Per Viola Davis le attrici di colore hanno meno occasioni di diventare protagoniste: troppi ruoli marginali
Viola Davis ha spiegato che le attrici di colore hanno poche occasioni di diventare protagoniste, come accaduto a lei con How to get away with murder, perchè sono offerti loro sempre gli stessi ruoli, impedendo loro di avere successo
Viola Davis si sente fortunata a poter recitare come protagonista in una serie tv della Abc: How to get away with murder, che debutterà in America il 25 settembre, la vedrà infatti al centro dello show nei panni di Annalise Keating, professoressa di legge che si ritrova nel mezzo di un caso per cui avrà bisogno dell’aiuto dei suoi studenti.
Ma non tutte le attrici di colore possono dirsi soddisfatte della loro carriera così come lei: numerose sue colleghe, ha detto l’attrice al “New York Times Magazine”, non ricevono offerte lavorative che le portano al centro di una serie tv. Molte attrici di colore, aggiunge la Davis, sono costrette a dei ruoli marginali, così com’è successo a lei prima di “The Help”:
“Quando mi danno pollo fritto, devo mangiarlo come se fosse filetto mignon. [I ruoli che ho interpretato sono stati di] avvocati e medici che avevano un nome ma non delle vite. Fai tre o quattro scene, non puoi mostrare ciò che sei capace di fare. Ottiene il tuo piccolo stipendio, e poi sei ancora affamata del prossimo ruolo, che sarà assolutamente lo stesso”.
Non basta, secondo l’attrice, fare gli esempi di Kerry Washington, protagonista di Scandal, e di Halle Berry, protagonista di Extant, per smentirla. Le due attrici hanno un colore della pelle più chiaro rispetto al suo e, quindi, sarebbero più avvantaggiate nel lavorare. Inutile anche farle notare che molti attori di colore hanno trovato successo in tv, come Will Smith con Willy, il principe di Bel-Air e Bill Cosby con I Robinson: gli uomini, siano di colore o no, hanno maggiori possibilità di avere successo delle donne.
Per l’attrice il problema sta nella capacità del pubblico di accettare “una donna di colore e di una certa età”. Così, molte sue colleghe, complice l’età ed altre attrici più giovani, non riusciranno mai ad essere protagoniste di uno show ed a dimostrare le loro abilità recitative.
Una situazione che, invece, sarebbe diverse con le attrici bianche: “[Ci sono] una dozzina di attrici bianche che lavorano oltre i quarant’anni in ruoli incredibili”, ha spiegato la Davis, aggiungendo che le giovani attrici hanno così dei punti di riferimento su cui fare affidamento. “Non puoi dire lo stesso di un sacco di giovani attrici di colore. E’ per questo che sto facendo ciò che sto facendo”, ha aggiunto.
Il tema è alquanto complicato: più che una questione di colore della pelle, il problema sta nella mancanza di ruoli forti per le donne in televisione. Se al cinema si possono trovare ruoli più complessi, in tv da poco tempo i personaggi femminili stanno iniziando ad essere finalmente considerati come quelli maschili, offrendo una serie di personaggi che spesso superano in fascino ed intensità i corrispettivi maschili. Il fatto che la Davis sia protagonista di una serie tv della Abc dovrebbe permettere alle giovani attrici, a prescindere dalla loro etnia, di pensare che la tv sta offrendo sempre più alle donne ruoli importanti e non banali. E, con undici nomination agli Emmy awards 2014 per attori ed attrici di colore, parlare di discriminazione razziale, forse, non coglie l’essenza della questione.