Home Palinsesti tv: film a loop e serie a reti unificate, le ‘tendenze’ dell’Autunno 2014

Palinsesti tv: film a loop e serie a reti unificate, le ‘tendenze’ dell’Autunno 2014

Le tv generaliste ambiscono a diventare reti tematiche? Da una parte puntano sul factual, dall’altra mutuano nuove forme di programmazione.

pubblicato 11 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:41

Ieri, mercoledì 10 settembre, Rai 2 ha trasmesso The Avengers in prima e in seconda serata, coscientemente. Non si è trattato di un errore o di una distrazione, ma di una scelta consapevole, anche se dell’ultimo minuto, e comunicata con un’apposita nota di variazione di palinsesto. Al posto del previsto film tv tedesco “World Express – Messico all’ultimo respiro” si è scelto, infatti, di riproporre anche in seconda serata il film appena trasmesso, con la ‘scusa’ che sarebbe andato anche su Rai HD in 3D. Peraltro dovrebbe trattarsi di una delle prime ‘apparizioni’ di un 3D Rai: a suo modo un evento, passato in sordina, ma soprattutto trasformato in una ‘replica’ per chi il film l’aveva già visto in prima serata che però la Rai ha promosso come una ‘serata evento’ che ha portato come ascolti 2.636.000 telespettatori (11,72%) in prima serata e 407.000 telespettatori (6,38%) in seconda.

Strategia decisamente ‘ardita’, stravagante, in fondo incomprensibile, che sembra però tradire un desiderio: avere un canale +1, avere la possibilità di sfruttare massivamente un contenuto, seguendo un tipo di consumo ormai abituale per i telespettatori italiani finalmente avvezzi a una dieta plurimediale aperta ai tanti canali DTT.

 

Dall’altra parte Mediaset, che pure aveva un set di generaliste +1 cui ha rinunciato per far spazio a nuovi canali nel bouquet DTT, ha tentato la carta del lancio a reti unificate per la serie spagnola Il Principe – Un amore impossibile, che ha debuttato venerdì 5 settembre in contemporanea su Canale 5, Iris, Mediaset Extra, Mediaset Italia 2 e Top Crime. Ben cinque canali che hanno mandato in onda in simulcast l’ennesima serie made in Spain che però non deve aver raccolto ascolti indimenticabili nonostante l’impegno della trasmissine simultanea: non è detto che la pesca a strascico garantisca risultati stellari, insomma…

Curioso, poi, che in quella stessa sera ci sia stato un altro gruppo ad adottare il simulcast: parliamo del gruppo Discovery che ha deciso di trasmettere la prima puntata di Bake Off Italia 2 non solo su Real Time, tradizionalmente deputato alla messa in onda del talent destinato alla pasticceria e condotto da Benedetta Parodi, ma anche su DMax, Giallo, Focus, K2 e Frisbee. Ben sei in questo caso i canali coinvolti, con buona pace del Presidente della Repubblica cui finora era spettato l’onore delle ‘reti unificate’. L’unico suo privilegio, a questo punto, non starà più nel numero di reti collegate sul suo Discorso di Fine Anno ma sulla trasversalità dei poli coinvolti (Rai, Mediaset, La7 e Sky, in attesa di Discovery).

Simulcast e +1 sono quindi le nuove tendenze della programmazione tv delle reti generaliste? Lo vedremo nel corso di questo Autunno 2014, iniziato in maniera alquanto stravagante sul fronte della costruzione dei palinsesti. Mi limito ‘en passant’ di inserire nel novero delle ‘nuove’ strategie anche il ‘riciclo compulsivo’ di film tra le reti del bouquet Mediaset, con titoli che rimbalzano senza soluzione di continuità tra Iris, Italia 2 e le generaliste.

Fatto sta che la sensazione predominante è una sola, ovvero che Rai e Mediaset sognano da grandi di diventare Discovery. Un sogno decisamente più a portata di mano rispetto a quello che hanno inseguito per un po’ di tempo, ovvero essere Sky. Tra i costi impossibili dei diritti sportivi e l’impegno produttivo per arrivare alla cura delle produzioni satellitari, forse è meglio orientarsi verso programmi a basso costo, factual e/o fictional, acquistati e poi adattati, ma seguiti e amati dal pubblico, replicabili, sfruttabili all’infinito. O quasi.

 

PS. Resto comunque dell’idea che il simulcast sia una dichiarazione di debolezza e di scarsa fiducia nel prodotto. Ma questo è un altro discorso.

Rai 1