Terminato sabato scorso l’appuntamento con la quattordicesima stagione di Storie Maledette, torna da questa notte su RaiTre l’appuntamento con Un giorno in pretura. Il programma, ideato e condotto da Roberta Petrelluzzi – che ne è anche regista – ci racconta alcuni dei processi penali italiani che più hanno colpito l’opinione pubblica.
Tra scene originali dal processo, immagini di repertorio e i mirati interventi in studio della Petrelluzzi, veniamo condotti alla scoperta dei meccanismi processuali del nostro Paese. Anche chi non ha dimestichezza con la giustizia italiana si ritrova a seguire con attenzioni i casi giusiziari proposti da una delle trasmissioni più longeve di RaiTre.
Il primo processo della nuova stagione di “Un giorno in Pretura” che si tiene presso la Corte d’Assise di Roma, ha come imputato Angelo Stazzi, con l’accusa di omicidio volontario. La vicenda è quella della scomparsa di Maria Teresa Dell’Unto, avvenuta una mattina di marzo del 2001 a Tragliatella, in provincia di Roma. Fin da subito i tre figli, e il secondo marito della donna, non riescono a spiegarsi questo allontanamento.
Si indaga sull’ambiente dell’Ospedale Gemelli, dove la donna lavorava come ausiliaria, ma senza giungere a nulla. Il caso viene archiviato, fino a quando, nel 2008, grazie a dei fondi speciali per i “casi freddi”, il fascicolo viene riaperto. E intercettando un infermiere del Gemelli, Angelo Stazzi, vecchio amico della donna, gli inquirenti giungono in possesso di importanti indizi che sembrano incastrarlo quale responsabile della scomparsa di Maria Teresa.
Un caso, quello di Stazzi e della Dell’Unto, seguito con attenzione da un’altra trasmissione di RaiTre, Chi l’ha visto, che ha contribuito alla riapertura del caso, trasformandolo da un caso di scomparsa a uno di omicidio.
Come d’abitudine, dopo la messa in onda seguiremo i singoli casi trattati su Crimeblog, a partire dal giorno seguente. L’appuntamento con Un giorno in pretura è per questa serw, intorno a mezzanotte, su RaiTre.