Sanremo 2015, Carlo Conti: “Riferimento è Pippo Baudo. Non classiche canzoni da Festival, ci deve essere di tutto”
Conti vuole un comico per ogni serata del Festival e punta ad allestire “uno spettacolo che sappia tornare alle origini”
Carlo Conti ha rilasciato una nuova intervista a pochi giorni dall’inizio della stagione televisiva più importante per la sua carriera. In vacanza fino al 30 settembre, il conduttore dall’1 settembre registrerà ogni giorno due puntate de L’Eredità, che ad ottobre lascerà nelle mani di Fabrizio Frizzi. Quindi dal 12 settembre sarà al timone di Tale e quale show (fino a novembre) e “da metà settembre ci mettiamo a lavoro per la scelta delle canzoni da portare all’Ariston”. In primavera, poi, nuova prima serata con I migliori anni o Si può fare.
Il Festival di Sanremo 2015 è ancora in fase embrionale e il punto di partenza ovviamente non può che essere la musica. A Il Messaggero ha spiegato:
L’importante è trovare 16 belle canzoni. Non classici pezzi da Sanremo, ci deve essere di tutto. Del resto, all’Ariston, sono stati lanciati Bocelli con le sue romanze e l’anno scorso Rocco Hunt con il rap. E ci vogliono brani scanzonati come quelli di Elio e le storie tese.
Conti ha raccontato che l’obiettivo è allestire “uno spettacolo che sappia tornare alle origini”. Il punto di riferimento sarà il Festival di Baudo (che non esclude di invitare):
I Sanremo di oggi sono figli del rilancio che Pippo fece negli anni 80, quando costruì un evento televisivo attorno alla gara musicale.
Anche in questa occasione Conti non si è sbilanciato sui dettagli del cast, ma ha detto di volere in ogni serata un comico. Facile immaginare che i toscanacci Leonardo Pieraccioni (intanto premiato da Ricci a Striscia la notizia), Giorgio Panariello e Massimo Ceccherini possano essere coinvolti.
Infine è arrivata anche la confessione: dopo In bocca al lupo, storico quiz del preserale di Rai1, Mediaset gli offrì “una bella differenza di compenso, diciamo che c’era uno zero in più. Ma non era chiaro cosa sarei dovuto andare a fare”.