Mario 3, su Mtv Maccio Capatonda ancora più cattivo (e divertente)
Su Mtv la seconda stagione di Mario, la serie tv di Maccio Capatonda. Il protagonista è diventato cattivo e vuole conquistare il mondo, facendo eleggere Ginetto come premier, mentre il suo telegiornale continua a mandare in onda servizi e pubblicità sopra le righe
Se sia la seconda o terza stagione lo lasciamo decidere a voi, ma una cosa è certa: la nuova stagione di Mario, la serie tv ideata da Maccio Capatonda (qui l’intervista di TvBlog con Herbert Ballerina) in onda da questa sera alle 23:00 su Mtv, continua ad essere la serie irriverente e surreale che ha portato in tv un nuovo modo di scherzare sull’Italia di oggi, sempre secondo lo stile di Maccio, che lo ha reso unico nel rappresentare la tv ed i suoi difetti.
In realtà, questa sarebbe la terza stagione della serie, dal momento che la seconda, girata in Vhs, non è mai andata in onda (anche se Mtv ha trasmesso uno speciale la scorsa primavera). Così, ritroviamo Mario senza memoria del passato, e con un nuovo carattere: capelli lunghi, look da tamarro, il giornalista dell’Mtg sembra essersi avvicinato al suo padre naturale, Lord Micidial (Rupert Sciamenna), accettando la presenza degli sponsor della Micidial Corporation all’interno del telegiornale, ora diventato sempre più show.
Mario tratta male i suoi collaboratori e sembra non preoccuparsi più del giornalismo serio che aveva difeso. Ora, con il padre, ha un obiettivo ben diverso, ovvero la conquista del mondo. Per farlo, deve riuscire a rendere Ginetto (Herbert Ballerina) credibile come premier: una missione difficilissima, in cui il protagonista dovrà trovare tutti gli stratagemmi possibili per poter convincere la gente a votare Ginetto.
La seconda stagione, però, mostrerà anche i servizi degli inviati del telegiornale che sono diventati subito dei cult: saranno ancora al lavoro, così, ad esempio, Salvo Errori (Pippo Lorusso) e Jo Cagnaccia (Francesca Macrì), alle prese con nuovi casi di cronaca che fanno il verso ai veri telegiornali italiani.
La seconda (o terza) stagione di Mario, insomma, non abbandona lo spirito surreale della scorsa stagione nè, soprattutto, lo stile assurdo ma divertentissimo di Maccio Capatonda, capace con la sua scrittura sopra le righe ed un umorismo cattivo al punto giusto di far ridere sul nostro Paese e su un’informazione troppo focalizzata sugli scoop a tutti i costi.