Home La7 Travaglio replica a Cairo “già portaborse di Berlusconi”: “Dice balle”

Travaglio replica a Cairo “già portaborse di Berlusconi”: “Dice balle”

“Cairo fa credere che io me ne sia andato dallo studio di Servizio Pubblico perché non volevo che l”angelo del fango’ mi ‘facesse domande’ e che il governatore Burlando ‘dicesse la sua’; e che tutto sia nato dal fatto che io e Santoro abbiamo ‘un diverso modo di vedere la politica grillina’. Naturalmente sono tutte balle”

pubblicato 21 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:00

Marco Travaglio dalle pagine del Fatto Quotidiano torna sul suo abbandono (definitivo?) di Servizio Pubblico, dopo la puntata di giovedì scorso. E risponde all’intervista rilasciata da Urbano Ciaro a La Repubblica, nella quale di fatto, l’editore di La7 ha preso le parti di Michele Santoro. Il giornalista torinese ci va giù abbastanza duro, bollando come “balle” quelle pronunciate dall’imprenditore:

Repubblica intervista il padrone de La7, Urbano Cairo, già portaborse di Berlusconi, con il titolo: “Santoro o Travaglio? Scelgo Michele, non amo le risse in tv”. E vabbè, come diceva Troisi: mo’ me lo segno. Cairo fa pure credere che io me ne sia andato dallo studio di Servizio Pubblico perché non volevo che l'”angelo del fango” mi “facesse domande” e che il governatore Burlando “dicesse la sua”; e che tutto sia nato dal fatto che io e Santoro abbiamo “un diverso modo di vedere la politica grillina”. Naturalmente sono tutte balle: Grillo non c’entra una beneamata mazza e non ho mai chiesto di zittire qualcuno. Semplicemente non condividevo le strampalate e incomprensibili contestazioni dell'”angelo” (che non mi ha posto alcuna domanda) e mi ostinavo a ribattere alle spudorate provocazioni di Burlando.

Poi c’è spazio per una polemica con Francesco Merlo de La Repubblica:

Ho sfidato Francesco Merlo che mi accusava di fare “tv dell’insulto” da 8 anni, da quando collaboro con Santoro a citare un solo insulto contenuto nei miei oltre 200 interventi ad Annozero e a Servizio Pubblico dal 2006 a oggi. Merlo, noto cultore del contraddittorio, non ha risposto: l’ha fatto, in sua vece, il suo vice Messina. Che tutto contento è riuscito a scovare due miei sanguinosi insulti. Purtroppo però non erano nelle mie rubriche televisive oggetto della polemica con Merlo: erano in due articoli sul Fatto, e non erano neppure insulti.

E allora, dando per scontato che Merlo e Messina abbiano sbagliato, proviamo a rispondere noi alla sfida lanciata da Marco Travaglio. Cercavi un insulto da te pronunciato a Servizio Pubblico? “Ma questo è matto!”, riferito al governatore Burlando. Al minuto 13.40 del video in apertura di post.

La7