Bilancio di un’estate lungamente mogia, si avvicina l’autunno: e se la Rai si preparasse a capire cosa è successo dopo la riforma del 1975
Lasciamo l’estate televisiva e prepariamoci all’autunno. Ma prima due parole sui mesi mosci che ci abbandoniamo al loro destino. A guardare i giornali, anch’essi mosci, si leggono elogi di numerose testate per le trasmissioni costruite con i documenti preziosi delle Teche Rai. Puntualmente, lo si verifica ogni giorno di più. Lodi in parte meritate e che comunque proprio per questo meritano una riflessione. L’insistenza di questi elogi può voler dire che solo il passato rievocato o ricostruito può fare notizia. Le lodi vanno a Techetechetè, erede di altre testate nelle medesime collocazioni serali, o a Blob che ha compiuto e festaggiato i vent’anni; o ad altri titoli dei trasmissioni che compaiono qua e làm e che a loro volta ricordano l’uso dei documenti in molte salse, con i protagonisti che rivedevano e commentavano le loro imprese, i loro ricordi televisivi. Un grande albero della profonde radici che arrivano fino alla fondazione della RaiTv nel 1954. Questi elogi viaggian