L’Arena di Giletti tra Quinta colonna e le Iene: prima il populismo contro gli sprechi, poi il tormento alla Marini sulla Tasi
L’Arena di Giletti di domenica 19 ottobre 2014 ha virato sulla lotta agli sprechi della Camera e sullo stile Iene
Massimo Giletti ha aperto così L’Arena di oggi: “Oggi c’è una notizia che ha sollevato molte polemiche”. Ma dai, da uno come lui che non fa mai polemiche non ce lo saremmo mai aspettati. Il punto è che un tempo Giletti costruiva polemiche autoprodotte, sul Festival di Sanremo, sulla tv trash, su quel meta-televisivo che faceva tanto RaiUno. Non a caso avevano molto più spazio i fantomatici analisti, ormai più inutili di Filippa Lagerback da Fazio.
Da quando Giletti ha avuto l’opportunità di ospitare politici in studio e darsi all’attualità a tutto tondo qualcosa è cambiato. E questo lo è visto soprattutto nella puntata di oggi, in cui l’Arena sembrava una via di mezzo tra due trasmissioni molto riconoscibili della concorrenza: Quinta colonna e Le Iene.
Da Paolo Del Debbio, che sembra sopravvivere quest’anno alla crisi dei talk show alzando pure il tiro, Giletti ha preso in prestito il populismo a buon mercato, che l’ha visto dedicare un intero pomeriggio agli sprechi pubblici.
Compito lodevolissimo, il suo, se non fosse quell’aria da predicatore vicino alla gente che è troppo anche per lui. Il conduttore ha preso di mira il Dr. Rivieccio, dipendente e sindacalista della Camera, diventato il capro espiatorio di un’intera categoria di dipendenti statali sotto accusa.
Giletti ha messo a confronto gli stipendi di stenografi, barbieri e altre maestranze varie prima e dopo la crisi, offrendo un’infografica demagogica in pieno stile Videonews. E poi, forse con un pizzico di coraggio in più rispetto a Del Debbio, ha scongiurato la fuga del suo ospite (ormai, dopo il caso Travaglio, è chiaro che Tina Cipollari ha sdoganato un trend con il suo ‘No, Maria, io esco’):
“Sono in pubblicità, non mi faccia come Berlusconi, mi alzo e me ne vado. Stia qua seduto”.
Lo stesso Giletti ha messo le mani avanti sui sacrifici degli stessi dipendenti Rai:
“Lei prima ha detto che in Rai non abbiamo accettato i tagli. Beh, li abbiamo accettati, con difficoltà, com’è giusto. Penso che qui lo sappiano tutti. Se uno non ha niente da nascondere deve venir qua e deve far capire al paese le vostra attività. Voi fate un grosso lavoro, ma il sabato e la domenica siete tranquilli a casa”.
Poi non è mancata anche la rissa dialettica tra Rivieccio e Matteo Salvini, con il primo che ha rinfacciato al secondo:
“Salvini a 19 anni era consigliere comunale di Milano, io a quell’età entravo in miniera”.
Il futuro leader della Destra ha risposto a tono:
“Ci sono dottori educati e dottori meno educati. Lei difenda il barbiere e lo stenografo della Camera. Penso che gli italiani non siano altrettanto contenti”.
Con un Giletti che non faceva che dire “si può risparmiare”, scagliandosi contro gli stipendi esosi dei barbieri della Camera, rispetto ai tanti italiani disoccupati, è finito il momento Quinta colonna. A seguire Giletti ha fatto il verso alle Iene, mandando una sua inviata tra le star del Festival del Cinema di Roma per capire se hanno pagato la Tasi.
Ironia della sorta ha voluto che, nello stesso momento, Valeria Marini fosse incalzata da Enrico Lucci, giusto per coronare meglio il plagio. Insomma, dopo la crisi dei talk show inizia quella delle idee?
L’Arena: le foto della puntata di domenica 19 ottobre 2014