrire a dei neolaureati la possibilità di imparare un lavoro guadagnando 3-4000 euro al mese?
Quindi la risposta alle accuse di moralismo, con l’allusione:
Aggiungo che le accuse di moralismo possono essser indirizzate verso alcuni programmi succedanei di Striscia la notizia, ma non toccano minimamente il tg satirico di Antonio Ricci, il quale si è sempre espresso in maniera chiarissima: “Odio il moralismo e le maestrine” (Panorama, 1 – 11- 2007, di Giancarlo Dotto); «Non cadere nel moralismo. Mai dire: “Non fate questo”, ma sempre chiedere: “Perché lo fate?”» (Gente, 9 – 3 – 2006, di Stefano Nazzi), oltre alle innumerevoli interviste rilasciate nel corso di molti anni, in cui si è detto convinto che dietro ogni moralista, minimo c’è un pedofilo.
Quali sono i “programmi succedanei” di Striscia? Considerato che succedaneo significa, fonte Corriere, “che può ricoprire le stesse funzioni di un’altra”, non si può non pensare a Le Iene, la fortunata trasmissione di Italia 1 ideata da Davide Parenti, con la quale nell’ultimo periodo non sono mancate tensioni, tra interviste piccate e sovrapposizione di contenuti.
Forse pecchiamo noi di malizia. O forse Ricci si riferiva proprio a Le Iene?