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Servizio Pubblico: lite con Santoro, Travaglio lascia lo studio (VIDEO)

Ecco cosa è accaduto nello studio di Servizio Pubblico giovedì 16 ottobre 2014. Il video

pubblicato 17 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:12

I segnali c’erano stati. Prima o poi sarebbe successo. Ed infatti è successo. Nella puntata di stasera, giovedì 16 ottobre 2014, di Servizio Pubblico, seguita in liveblogging da Blogo, Michele Santoro e Marco Travaglio hanno litigato. Fino al punto da spingere il condirettore de Il Fatto Quotidiano ad abbandonare polemicamente lo studio di Cinecittà in diretta.

Lo scazzo clamoroso è avvenuto nell’ultimo blocco, prima delle vignette di Vauro. Travaglio dopo aver letto il suo editoriale sulle responsabilità di classe politica e Protezione Civile per l’alluvione di Genova, ha ingaggiato un duello dialettico con il governatore della Liguria Burlando, in collegamento. Ma la tensione è salita quando un giovane genovese (uno degli angeli del fango, come sono stati definiti i ragazzi che hanno spalato la melma nel capoluogo ligure e che hanno contestato Grillo – sul conto del quale domani arriveranno 2 mila euro) si è rivolto allo stesso Travaglio (“ha fatto un discorso che forse non vede completamente la realtà”). Che ha replicato con fare isterico:

Scusa, io ho mai parlato di piante? Non so perché ti occupi di me! Io non ho mai fatto opere a Genova, non ho mai governato. Non capisco di cosa stai parlando. Non capisco cosa c’entro io in tutto questo discorso. Sono stupefatto. Prenditela con chi hai eletto.

A questo punto è intervenuto Santoro per prendere le difese del giovane studente e per invitare Travaglio al dialogo. Il talk è proseguito con il giornalista torinese insistente nell’affermare che “è la stessa cosa che ho detto io”.

Travaglio: – “Non so se comunichiamo. Non capisco la sua contrapposizione con me”.

Santoro: – “Ma sta semplicemente parlando con te. Accettiamo… ma che stiamo veramente tutti quanti… non ti ha detto vai a spalare il fango”.

Travaglio: – “Se vuoi che dica che la cementificazione l’ho fatta io te lo dico eh (smanettando con lo smartphone, poi sbattuto sulla scrivania). A me mi sembrano tutti matti qua, guarda”.

Poco dopo, Travaglio ha interrotto Burlando, invitandolo a rispondere “delle porcate che ha fatto col cemento a Genova”. E provocando la reazione stizzita di Santoro.

– “Lascialo parlare, Marco. Non è giusto questo. Non è giusto. Marco, non è giusto! Ha appena ricevuto delle critiche ed è giusto che possa replicare. Basta, questo è un luogo democratico. Non si insultano le persone, basta. Questo è un luogo di discussione”.
– “Io non ho insultato nessuno”.

“Basta!”

Risultato: il nervosissimo Travaglio ha abbandonato lo studio. In chiusura di blocco il conduttore è tornato su quanto avvenuto rivendicando la libertà di espressione per tutti:

Da 30 anni che faccio questo tipo di trasmissioni. Sono 30 anni che credo nel dibattito e nel libero confronto tra le posizioni più diverse. Il potere politico ha delegittimato questi luoghi di confronto, non vuole confrontarsi. Fino a che io esisterò ci sarà la possibilità per persone come quelle che hanno parlato da Genova di dire a Burlando quello che pensano. E Stefano di dire a Marco Travaglio quello che pensano. E Marco Travaglio avrà tutto il diritto di replicare. Però ascoltando anche le ragioni degli altri. Se nel Paese o sulla rete sta emergendo questa voglia di non sentire gli altri, mi dispiace per quelli che la nutrono. Io personalmente non la condivido e finché sarò vivo non la condividerò.

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