Piazzapulita, il debutto convince tutti: 4 ore di grande giornalismo televisivo in diretta
Parte al meglio la quarta stagione del talk show di La7 condotto da Corrado Formigli, seguito come sempre in liveblogging da PolisBlog
Complice l’improvviso e più o meno misterioso forfait di Otto e mezzo di Lilli Gruber (ufficialmente a causa di un’afonia della conduttrice, ma le ipotesi di polemica nei confronti di Floris sono più vive che mai), la prima puntata di Piazzapulita va avanti per quasi quattro ore. Tre ore e 50 minuti di grande giornalismo televisivo.
Corrado Formigli, tornato a fare l’inviato in Kurdistan, incassa i complimenti bipartisan di Cacciari e di Salvini (“splendida, bellissima trasmissione”) in diretta e molti altri, estesi anche alla redazione, sui social network.
Il talk non ‘rovina’ la drammatica efficacia dei reportage dalla Libia e dall’Iraq, ma anzi li valorizza e in alcuni casi ne facilita la comprensione per il telespettatore meno informato.
Utili i botta e risposta tra Salvini e Chauoki; intenso l’intervento del giornalista Adib Fateh Ali, che invita con forza i suoi fratelli musulmani a prendere posizione contro l’Isis (“Oggi io mi vergogno di essere musulmano, se non mi ribello. Devo riappropriarmi della mia fede”).
La discussione, lunghissima ma sempre insperatamente viva (nonostante una partenza lenta), procede proprio sul doppio binario Islam-Isis, grazie anche alle voci di alcune italiane musulmane presenti in studio. Racconti di stupri ai danni di bambine di 10 anni, immagini di mamme e bambini perseguitati, ma anche di uomini libici dietro le sbarre prima di intraprendere il viaggio della speranza verso Lampedusa. E poi la puntuale verifica dei dati annunciati dal governo italiano sulle armi fornite ai curdi; ed ancora la critica di Formigli al ministro Pinotti che fa malmenare l’inviato Monteleone invece di rispondere alle sue domande.
Buonissima la prima. Sarà dura, da settimana prossima, tornare al ‘teatrino della politica’.
Piazzapulita, prima puntata 15 settembre 2014: ospiti Salvini, Cacciari e Battista
Il 9 settembre 2013, nella prima puntata della scorsa stagione, Piazzapulita si dedicava ai guai giudiziari di Berlusconi ospitando in studio Daniela Santanchè. Quest’anno la quarta edizione del talk di La7 parte con i reportage realizzati in terre di guerra, anche dallo stesso Corrado Formigli (protagonista di una lunga intervista di TvBlog), tornato a fare l’inviato.
Stasera nella puntata intitolata Sangue nostrum si racconterà quella che Papa Francesco ha definito la Terza Guerra Mondiale. Formigli in Kurdistan per testimoniare l’orrore fondamentalista del Califfato nero e la tragedia umanitaria delle popolazioni in fuga dai massacri, ma anche il contributo di Francesca Mannocchi dalla Libia dove ormai comandano gli islamisti.
Non mancherà il talk in studio; ad animarlo Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, Kalid Chauoki del PD, il filosofo Massimo Cacciari, Farian Sabahi de Il Sole 24 Ore, Pierluigi Battista, editorialista de Il Corriere della Sera, il no global Luca Casarini e il generale Vincenzo Camporini.
L’intera puntata sarà seguita in liveblogging da PolisBlog a partire dalle ore 21.10. Su TvBlog appuntamento subito dopo per i commenti e la recensione. Ai nostri microfoni Formigli ha dichiarato:
Se gli ascolti fossero negativi? Non mi interessa. Sono contento della puntata che stiamo facendo. Non sono fra quelli che dicono che l’ascolto non importa; importa eccome; ma credo che questo sarà un anno di guerra. E credo sia importante dire al pubblico ‘noi lo abbiamo capito, lo abbiamo raccontato da subito’. Voglio essere giudicato per la qualità del lavoro che manderemo in onda stasera. L’ascolto, una volta tanto, lo metto in secondo piano; poi ci penseremo, è una stagione molto lunga.