Sanremo 2015, Conti: “Sì ai protagonisti dei talent”. Leone: “Costerà 1 milione e mezzo in meno”
Le dichiarazioni del direttore di Rai1 e del conduttore del Festival
Dopo la presentazione del regolamento del Festival di Sanremo 2015 è tempo delle prime (mica tanto) dichiarazioni dei protagonisti della kermesse canora in programma dal 10 al 14 febbraio. Partiamo dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone (intervistato da TvBlog) che ha parlato dell’aspetto economico:
Risparmieremo un milione e mezzo di euro per effetto della nuova convenzione Rai con il Comune di Sanremo, passata da 7 milioni a 5 milioni e mezzo (l’anno scorso costò complessivamente 18 milioni di euro, tutti coperti da sponsor, Ndr).
Il direttore di Rai1 ha poi assicurato che le puntate saranno più brevi di quelle dell’anno scorso, considerato anche che ogni cantante si esibirà con un solo brano:
Non ci interessa allungare il brodo per raggiungere uno share più alto.
Carlo Conti non si è sbottonato sui nomi dei possibili artisti in gara (Il Messaggero ha però scritto di Morgan, Dolcenera, Michele Zarrillo, Anna Tatangelo, Marco Masini e Irene Grandi), ma ha spiegato che “c’è un bel fermento, sono molti gli artisti importanti che vorrebbero partecipare. Abbiamo ricevuto tante autocandidature”.
Per quanto riguarda la scelte musicali, priorità in questa fase, il conduttore ha detto:
Nessuna preclusione verso chi viene dal passato. E un occhio di riguardo per chi è proiettato verso il futuro: terremo conto dei protagonisti dei talent che riempiono la programmazione radiofonica attuale.
Dopo aver di fatto confermato il ritorno delle vallette perché “delle presenza femminili compenserebbero il fatto che io sia bruttino”, Conti ha auspicato che dalla serata del giovedì, nella quale i big canteranno alcune cover riarrangiate, venga fuori “un nuovo Meraviglioso dei Negramaro o Se Telefonando dei Delta V”, cioè un “arrangiamento moderno in grado di rilanciare un classico della musica italiana”.
Infine, segnaliamo alcuni dettagli del regolamento: per le Nuove proposte (otto in totale, di cui 6 selezionate dalla Commissione artistica e 2 provenienti da Area Sanremo) è considerato ammissibile anche un pezzo già comparso sul sito personale dell’artista; è legittima inoltre la presenza larga di campionature e citazioni fino alla soglia di un terzo della canzone.
In generale confermata l’apertura al dialetto a patto di conservare il complessivo carattere italiano del testo.