Tale e quale show: Raffaella Fico, Valerio Scanu e il ricatto morale del pregiudizio
I due concorrenti del varietà di Carlo Conti sono vittime di pregiudizio?
Tale e quale show, il varietà di Rai 1, giunto alla quarta edizione, condotto da Carlo Conti e in onda ogni venerdì sera in prima serata, non ha mai avuto un cast controverso come quello di quest’anno.
L’aggettivo non è fuori misura: personaggi come Raffaella Fico, Valerio Scanu o Luca Barbareschi, spesso e volentieri, se non unicamente, hanno fatto scatenare i media per meriti tutt’altro che artistici e ritrovarseli in un varietà, come dire, di “vecchio stampo” o “per famiglie”, ha suonato un po’ contraddittorio.
La sensazione di voler cavalcare l’onda mediatica di personaggi, giusto per usare un eufemismo, “fuori dalle righe”, per rinforzare un programma che, dopo quattro edizioni, non ha subito praticamente alcuna modifica, è stata molto forte.
Raffaella Fico è alla ricerca eterna di un’occasione per mostrare al mondo che, oltre al lato B, c’è di più.
Valerio Scanu, per colpa del suo caratteraccio, che viene incautamente spacciato per sincerità, si ritrova a 24 anni con una carriera già da rinverdire.
Luca Barbareschi… è meglio sorvolare.
Il momento di vedere all’opera Raffaella Fico e Valerio Scanu, poi, inesorabilmente arriva. I due concorrenti hanno del talento e il particolare non ti stupisce nemmeno. Un talent show sulle imitazioni ha bisogno di concorrenti che abbiano almeno una parvenza di capacità, altrimenti si farebbero casting alla cieca.
Raffaella Fico e Valerio Scanu, quindi, sono due persone capaci ed è proprio quando ti accorgi di questo che scatta la loro vendetta. I protagonisti, e soprattutto i loro supporters sui social network, ti rinfacciano la tua passata mancanza di obiettività, annebbiata dalla presenza costante di un pregiudizio.
In Italia, si sta scatenando tra i vip una moda che ti fa anche un po’ tenerezza.
Se critichi il lavoro di un artista, o sei invidioso o rancoroso o livoroso o astioso o divorato dal pregiudizio.
Tutti hanno la smania di voler essere ben accolti da tutti.
“Amami!” come canterebbe Emma (non è una citazione a caso).
Questa si può chiamare tranquillamente scorrettezza.
La questione è terribilmente semplice.
Se metti provocatoriamente all’asta la tua verginità, se fai mille programmi dove l’unico compito che hai è mostrare la parte migliore di te, se fai un figlio con un calciatore e corri da Barbara D’Urso a recitare il ruolo di ragazza madre defraudata dei propri diritti, dando vita ad un’ignobile soap opera, non ti puoi permettere di accusare lo spettatore di essere corroso dal pregiudizio.
Idem con patate per Valerio Scanu che, nel corso della sua carriera, ha fatto polemica pure con la sua stessa ombra.
Nessun pregiudizio, quindi.
Ognuno viene giudicato per quello che offre.
E Tale e quale show non è una rehab per vips bistrattati.
Se siete in cerca di una riabilitazione agli occhi del pubblico, chiedetevi perché.