Che Dio ci aiuti 3, Suor Angela non ha più bisogno di Don Matteo: più comedy per la fiction
Che Di ci aiuti 3 preferisce la parte comedy ai casi di puntata, rendendo la fiction più divertente e meno legata ai soliti standard, con personaggi originali e storie che mettono al centro la protagonista
Suor Angela saluta Don Matteo, lo ringrazia per i consigli, ma adesso fa da sola: Che Dio ci aiuti 3 dimostra la volontà degli autori di allontanarsi dalle direttive dell’altro grande successo di Luxvide per maturare verso una dramedy più moderna, a tratti realistica ma soprattutto con maggiore attenzione alla commedia familiare.
Se nella prima stagione della fiction di Raiuno i casi di puntata portavano la serie ad avere un’impostazione poliziesca, proprio come Don Matteo, la seconda stagione ha preferito dedicarsi alla commedia, inserendo nelle storyline maggiore attenzione alle ragazzi all’interno del convento. La terza stagione conferma questa volontà di seguire di più la trama orizzontale piuttosto che quella verticale.
I casi di puntata sono messi da parte: adesso contano Suor Angela (interpretata da una sempre brava Elena Sofia Ricci), Suor Costanza (Valeria Fabrizi) e le loro ragazze, tra cui spicca Azzurra (Francesca Chillemi), a cui la fiction si affida per i i momenti più comici, mentre Nina (Laura Glavan) e Margherita (Miriam Dalmazio) impersonano la parte più classica di una trama che, per quanto leggera voglia essere, deve comunque essere rassicurante.
Per questo gli insegnamenti di Don Matteo sono utili: ambientare la fiction in una città non affollata come Fabriano, dove l’atmosfera provinciale è ben presente, permette alla serie di essere rassicurante e meno caotica, ma non per questo troppo banale.
Insomma, c’è voluto un po’ ma alla fine Che Dio ci aiuti sembra aver trovato il modo di avere una propria autonomia da Don Matteo senza cadere nella stereotipizzazione della figura della suora, puntando sulla commedia e su personaggi la cui originalità permette alla fiction di essere leggera e seria a seconda delle scene.
Suor Angela, quindi, è riuscita nella missione di non far sbadigliare i telespettatori, compresi quelli più diffidenti verso l’ennesimo personaggio religioso in tv: non sarà una rivoluzione, ma Che Dio ci aiuti 3 ha deciso di rischiare a modo suo.